Alloggi universitari, domande al via sul sito di Cassa depositi e prestiti: chi ne ha diritto

Entra nel vivo il progetto per l'aumento degli alloggi universitari: i soggetti aventi diritto possono presentare istanza per partecipare al bando per l'assegnazione dei fondi destinati all'aumento del numero di posti letto

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Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Al via le domande per incrementare il numero degli alloggi universitari, misura volta a dare una mano contro il caro affitti agli studenti fuori sede con minori possibilità. Attiva l’area del portale di Cassa depositi e prestiti dedicata al fondo.

Al via le domande per gli alloggi universitari

L’ambizioso progetto “housing”, inserito fra gli obiettivi del Pnnr, prevede la creazione di 60mila nuovi posti letto a disposizione degli universitari entro il primo semestre del 2026. Il fondo, istituito presso il ministero dell’Università e della Ricerca, e disponibile presso Cassa depositi e prestiti, può contare su 1,2 miliardi di euro di risorse del Pnrr.

Chi ne ha diritto

Soggetti pubblici e privati possono accedere al portale di Cdp per fare domanda per ottenere risorse utili ai nuovi alloggi destinati agli studenti iscritti negli atenei. Un simulatore consente di calcolare la tariffa orientativa da applicare alla residenza studentesca. Il fondo è rivolto a:

  • imprese;
  • operatori economici di cui all’articolo 1, comma 1, lettera l), del codice dei contratti pubblici, di cui al decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36 – allegato I.1;
  • soggetti privati di cui all’articolo 1, comma 1 della legge 14 novembre 2000, n. 338;​
  • altri soggetti pubblici.

Tali soggetti, se gestori di alloggi o residenze per studenti delle istituzioni della formazione superiore, possono presentare richiesta di contributo per la realizzazione di strutture dedicate alla residenzialità studentesca universitaria.

Come fare domanda

Per accedere al progetto, occorre visitare il portale di Cassa depositi e prestiti e poi raggiungere la sezione apposita. Il percorso: Home > Pubblica Amministrazione > Fondo Riforma Housing Universitario. A fondo pagina è presente il link Accedi al Portale Fondi Nazionali e Europei. Dopo averlo cliccato, sarà possibile loggarsi sul sito (se già in possesso di un account) oppure effettuare una nuova registrazione. Poi occorrerà seguire le istruzioni del caso. Nella stessa pagina è presente una dettagliata guida all’utilizzo per chi intenda accedere alle risorse messe sul tavolo dal Pnnr.

Quanti sono i posti disponibili

Il numero di posti letto sarà reso disponibile entro il 30 giugno 2026. Secondo quanto previsto dalla riforma, i contributi economici riconosciuti ai gestori dipendono dall’ammontare complessivo dei posti letto.

Così aveva detto a suo tempo, non nascondendo l’entusiasmo, la ministra dell’Università Anna Maria Bernini al termine dell’approvazione del pacchetto “housing” in Consiglio dei ministri: “Finalmente il nostro Paese si dota di una politica sulle residenze universitarie, dopo anni di lentezze e ritardi”.

L’affitto è certamente la voce che pesa di più nel bilancio delle famiglie che mantengono i figli all’università. Sconfortanti i dati sugli affitti dei fuori sede esposti dal Sunia, Sindacato unitario nazionale inquilini e assegnatari: l’anno 2023 ha registrato un incremento medio del +20% relativamente al costo degli affitti per gli studenti fuori sede. Oggi il costo medio di una stanza singola si aggira sui 550 euro mentre ci vogliono 400 euro a testa per una camera doppia in condivisione. Si tratta di prezzi medi sul dato nazionale, che possono prevedere picchi nelle grandi metropoli e importi più bassi nei centri più piccoli.