Intesa Sanpaolo compra Bitcoin per un milione, è la prima banca cripto italiana

Intesa Sanpaolo acquista 11 Bitcoin per un milione di euro, segnando un primato bancario italiano. La notizia trapela online da un leak interno

Foto di Francesca Secci

Francesca Secci

Giornalista

Giornalista pubblicista con esperienza in redazioni rilevanti, è specializzata in economia, finanza e geopolitica.

Pubblicato: 14 Gennaio 2025 08:16

Ieri, 13 gennaio 2025, Intesa Sanpaolo ha scritto un nuovo capitolo nella storia finanziaria e bancaria italiana. Con l’acquisto di 11 Bitcoin, per un valore vicino a un milione di euro, la banca ha spalancato le porte a un futuro che fino a ieri sembrava confinato a startup e visionari. Una mossa che non ha precedenti nel sistema bancario nazionale.

Intesa Sanpaolo compra criptovalute: il leak

La notizia è arrivata come un fulmine grazie a uno screenshot pubblicato su 4Chan, dove uno scambio di e-mail interne ha rivelato i dettagli dell’operazione. Nel messaggio, Niccolò Bardoscia, responsabile del Digital Assets Trading & Investments di Intesa Sanpaolo, ha annunciato l’acquisto, ringraziando il team per il lavoro svolto.

La banca ha successivamente confermato l’autenticità dell’informazione senza però aggiungere ulteriori dettagli. Si tratta di un primato assoluto per un istituto di credito italiano, che finora aveva mantenuto un approccio più tradizionale verso il mercato cripto.

L’acquisto di Bitcoin e i dettagli emersi

Secondo le ricostruzioni, l’operazione si è conclusa nelle prime ore del mattino, con un prezzo per Bitcoin oscillante tra 89mila e 91mila euro. In una giornata caratterizzata da forti oscillazioni, la criptovaluta ha raggiunto un massimo di 93.130 euro. Intesa ha scelto di muoversi in silenzio, lasciando che fossero i fatti a parlare. Ma il leak su 4Chan ha portato sotto i riflettori una strategia che potrebbe aprire nuove frontiere per l’intero settore.

La cifra complessiva investita è di circa un milione di euro. A certificare il successo dell’operazione è stata la mail interna firmata da Bardoscia: “A oggi 13/01/2025, Intesa Sanpaolo possiede 11 Bitcoin. Grazie a tutti per il lavoro di squadra”. Non sono stati forniti ulteriori dettagli sulla strategia adottata, ma quanto è trapelato sulla bacheca digitale ha gettato luce su un’operazione rimasta riservata fino a quel momento.

L’impatto della regolamentazione europea

Questo investimento non nasce a caso, ma arriva in un momento in cui il regolamento europeo Micar è entrato in vigore e le attività legate agli asset digitali sono ora disciplinate da norme più chiare. Questo contesto potrebbe aver incoraggiato Intesa Sanpaolo a muoversi con decisione per un asset che promette opportunità significative, ma che fino a pochi anni fa era considerato troppo volatile.

Il 2025 si preannuncia quindi come l’anno delle criptovalute? Con un regolamento europeo che garantisce maggiore trasparenza e il peso crescente del mercato cripto, la finanza tradizionale potrebbe finalmente venire a patti con il digitale. E Intesa Sanpaolo, con il suo investimento, si è assicurata un posto in prima fila in questo spettacolo.

I Bitcoin nel mercato italiano

Secondo il Rapporto Fabi, circa 1,35 milioni di italiani detengono criptovalute, per un valore complessivo di 2,2 miliardi di euro. Il recente acquisto da parte di Intesa Sanpaolo potrebbe rappresentare un punto di svolta anche per i risparmiatori più scettici, incentivandoli a considerare nuove possibilità di investimento. La decisione di una delle principali banche italiane di esplorare il mondo cripto potrebbe inoltre influenzare altre realtà bancarie a livello nazionale.