Prezzo della benzina record: salasso lungo le autostrade

Il costo della benzina in Italia sfonda abbondantemente i 2 euro al litro al self service in autostrada. Sui prezzi pesa il fattore territoriale: la mappa dei rincari

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Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Agosto traina al rialzo il prezzo della benzina, come d’altra parte avviene ogni estate. Secondo i dati forniti dal ministero dei Trasporti, un litro al self service in autostrada raggiunge in media quota 2,015 euro. Rimane la tendenza al rialzo per la verde, che all’11 di agosto aveva raggiunto sempre in autostrada quota 2,014.

Il costo della benzina oggi

Il gasolio, in autostrada, viaggia su 1,921 euro al litro al self service. Nella rilevazione di venerdì 11 agosto costava 1,9117 euro/litro.
Il Gpl viaggia a quota a 0,842 euro al servito (0.841 venerdì 11).
Stabile il metano a 1,528 euro.

Le tariffe medie variano su base regionale: per quanto riguarda il self service la Puglia, e la provincia di Bolzano, registrano i prezzi più alti con 1,969 euro al litro. Questo il prezzo della benzina nelle varie regioni:

  • Puglia e provincia autonoma di Bolzano – 1,969
  • Calabria – 1,967 euro/litro;
  • Liguria – 1,964 euro/litro;
  • Basilicata – 1,963 euro/litro;
  • Sardegna – 1,959 euro/litro;
  • Valle d’Aosta – 1,957 euro/litro;
  • Molise – 1,950 euro/litro;
  • Provincia autonoma di Trento – 1,946 euro/litro;
  • Sicilia – 1,943 euro/litro;
  • Friuli-Venezia Giulia – 1,942 euro/litro;
  • Piemonte – 1,941 euro/litro;
  • Toscana, Campania e Abruzzo – 1,940 euro/litro;
  • Lombardia – 1,939 euro/litro;
  • Umbria – 1,938 euro/litro;
  • Lazio – 1,936 euro/litro;
  • Emilia-Romagna – 1,934 euro/litro;
  • Veneto 1,921.

Pietra tombale sul taglio delle accise

E sul caro benzina le associazioni sono in pressing sul governo. Governo che però accantona l’idea di tagliare le accise: “Era stato un intervento del governo precedente quando gli aumenti e i prezzi dell’energia erano schizzati alle stelle. Oggi i dati sono ben diversi, molto diversi e quindi noi riteniamo che le risorse pubbliche devono essere destinate laddove c’è davvero emergenza come taglio cuneo fiscale e famiglie disagiate”. Così il ministro per le Imprese e il Made in Italy, Adolfo Urso, in una recente conferenza stampa sul caro carburanti. Insomma, la coperta è corta, fra 4 mesi c’è da scrivere la legge di Bilancio e occorre trovare i fondi per sostenere lavoratori a basso stipendio e famiglie economicamente svantaggiate.

A fine luglio, alla vigilia del grande esodo estivo verso le località di vacanza, Assoutenti ha denunciato rincari nei prezzi alla pompa fino al +25%.

Il Decreto Carburanti non frena la corsa della benzina

Come ha stabilito il Decreto Carburanti approvato a gennaio, dall’1 agosto è scattato per i benzinai l’obbligo di indicare i prezzi medi. I cartelloni con i prezzi devono essere messi ben in vista e devono riportare i costi del proprio impianto e quelli medi nazionali. Lo scopo è favorire la trasparenza e la concorrenza. Le pene per i trasgressori sono sanzioni pecuniarie da 200 a 2.000 euro, secondo il fatturato. E dopo 4 violazioni scatta la sospensione dell’attività.

Perché la benzina aumenta

Il costo della benzina e degli altri carburanti è legato, prima di tutto, alla stagionalità. I carburanti si comportano come qualsiasi altro bene: all’aumentare della domanda, aumentano i prezzi. Milioni di vacanzieri fanno il pieno più e più volte per attraversare lo Stivale e raggiungere le mete di villeggiatura e il costo della benzina sale.

Ma il prezzo dei carburanti è legato a una quantità di altri fattori che il più delle volte sono ignoti ai consumatori.