Portabilità di un conto corrente: cos’è e come richiederla

Uno strumento ancora poco conosciuto è la portabilità del conto corrente, che permette di trasferirlo da una banca all'altra

Foto di Pierpaolo Molinengo

Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

In cosa consiste e come funziona la portabilità di un conto corrente? È soprattutto in che modo un cliente può usufruire di questo strumento per trasferire i propri risparmi presso un’altra banca. Iniziamo con il ricordare che la portabilità di un conto corrente è un diritto di ogni risparmiatore. Per poterlo fare è sufficiente adottare alcuni accorgimenti e muoversi nel modo corretto.

Scopriamo, quindi come funziona la portabilità del conto corrente e come è necessario muoversi per non sbagliare.

Come funziona la portabilità di un conto corrente

La Banca d’Italia in particolare indica nella normativa sulla portabilità dei conti, che i clienti devono ottenere il trasferimento entro 12 giorni a partire dal momento della richiesta: in caso contrario, l’istituto bancario è tenuto a erogare un indennizzo per ogni giorno di ritardo. Al contrario di quello che si può pensare, fare domanda di portabilità non implica automaticamente la chiusura del conto nel vecchio istituto bancario. Essa è anzi a discrezione del consumatore, che per ottenerla deve contattare la banca e farne esplicita richiesta, avviando la pratica apposita. In ogni caso, il consumatore ha la facoltà di tenere entrambi i conti correnti attivi.

Può essere richiesta la portabilità dell’intero conto o di singoli servizi come l’addebito di utenze o l’accredito dello stipendio. La richiesta può essere fatta in qualsiasi momento e può prevedere anche il trasferimento di mutui, prestiti o altri tipi di finanziamento, senza che questo ostacoli il diritto alla chiusura del conto. Diverso è il discorso invece per alcuni addebiti specifici, come quelli delle carte di credito o del servizio Telepass, che richiedono adempimenti appositi. Per richiedere la portabilità del conto o di servizi, bisogna rivolgersi alla nuova banca, che avrà il dovere di trasferire il conto secondo le modalità e i tempi previsti dalla legge; è possibile richiederla anche online, tramite il sito Sepa Italia, il progetto promosso dalla Banca Centrale Europea e dalla Commissione Europea per una maggiore integrazione dei mercati finanziari europei. Qui è possibile scaricare il modulo apposito da compilare; se il conto è intestato a più persone, è necessaria la firma di tutti i cointestatari.

Portabilità di un conto corrente: a cosa stare attenti

Quando si fa domanda di portabilità, è importante specificare la data a partire dalla quale si vuole che i servizi vengano attivati sul nuovo conto. I 12 giorni di tempo definiti dalla Banca d’Italia non comprendono i festivi e decorrono dal momento in cui la banca riceve la domanda ed evade la pratica. È quindi importante inviare i documenti completi di tutte le informazioni richieste per il trasferimento.

La portabilità del conto corrente è gratuita per l’utente sia nel vecchio istituto bancario, sia nel nuovo. In più, i due enti bancari devono poter garantire all’utente la continuità dei servizi di pagamento, indipendentemente dalla scelta del cliente di chiudere il conto originario. È anche possibile richiedere la portabilità dei conti insieme alla chiusura del vecchio conto, senza dover pagare costi di chiusura o penalità. Se però il saldo è negativo, il cliente dovrà prima provvedere a rispondere agli adempimenti richiesti dalla banca, come il pagamento degli importi insoluti, per poter avviare la pratica di chiusura del conto corrente.