Assicurazione auto, sconti per chi installa la scatola nera, ma solo se non si cambia assicurazione

Chi installa la scatola nera nelle auto paga meno di Rc auto, ma la riduzione avviene solo se l'assicurato non cambia compagnia

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Negli ultimi mesi i premi assicurativi per le auto sono di nuovo aumentati e il governo, tramite il ministero delle imprese e del made in Italy, è pronto ad intervenire per fissare delle norme sulla concorrenza attraverso la definizione degli ultimi dettagli di un nuovo disegno di legge studiato ad hoc.

Cos’è la scatola nera e i prezzi in calo

Come la tecnologia della “scatola nera“, che secondo l’Ivass (Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni) rappresenta il metodo più efficace per affrontare due problematiche distinte ma interconnesse. Da un lato, l’installazione di questo dispositivo consente agli automobilisti di ottenere risparmi sui premi assicurativi, mentre dall’altro limita e contrasta il fenomeno delle frodi nei confronti delle compagnie assicurative.

La scatola nera, termine che fino a qualche anno fa era strettamente connessa al mondo degli aerei, è un dispositivo elettronico che registra una serie di dati relativi ai movimenti del veicolo, tra cui velocità, accelerazione, decelerazione e tracciamento degli spostamenti. È un elemento cruciale in caso di incidenti poiché consente di determinare le responsabilità. Il componente principale della scatola nera è il Gps, che consente di localizzare il veicolo in qualsiasi momento. Questi dati, in particolare il modo di guidare del conducente, possono essere analizzati dalle compagnie assicurative grazie al database in cui vengono raccolti tutti gli informazioni registrate. A partire da luglio del 2022, questa diventerà obbligatoria per le nuove omologazioni, anche se attualmente molte auto sono già equipaggiate con dispositivi simili.

Secondo i dati forniti dall’Ivass, il calo dei costi delle polizze Rc auto nel periodo 2014-2022 è principalmente attribuibile alla crescente diffusione della tecnologia della scatola nera, installata su circa il 21,5% dei veicoli.

Riduzione solo se si resta nella stessa compagnia: l’allarme dell’Antitrust

Ma a fronte di significativi sconti di benvenuto per i nuovi clienti, la riduzione di premio applicata dal secondo anno di installazione della scatola nera avviene solo se l’assicurato non cambia compagnia. Un atteggiamento che genererebbe fenomeni di “lock-in”, ovvero di fidelizzazione forzata del consumatore, con conseguente riduzione della mobilità della domanda e degli effetti pro-concorrenziali tipici dello strumento.

Un comportamento che, secondo l’Antitrust, genera una situazione di concorrenza sleale. I clienti sono pressati a rimanere con la loro attuale assicurazione, limitando così la loro mobilità e riducendo le opportunità di sviluppare una vera concorrenza nel settore. Di conseguenza, i consumatori non sono incoraggiati né motivati a cercare alternative, creando un ambiente in cui la domanda non si sposta e la concorrenza viene compromessa.

Per agevolare la portabilità dei dati telematici delle scatole nere installate sui veicoli e regolare la trasmissione di tali informazioni tra compagnie assicurative, il Ministero dell’Innovazione e delle Tecnologie (Mimit) sta elaborando un disegno di legge con l’obiettivo di dare all’automobilista la possibilità di scegliere di anno in anno l’offerta più vantaggiosa tra quelle proposte dalle varie assicurazioni, preservando tutti i suoi dati e semplificandone il trasferimento.

Questa nuova normativa dovrebbe essere parte di un disegno di legge più ampio, che ha come obiettivo principale l’elaborazione di norme sulla concorrenza. Un ampliamento legislativo segue quello varato nel 2022 e approvato dal Parlamento lo scorso anno, necessario da approvare visto che l’adozione di una legge sulla concorrenza è uno dei requisiti fondamentali per l’accesso al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr).