Mutui, sentenza storica dichiara nulli gli interessi calcolati con l’Euribor: c’è il diritto al rimborso?

La Cassazione dà il via libera alle richieste di rimborso in risposta al cartello fra banche verificatosi tra il 2005 ed il 2008 che alterò il mercato dei mutui Euribor. Chi ha già estinto il mutuo farebbe meglio a sbrigarsi: la prescrizione incombe

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Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Una decisione della Cassazione ha terremotato il mercato dei mutui: con la sentenza n. 34889 del 13 dicembre 2023 gli Ermellini hanno stabilito il diritto al rimborso degli interessi pagati sui mutui a tasso Euribor che sono stati manipolati nel periodo compreso tra il 2005 ed il 2008. Il rimborso è naturalmente relativo esclusivamente alla finestra temporale indicata.

Cos’è l’Euribor

Euribor sta per Euro interbank offered rate. Si tratta del tasso di riferimento quotidianamente comunicato dall’European money markets institute. L’Euribor è utilizzato come riferimento per i tassi di interesse di una quantità di prodotti finanziari, fra i quali anche i mutui. I mutui a tasso Euribor presentano un tasso d’interesse variabile. Al momento dell’accensione di un mutuo, il tasso medio applicato dalle banche viene calcolato in base all’Euribor. Di regola, i mutui a tasso Euribor vengono indicizzati con diverse scadenze: 1 mese, 3 mesi, 6 mesi o 12 mesi. Ad ogni scadenza il tasso di interesse viene aggiornato all’indice Euribor.

Tasso Euribor manipolato

Nel 2013 la Commissione Europea ha accertato una manipolazione dell’indice Euribor avvenuta tra il 29 settembre 2005 e il 30 maggio 2008. In pratica alcune fra le principali banche europee (Barclays Bank, Deutsche Bank, Société Générale e Royal Bank of Scotland) si misero d’accordo per alterare i tassi di interesse. Anche altre banche, estranee all’accordo, utilizzarono quel parametro di riferimento manipolato. Ecco perché la Cassazione ha stabilito che chiunque abbia acceso un mutuo i cui parametri abbiano risentito della manipolazione dell’Euribor ha diritto a un rimborso.

Quanto avvenuto viola, fra l’altro, l’articolo 2 della legge n. 287/1990 (Norme per la tutela della concorrenza e del mercato) che vieta “le intese tra imprese che abbiano per oggetto o per effetto di impedire, restringere o falsare in maniera consistente il gioco della concorrenza all’interno del mercato nazionale o in una sua parte rilevante…”
“Le intese vietate – puntualizza la normativa – sono nulle ad ogni effetto”.

Nel prendere la loro decisione, i giudici della Cassazione hanno ribaltato la sentenza di appello secondo la quale le banche che non avevano partecipato al cartello non avevano alcuna responsabilità nei confronti dei clienti.

Mutui Euribor: diritto al rimborso degli interessi

Le associazioni in difesa dei consumatori sono concordi nel parlare di un precedente storico nel diritto bancario.

Sono due i parametri che occorre rispettare per poter ottenere il rimborso degli interessi indebitamente pagati: il mutuo deve essere stato stipulato durante la manipolazione dell’Euribor o prima; il tasso legale del mutuo deve essere legato all’andamento dell’Euribor. Il rimborso sarà pari alla differenza fra il tasso di interesse applicato dalle banche e un tasso sostitutivo. Su un finanziamento di 100.000 euro la quota recuperabile si aggira fra i 6.000 e i 7.000 euro.

La richiesta di rimborso può essere avanzata anche da chi abbia già estinto il mutuo. Ma attenzione, la prescrizione incombe: per far valere il proprio diritto bisogna agire entro 10 anni dal pagamento dell’ultima rata.