La quinta giornata di lavori della Cop29, la conferenza Onu sul cima a Baku, capitale dell’Azerbaijan.
Cop 29 a Baku, la conferenza Onu sul clima: presenti 1.700 delegati delle lobby del petrolio, del gas e del carbone
Quinta giornata di lavori alla Cop29 di Baku, capitale dell'Azerbaijan. Lettera-appello di 100 scienziati contro il proliferare di bufale sul cambiamento climatico
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Mentre COP29 lotta per abbassare le emissioni, Shell ne esce pulita
Il caso che tiene banco da due giorni è quello di Shell, multinazionale britannica operante nel settore petrolifero. Mentre alla Cop29 si cercano soluzioni contro le emissioni, questa è stata assolta per le emissioni e non dovrà diminuirle. Il motivo è semplice, anche se suona assurdo: non è uno Stato. I giornali olandesi, dove si è svolta la vicenda giudiziaria, scrivono che Shell ha vinto contro gli ambientalisti, ma Cop29 ci ricorda che ha sconfitto l'impegno per l'ambiente di tutti, non solo degli "ambientalisti". Insomma niente obbligo di tagliare il 45% delle emissioni entro il 2030 e a guadagnarsi sarà solo Shell.
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Il Piano Mattei inserito nel Baku Hub per la pace e il clima
Anche il Piano Mattei del governo Meloni entra nell'Hub per la pace e il clima, alla Cop29 di Baku, una piattaforma dove riunire e coordinare le iniziative di Paesi e organismi internazionali per aiutare i Paesi più vulnerabili contro gli effetti del cambiamento climatico.
"Il nostro scopo - ha detto l'ambasciatore azero Elshad Iskandarov - non è fare un'altra dichiarazione, ma portare iniziative già esistenti sotto uno stesso tetto. Mettiamo insieme iniziative sotto l'ombrello dell'Onu, ma anche di Paesi singoli, come la Germania o l'Italia. Nell'Hub si scambieranno informazioni, interagiranno i progetti o si svilupperanno progetti nuovi. Oltre agli Stati, ci saranno think tank e ong".
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Il 90% dei finanziamenti per il clima è destinato ai Paesi a medio reddito, ai poveri solo il 2%
I rifugiati e gli altri sfollati che vivono in prima linea la crisi climatica globale hanno lanciato un messaggio chiaro ai leader e ai delegati presenti alla Cop29 a Baku, perché la crisi climatica rende le loro vite sempre più precarie, e servono più finanziamenti.
"Nonostante siano tra le persone più colpite dagli impatti dei cambiamenti climatici, i rifugiati e le comunità ospitanti nei Paesi fragili e colpiti da conflitti non sono raggiunti dai finanziamenti per il clima che potrebbero aiutarli ad adattarsi. Il 90% dei finanziamenti per il clima è destinato ai Paesi a medio reddito e ad alto impatto ambientale, mentre solo il 2% va ai Paesi estremamente fragili".
3/4 dei 120 milioni di persone costrette a spostarsi nel mondo si trovano in Paesi con impatti climatici da elevati a estremi.
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Approvate tre nuove iniziative per il clima
Oggi, durante la tavola rotonda su energia verde, idrogeno e stoccaggio energetico globale e reti, la presidenza della Cop29 ha lanciato ufficialmente il Global Energy Storage and Grids Pledge (impegno globale per lo stoccaggio energetico e le reti), il Green Energy Pledge: Green Energy Zones and Corridors (l'impegno per l'energia verde: zone e corridoi per l'energia verde), e l'Hydrogen Declaration (dichiarazione sull'idrogeno), invitando le parti interessate, aderenti e non, ad appoggiare le iniziative.
Le tre iniziative globali, fondamentali per raggiungere gli obiettivi climatici globali e per mantenere l'obiettivo di 1,5 °C, sono state sviluppate in collaborazione con il Ministero dell'Energia dell'Azerbaijan, con l'IEA-International Energy Agency, Irena-International Renewable Energy Agency, Unido-United Nations Industrial Development Organization, Unece e Unesca-United Nations Economic and Social Commission for Asia and the Pacific.
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Legambiente e altri chiedono a Meloni di eliminare i nuovi incentivi alle caldaie a gas
Intanto in Italia i sussidi dannosi per l'ambiente salgono a quota 78,7 miliardi di euro. Nella Manovra di Bilancio 2025 sono stati rinnovati gli incentivi alle caldaie a gas. Con ARSE, Coordinamento Free, Greenpeace, Kyoto Club e WWF Italia Legambiente chiede al governo Meloni di eliminare gli incentivi alle caldaie e di rispettare delle leggi Ue
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Gruppo di Paesi colpiti da guerre chiede 20 miliardi di dollari l'anno
Un gruppo di Paesi colpiti da guerre sta spingendo alla Cop29 per raddoppiare gli aiuti finanziari portandoli a oltre 20 miliardi di dollari all’anno per combattere la crisi climatica e di sicurezza che affligge le loro popolazioni, dice Reuters, che ha visto una lettera in esclusiva.
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Parlamento Ue approva risoluzione: "Tutte le economie emergenti che inquinano dovranno pagare"
Il Parlamento europeo ha approvato la proposta per la Cop29 chiedendo che tutte le principali economie emergenti con elevate emissioni di Co2 e elevato Pil contribuiscano finanziariamente all’azione globale per il clima. La risoluzione del Parlamento europeo è vincolante per i 15 membri che partecipano alla Conferenza.
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Alla Cop29 ben 1.700 delegati delle lobby del petrolio, del gas e del carbone
Secondo il rapporto pubblicato questa mattina dalla coalizione Kick Big Polluters Out (KBPO), le lobby del petrolio, del gas e del carbone sono presenti con una delle delegazioni più grandi alla Cop29 di Baku: ben 1.700 delegati, più di quelli dei Paesi più colpiti dalle crisi climatiche. Azerbaijan, Brasile e Turchia sono i Paesi che ne hanno di più. Tra questi lobbisti figurano rappresentanti di colossi quali Chevron, ExxonMobil, BP, Shell ed Eni.
I vertici sul clima dovrebbero svolgersi solo in Paesi che hanno regole più severe sulla lobby dei combustibili fossili, questo l'appello lanciato da Ban Ki-moon, Mary Robinson, scienziati ed esperti di politica climatica mentre alla Cop29 i petrolieri fanno affari d'oro.
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Sorpresa Uganda: "Ha una delle migliori politiche per le energie rinnovabili"
"L'Uganda sta dimostrando una leadership straordinaria, ha una delle migliori politiche per le energie rinnovabili e ha implementato una serie di piccoli progetti idroelettrici grazie alla sua leadership nell'ente regolatore" ha detto Joseph Nganga, vicepresidente dell'Africa Global Energy Alliance for People and Planet.
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Abbandonata la promessa di un fondo in cui le compagnie petrolifere contribuiscono all’azione per il clima
E' stata abbandonata alla Cop29 una delle promesse più controverse dell’Azerbaijan in questa Conferenza: un fondo in cui le compagnie petrolifere e i Paesi dovrebbero contribuire all’azione per il clima. Perché è stata abortita questa idea? Secondo diversi esperti perché potrebbe interferire con i negoziati sui finanziamenti per il clima.
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Storico accordo dell'Arabia Saudita sulle rinnovabili
L’Arabia Saudita ha firmato uno storico accordo per un programma congiunto con Azerbaijan, Uzbekistan e Kazakistan per rafforzare la collaborazione nello sviluppo delle energie rinnovabili. Il Paese punta così a soddisfare il 50% del suo fabbisogno energetico con energie rinnovabili entro il 2030. Anche se, sottolinea il ministro degli Esteri, "i combustibili fossili sono indispensabili per il fabbisogno energetico mondiale".
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Guerra e cambiamento climatico al centro di questa giornata
Oggi al centro delle sessioni di lavoro alla Cop29 ci sono energia, pace, ristori e ripresa. C'è grande attesa per il focus sul rapporto tra cambiamento climatico, guerra e sicurezza, e in particolare sui rischi di guerre e migrazioni forzate causate da inondazioni e siccità.
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Altre proteste in corso: attivisti con un serpente gigante, simbolo dei Paesi che inquinano
Alla Cop29, dopo l'orso polare dei giorni scorsi, irrompe un enorme serpente. Gli attivisti che stanno protestando contro la Conferenza Onu sul clima hanno tenuto in mano un enorme serpente finto durate la protesta contro i lobbisti del petrolio e del gas.
Lo slogan è “Estirpiamo i serpenti”, metafora dei Paesi più inquinanti che continuano a investire in combustibili fossili e sono tra i maggiori responsabili delle emissioni di CO2.
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Durissime critiche per il tappeto regalato a Ronaldinho: "E' stato rubato agli armeni dopo la pulizia etnica del 2023"
Durissime polemiche alla Cop29, dove è arrivato anche il celebre calciatore Ronaldinho. A lui è stato regalato un tappeto presentato come dono dell'Azerbaijan, ma in realtà, secondo numerosi esperti, "molto probabilmente è stato rubato da Artsakh dopo la pulizia etnica del 2023. Ma è anche possibile che si tratti di una contraffazione dell'originale".
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Greta Thunberg contro l'Azerbaijan: "E' responsabile di pulizia etnica e aumenterà i combustibili fossili"
“Il motivo per cui non partecipo alla Cop29 è molto semplice" ha detto Greta Thunberg: "Il principio fondamentale della giustizia climatica, che io e molti altri ecoattivisti condividiamo, è completamente incompatibile con la presenta della Conferenza in Azerbaijan, uno stato estremamente repressivo che pianifica di espandere l'estrazione di combustibili fossili ed è responsabile di pulizia etnica.
La pulizia etnica da parte dell’Azerbaijan e le estreme difficoltà che molti armeni affrontano a causa dell’aggressione militare azera con torture, deportazioni forzate e violenze fisiche e psicologiche estreme non possono in alcun modo essere giustificate”.
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Babayev: "Ecco i risultati raggiunti fino a qui"
Mukhtar Babayev, Presidente della Cop29, ha evidenziato i risultati della conferenza, tra cui l'accordo raggiunto sull'operatività del Loss and Damage Fund. Ha osservato che questo è un passo significativo verso l'avvio delle sue operazioni nel 2025.
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Nasce la Baku Initiative for Climate Finance, Investment, and Trade (BICFIT)
La presidenza della Cop29, con il supporto dei partner e del WTO-Organizzazione mondiale del commercio, ha lanciato la Baku Initiative for Climate Finance, Investment, and Trade (BICFIT), un forum permanente per il coordinamento tra le parti interessate per sfruttare finanza, investimenti e commercio per promuovere l'azione per il clima.
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X, Musk e Trump negazionisti, appello di 100 scienziati: "Stop alle fake news sul clima"
Alla Cop29, con il vertice G20 in Brasile che si avvicina rapidamente, un gruppo di 51 organizzazioni e 42 esperti di clima e di informazione chiedono azioni per affrontare il tema delle fake news sul cambiamento climatico.
- Tre i punti al centro:
Riconoscere la minaccia: riconoscere pubblicamente la disinformazione climatica come uno dei principali ostacoli a un’azione e a una politica climatica efficaci. - Adottare una definizione universale: stabilire una definizione chiara e coerente di disinformazione climatica che comprenda le tattiche ingannevoli utilizzate per indebolire la scienza e l’azione sul clima.
- Ritenere le piattaforme responsabili: spingere le società di social media, i fornitori di tecnologia pubblicitaria e gli editori ad attuare misure concrete per prevenire la diffusione della disinformazione climatica e promuovere l’integrità delle informazioni. Questo include aumentare la trasparenza, prevenire la monetizzazione della disinformazione e affrontare l’impatto delle tecnologie emergenti come l’Intelligenza artificiale.
- Tre i punti al centro:
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Von der Leyen firma il comunicato dei leader della High Ambition Coalition
La Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha firmato il comunicato dei leader della High Ambition Coalition, coalizione dei Paesi maggiormente impegnati nella difesa del clima, guidata dalle Isole Marshall. Il documento rimarca l'urgenza di miliardi di dollari.
"Dobbiamo aumentare urgentemente l’importo dei finanziamenti per l’azione per il clima. Dobbiamo riflettere l’importanza fondamentale della finanza agevolata e basata su sovvenzioni, in particolare per l’adattamento e per rispondere a perdite e danni, creando al tempo stesso le giuste condizioni affinché gli investimenti verdi possano prosperare. I Paesi sviluppati devono continuare ad assumere un ruolo guida e a rispettare gli impegni finanziari esistenti. Dobbiamo anche trasformare in realtà forme innovative di finanza. I finanziamenti devono essere più accessibili, con i donatori che semplificano, armonizzano e accelerano le procedure per approvare ed erogare i fondi" si legge nel documento (lo potete trovare qui).
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Ue renderà più competitiva la sua industria dell'energia pulita
Via alla quinta giornata di lavori della Cop29 a Baku, Azerbaijan. Il commissario europeo Wopke Hoekstra si è impegnato a rendere più competitiva l'industria europea dell'energia pulita, perché, ha detto, la decarbonizzazione non è solo una strategia climatica ma anche economica e di crescita.