Droga, dalla cannabis alla cocaina: ecco le città che ne consumano di più

Dalla cannabis alla cocaina, dalla ketamina alla metanfetamina, dall'ecstasy all'amfetamina: i dati raccolti dall'Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri restituiscono un quadro preoccupante

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Maurizio Perriello

Giornalista politico-economico

Giornalista e divulgatore esperto di geopolitica, guerra e tematiche ambientali. Collabora con testate nazionali e realtà accademiche.

In Italia si consumano (ancora) grandi quantità di droga. Dalla cannabis alla cocaina, dalla ketamina alla metanfetamina, dall’ecstasy all’amfetamina: i dati raccolti dall’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri restituiscono un quadro preoccupante.

Le analisi delle acque reflue sono state effettuate tra il 2020 e il 2022, dunque nel pieno della pandemia di Covid, e si riferiscono alle sostanze psicoattive definite “maggiori”. L’elenco delle città italiane dove se ne sono consumate di più riserve tante conferme, ma anche diverse “sorprese”.

Il consumo di droghe è anche al centro di una delle strette al codice della strada, come abbiamo spiegato qui.

Quanta e quale droga si consuma in Italia

L’analisi delle acque di scarico che finiscono nelle fogne, promosse dal Dipartimento per le Politiche Antidroga, hanno preso in esame le tracce di cocaina, amfetamina, ecstasy, metamfetamina, eroina e cannabis, cercando al contempo di identificare anche la presenza di nuovi stupefacenti (detti NPS). Il progetto Acque reflue “ha sviluppato una rete di rilevamento che ha incluso 33 città di 20 regioni”, ha spiegato Sara Castiglioni, direttrice del laboratorio di Indicatori Epidemiologici Ambientali del Mario Negri. La metodica prende in esame i residui metabolici delle sostanze stupefacenti nelle acque urbane arrivate ai depuratori.

Le sostanze più consumate dagli italiani si confermano la cannabis e i suoi derivati, con un utilizzo medio nazionale di 51 dosi al giorno ogni mille abitanti. Al secondo posto si trova la cocaina (circa 11 dosi al giorno ogni mille abitanti) e in terza posizione l’eroina (circa 3 dosi). Dati nettamente più contenuti invece per altre sostanze come metamfetamina, ecstasy e amfetamina, pari o inferiori alle 0,1 dosi al giorno ogni mille abitanti (pillola anti HIV gratis in Italia: chi può richiedere la PrEP).

Confrontando gli ultimi dati con le rilevazioni precedenti, si è visto che i consumi di cannabis e cocaina sono cresciuti nel 2021 rispetto all’anno precedente, mentre il consumo di ecstasy è cresciuto nella seconda parte del 2021 rispetto alla primavera e al 2020. In particolare, lo studio ha evidenziato la presenza di catinoni sintetici, stimolanti del sistema nervoso centrale in grado di imitare gli effetti della cocaina, amfetamina o MDMA.

Quali sono le città italiane dove si consuma più droga

Prendendo ad esempio la ketamina, la classifica del consumo vede al primo posto Milano (da 6 a 14 mg al giorno ogni mille abitanti), seguita da Bologna (da 12 a 22 mg) e Firenze (da 8 a 18 mg). Se si guarda all’uso pro capite di cannabis, invece, la Sardegna vanta ben due città in cima alla classifica: Nuoro e Cagliari, che assieme a Bologna, Fidenza, Trento e Trieste supera le 100 dosi al giorno ogni mille abitanti. Rilevati invece consumi pari a 12 dosi giornaliere a Belluno.

Per quanto riguarda la cocaina, i valori maggiori (20 dosi al giorno ogni mille abitanti) sono stati segnalati a Pescara, Montichiari, Venezia, Fidenza, Roma, Bologna e Merano. I consumi più bassi sono invece attribuiti a Belluno e Palermo (tra 1 e 4 dosi al giorno per mille abitanti).

Roma si conferma invece la “capitale” della metamfetamina, coi consumi medi più elevati d’Italia. Quanto all’ecstasy (MDMA), dopo il calo del 2020 si è osservato un aumento nell’autunno del 2021, secondo gli esperti “probabilmente in concomitanza con la riapertura delle discoteche dopo lo stop per la pandemia Covid”.