Pillola anti HIV gratis in Italia: chi può richiedere la PrEP

La PrEP è l'arma più efficace per la lotta e la prevenzione del virus dell'HIV e quindi per la fine della pandemia di AIDS che va avanti dagli anni '80

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Mirko Ledda

Web editor

Scrive sul web da 15 anni, come ghost writer e debunker di fake news. Si occupa di pop economy, tecnologia e mondo digitale, alimentazione e salute.

Il Comitato prezzi e rimborsi dell’AIFA ha approvato la distribuzione gratuita della profilassi pre-esposizione, la PrEP, per prevenire l’infezione da HIV. La decisione ha portato la pillola Truvada e le sue versioni generiche nella fascia A, rendendoli rimborsabili dal Servizio Sanitario Nazionale. Si tratta di una pietra miliare nella lotta all’AIDS in Italia.

Che cos’è la PrEP e come funziona

La PrEP è una terapia farmacologica composta da emtricitabina e tenofovir disoproxil, utilizzata per prevenire l’infezione da HIV negli individui a rischio. Finora aveva un costo compreso tra i 50 e i 60 euro a confezione.

Il farmaco è stato già approvato dall’EMA, l’Agenzia europea del farmaco, e dalle varie agenzie sanitarie internazionali, compresa quella italiana. È efficace nel prevenire l’infezione da HIV con percentuali vicine al 100% se assunto correttamente.

Viene somministrato come una pillola giornaliera. Se il paziente è esposto al virus responsabile dell’AIDS, i farmaci impediscono al patogeno di entrare nelle cellule e replicarsi, prevenendo dunque l’infezione.

La comunità internazionale, attraverso l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha stabilito come obiettivo di sviluppo sostenibile per il 2030 la fine della pandemia di HIV e della diffusione dell’AIDS. La profilassi pre-esposizione rappresenta una delle armi più importanti per fermare la circolazione del virus. Ma non tutti i Paesi l’hanno inserita nei rispettivi sistemi sanitari.

Cosa cambia con la PrEP gratuita in Italia

In Italia, la PrEP può essere prescritta da specialisti in malattie infettive ed è destinata a persone non affette da HIV, indipendentemente dall’identità di genere e orientamento sessuale. Per renderla concretamente accessibile a livello universale sarà però necessario l’estensione della gratuità a tutto il percorso che prescinde dalla prescrizione e dall’acquisto del farmaco.

Per poter proseguire il percorso sono infatti necessari screening periodici delle infezioni sessualmente trasmesse, che oggi sono a carico del paziente nella maggior parte delle regioni italiane, come sottolinea Bruno Marchini, presidente di Anlaids Onlus. Qua vi abbiamo parlato della stangata sui farmaci e le visite.

A quali persone è consigliato fare la PrEP

La PrEP non è consigliata a tutti ma solo ad alcune categorie della popolazione.

  • A chi ha una relazione sessuale con un partner sieropositivo che non ha una carica virale pari a zero, non assume correttamente le terapie o ha un’infezione recente.
  • A chi ha incontri sessuali casuali e non usa sempre il preservativo.
  • A chi ha una nuova relazione e non è ancora a conoscenza dello stato del proprio partner o ha un partner ad alto rischio.
  • A chi ha più partner.
  • A chi fa uso di droghe durante i rapporti sessuali con sconosciuti o condivide siringhe.

Quali sono i rischi e gli effetti collaterali

In rari casi sono stati rilevati effetti collaterali come nausea, vomito, stanchezza e vertigini, che scompaiono nel tempo. La PrEP può anche avere effetto sui reni, e per questo è necessario monitorare con attenzione le proprie condizioni di salute durante tutta la terapia, con controlli regolari.

Un grave fattore di rischio è però rappresentato dal comportamento sessuale di chi assume la pillola, che protegge solo dall’HIV e non dalle altre malattie veneree, da cui è possibile difendersi solo attraverso il preservativo (un mercato a rischio, come detto qua) ed evitando lo scambio di fluidi corporei. Bisogna ricordarsi sempre che esistono infezioni gravi che possono essere trasmesse durante i rapporti.

La lotta all’AIDS passa anche, come spiegato qua, dai vaccini per l’HIV che arriveranno entro il 2030.