Starlink di Musk arriva in Italia? L’offerta al governo per connettere il Paese

Importanti test e risultati soddisfacenti per Starlink in Italia, con Musk che punta forte sul Bel Paese: ecco l'offerta fatta al governo per avere i satelliti

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Luca Bucceri

Giornalista economico-sportivo

Giornalista pubblicista esperto di sport e politica, scrive di cronaca, economia ed attualità. Collabora con diverse testate giornalistiche e redazioni editoriali.

Elon Musk punta forte all’Italia con la sua Starlink, la costellazione di satelliti attualmente in costruzione dal produttore privato aerospaziale americano SpaceX. Il cofondatore di Tesla e anche Neuralink, che col suo chip cerebrale è pronto a rivoluzionare la medicina neurologica, ha infatti ricevuto pareri positivi dopo gli ultimi test soddisfacenti fatti nel Bel Paese in materia di connessione internet, con le capacità dei satelliti che hanno soddisfatto innanzitutto l’esecutivo che sarebbe pronto a scommettere sull’infrastruttura aerospaziale. Ma in cosa consiste e come farà Musk a connettere tutto il Paese grazie alla sua “costellazione”.

Starlink punta l’Italia

Nelle scorse settimane Elon Musk è stato in Italia per puntare sempre più con forza all’approdo nel Bel Paese di Starlink. Lo ha fatto incontrando il governo Meloni, nello specifico esponenti dell’esecutivo tra cui il sottosegretario di Stato con delega all’Innovazione Alessio Butti e il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso.

Un incontro al quale hanno partecipato anche rappresentanti di Infratel, società in-house del Mmit, così come presidenti di Regione, imprenditori e Tim Hughes, senior vice president e global business and government affairs di SpaceX. Un summit che è servito a mostrare un’offerta interessante per l’Italia, ovvero in che modo grazie a Starlink potrebbe essere possibile ridurre il digital divide nel Paese.

Starlink, infatti, ha l’obiettivo di connettere tutta l’Italia, anche quelle parti del Paese in cui non arriva la fibra ottica, semplicemente utilizzando al sua costellazione di satelliti. E per far ciò l’infrastruttura c’è, bisogna solo scommetterci.

Motivo per il quale, per farsi belli e soprattutto concreti, sono stati avviati dei test nelle giornate romane, con i prodotti Starlink che hanno garantito una connessione da 300 mega in download (e 150 in upload), ma ha già dimostrato di poter raggiungere i 500.

E durante la dimostrazione nella Capitale la società americana ha mostrato risultati entusiasmanti, toccando addirittura i 700 mega.

Dati più che soddisfacenti che fanno gola, soprattutto potendo contare sull’occhio di riguardo che Musk ha per l’Italia. Grazie ai suoi rapporti ottimi con Giorgia Meloni, il 52enne ha definito una road map per stabilire come procedere e avviare la collaborazione.

Le accuse a Musk

Ma nonostante il successo dei test, Musk si deve preoccupare di altro. L’imprenditore, infatti, deve difendersi dalle accuse di utilizzo illegale di una grossa quantità di droga, tra cui Lsd, cocaina, ecstasy e funghi psichedelici, spesso in occasione di feste private.

I vertici di Tesla sarebbero preoccupati per la situazione evidenziata anche dal Wall Street Journal, col quotidiano che ha accusato il Ceo di usare la ketamina più del dovuto, nonostante abbia una prescrizione.

L’accusa più forte non è quella dell’uso di droghe, ma il fatto che l’assunzione possa essere avvenuta anche con i manager delle sue aziende. E dal Wsj c’è chi punta il dito contro Musk, accusato di esercitare un pressing tale su chi gli è vicino da non dargli scelta, accompagnandolo alle serate incriminate per timore di perderne il favore e, conseguentemente, svariati miliardi di compensi.

Insomma, una situazione che all’esterno delle aziende di Musk sembra tutte rose e fiori e piena di miliardi, ma all’interno è tutta un’altra storia.