Pensioni, rimborsi e trattenute di settembre: come cambiano gli importi

Le pensioni di settembre verranno erogate, anche questa volta, a partire da agosto

Pubblicato: 16 Agosto 2020 11:09

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Miriam Carraretto

Giornalista politico-economica

Esperienza ventennale come caporedattrice e giornalista, sia carta che web. Specializzata in politica, economia, società, green e scenari internazionali.

I beneficiari delle pensioni di settembre, la cui distribuzione è prevista a partire dalla fine di agosto, potrebbero sperimentare variazioni negli importi assegnati, a seconda del loro status contributivo. Non appena l’Inps rilascerà le comunicazioni ufficiali sul calendario dei pagamenti, sarà possibile confermare l’implementazione dei conguagli fiscali 730 per questo mese. Questi conguagli potrebbero determinare rimborsi o trattenute durante i prossimi versamenti delle pensioni.

È importante sottolineare che le pensioni non sono soggette solo a fattori come l’anzianità contributiva e il reddito previdenziale, ma anche a eventuali correzioni fiscali o aggiustamenti contabili che potrebbero influenzare gli importi erogati. Proprio per questo, è consigliabile monitorare attentamente le comunicazioni ufficiali dell’ente e consultare eventuali informazioni fornite dalla propria cassa previdenziale per avere una visione chiara delle modalità di pagamento e delle possibili variazioni sugli importi delle pensioni.

Il processo di conguaglio 730, per chi non lo sapesse, coinvolge la verifica delle dichiarazioni dei redditi presentate dai pensionati e la successiva correzione degli importi pensionistici in base alle informazioni fornite nelle dichiarazioni. Esso può comportare sia rimborsi ai pensionati che hanno diritto a un importo maggiore rispetto a quello precedentemente erogato, sia trattenute per coloro che hanno ricevuto pagamenti eccessivi o devono corrispondere imposte arretrate.

Diventa fondamentale, quindi, che i pensionati rimangano informati su eventuali variazioni nei pagamenti delle loro pensioni e si preparino ad adattarsi di conseguenza. Sebbene tali aggiustamenti possano causare incertezza o preoccupazione, è importante comprendere che sono parte del normale processo di gestione delle pensioni e mirano a garantire l’equità e la correttezza nei pagamenti previdenziali.

Pensioni, conguaglio 730 sugli assegni di settembre

L’emergenza Coronavirus ha spinto le istituzioni a rivedere e rimandare molti degli appuntamenti col Fisco nel 2020. Tra questi, per esempio, rientra la presentazione della dichiarazione dei redditi, fissata normalmente al 23 luglio di ogni anno e spostata questa volta a fine settembre. Chi aveva presentato il modello 730 entro i termini, dunque, vedeva gli importi della propria pensione variare, a seguito di trattenute o rimborsi effettuati direttamente sui propri assegni, a partire dal mese di agosto.

Il conguaglio 730/2020, però, seguirà dei tempi diversi: modificati i termini per la presentazione del modello precompilato (c’è tempo infatti fino al 30 settembre), chi ha già provveduto al 730 nel mese di agosto vedrà eventuali rimborsi o trattenute riportate direttamente sull’assegno della pensione di settembre.

Come funziona il conguaglio 730 sulle pensioni

Una volta compilato e inoltrato il modello 730, potrebbero verificarsi delle situazioni in cui il contribuente vanta un credito o un debito nei confronti del Fisco. Nel primo caso, per le dichiarazioni dei redditi relativi al mese di agosto, l’Erario riconoscerà i rimborsi spettanti al pensionato a partire da settembre. Nel caso di posizione debitoria, invece, sugli assegni pensionistici di settembre ci saranno delle trattenute.

Gli importi a debito possono anche essere restituiti dal contribuente/pensionato attraverso rateizzazione. L’Inps ha però ribadito che le rate in questione non potranno essere protratte oltre il mese di novembre. Questa regola, ha sottolineato poi l’Istituto, vale in generale per tutti i contribuenti, a prescindere dal momento in cui la dichiarazione dei redditi è stata presentata. E questo vale quindi sia per chi ha scelto di inoltrare tutto entro luglio/agosto sia per quelli che invece provvederanno a regolarizzare la propria posizione a settembre.

Ulteriori ritardi esporranno i morosi alle relative sanzioni, anche se restano comunque valide tutte le modalità di ravvedimento.