Real Madrid-Manchester City, fatturato super per gli spagnoli: campioni della Champions ko

Real Madrid e Manchester City si sfidano in campo, ma il conto in banca ha già un vincitore: i campioni della Champions si devono inginocchiare agli spagnoli

Foto di Luca Bucceri

Luca Bucceri

Giornalista economico-sportivo

Giornalista pubblicista esperto di sport e politica, scrive di cronaca, economia ed attualità. Collabora con diverse testate giornalistiche e redazioni editoriali.

Real Madrid-Manchester City, match valido per i quarti di finale di Champions League, andrà in scena martedì 9 aprile al Santiago Bernabeu, ma nella sfida anticipata per il fatturato c’è già un vincitore. Si tratta infatti dei Galacticos, che nella stagione 2022-2023 hanno registrato ricavi da record battendo proprio i Citezens che, nonostante il successo dello scorso anno in Champions contro l’Inter, si devono accontentare del secondo gradino del podio.

A stilare questa particolare classifica, che di fatto fornisce un quadro sui club più ricchi del calcio europeo, è Deloitte con la consueta Football Money League, il “campionato” riservato alle squadre che hanno registrato i maggiori ricavi al termine della stagione precedente.

Real Madrid-Manchester City, una sfida tra ricchi

Quella tra Real Madrid e Manchester City è di fatto una finale anticipata di Champions League che verrà giocata ai quarti, con una delle due big del calcio europeo che dovrà salutare anzitempo la competizione. Due club dalle rose mozzafiato, con due tecnici di livello assoluto come Carlo Ancelotti e Pep Guardiola che hanno l’obiettivo di mettere le mani sulla coppa dalle grandi orecchie. Ma soltanto uno ci riuscirà.

Il destino per le due compagini, infatti, è beffardo. Per tutti era una finale possibile che però, nelle urne di Nyon nei sorteggi, si è trasformata in impossibile. Una, clamorosamente, sarà a casa già dai quarti classificandosi sì tra le migliori otto d’Europa, ma con un pugno di mosche tra le mani.

Un mancato traguardo che potrebbe vanificare quanto di buono fatto nell’anno per le due squadre che, anche riuscissero a conquistare i rispettivi campionati, come l’Inter sta facendo in Italia, senza la Champions League in bacheca sentirebbero di aver fallito.

Soprattutto considerando il valore delle due rose. Il Real Madrid, secondo i dati della piattaforma specializzata Transfermarkt, ha una squadra che complessivamente costerebbe 1,04 miliardi di euro, con Jude Bellingham (180 milioni) e Vinicius Jr (150 milioni) che sono i profili più costosi tra i Merengues.

Dall’altro lato, invece, il Manchester City degli sceicchi, può vantare un valore complessivo di 1,27 miliardi, con Erling Haaland che vale 180 milioni e Foden 130 milioni.

Real, un fatturato galactico

Ma nonostante la rosa sia più costosa, il Manchester City perde la gara del fatturato. Secondo quanto emerso dalla 27esima edizione della Football Money League di Deloitte, infatti, gli inglesi devono accontentarsi soltanto del secondo gradino del podio, perché nonostante il successo nella Champions League 2022-23 e i ricavi conseguenti, perdono il primato.

E chi lo guadagna? Proprio gli avversari dei quarti, il Real Madrid. I ricavi degli spagnoli, proprio come il soprannome del team, è stato galactico nella scorsa stagione, con numeri da capogiro che si attestano attorno agli 831 milioni. Si tratta della prima volta dal 2017-18 in testa alla classifica per gli spagnoli, con +118 milioni rispetto all’anno precedente.

Degli 831,4 milioni di euro calcolati da Deloitte, la voce più sostanziosa è quella che riguarda gli accordi commerciali che portano al Real la bellezza di 403 milioni in cassa. Poi 306 milioni per i diritti televisivi e i meno “ricchi” 122 milioni che arrivano dai guadagni delle partite.

Il Manchester City, che ha registrato ricavi più alti di sempre per una stagione, è invece al secondo posto con 826 milioni di euro. Come nel caso del Real Madrid, anche gli inglesi vedono come voce più ricca quella relativa agli accordi commerciali (399 milioni), seguiti dai diritti televisivi (344 milioni) e guadagni delle partite (83 milioni).

Le altre della Champions e le italiane

Tra le migliori otto d’Europa, oltre a Real e City, ci sono Psg, Barcellona, Atletico Madrid, Borussia Dortmund, Arsenal e Bayern Monaco. Loro come si piazzano nella classifica della Football Money League redatta da Deloitte?

Ai piedi del podio il Paris Saint-Germain, che è entrato nella top 3 per la prima volta nella storia della Money League con ricavi pari a 802 milioni di euro (400 milioni per accordi commerciali, 249 milioni dai diritti tv e 153 come guadagni dai match).

Il Barcellona, che sfiderà proprio i francesi in un altro quarto di finale di Champions League, si piazza invece appena fuori dal podio, al quarto posto. Per i catalani ricavi pari a 800,1 milioni di euro nel 2022-23 con un balzo in avanti di 161,9 milioni rispetto all’anno precedente, frutto di 412 milioni di ricavi da accordi commerciali, 222 milioni per i diritti televisivi e ben 166 milioni di entrata dai match.

Il Bayern Monaco, invece, è sesto con 744 milioni di euro (419 milioni per accordi commerciali, 204 milioni dai diritti tv e 121 come guadagni dai match), con un bilancio in positivo di 90 milioni rispetto alla stagione 2021-22.

La top 10 è chiusa dall’Arsenal, sfidante dei tedeschi nell’accoppiamento ai quarti, con 533 milioni (195 milioni per accordi commerciali, 220 milioni dai diritti tv e 118 come guadagni dai match) con +100 milioni rispetto all’edizione numero 26 della Football Money League di Deloitte.

L’ultimo quarto, quello tra Atletico Madrid e Borussia Dortmund, invece, è vinto sulla carta dai tedeschi. I gialloneri, infatti, segnano un guadagno di 63 milioni rispetto al 2021-22, con ricavi pari a 420 milioni per la stagione 2022-23 che li porta a essere 12esimi in classifica (188 milioni per accordi commerciali, 158 milioni dai diritti tv e 75 come guadagni dai match).

Atletico Madrid invece in negativo, club che nella top 15 è in testa alla voce perdite rispetto all’anno precedente. Al contrario del 2021-22, in cui gli spagnoli avevano chiuso con 702 milioni di ricavi, il 2022-23 dei Colchoneros segna addirittura 30 milioni in meno. Se nel confronto su anno a crescere sono stati i ricavi da accordi commerciali (122 contro i 108 della stagione precedente), le perdite maggiori si registrano sui diritti tv, con un segno negativo da 43 milioni (225 del 2021-22 contro i 182 della stagione 2022-23) e i ricavi da match calati di 1 milione (60 contro 61).

Fuori dalla Champions, ma ben piazzate, le italiane. La Juventus si conferma primo club italiano per fatturato, rimanendo all’11esimo posto aumentando i propri ricavi del +8% a 432 milioni. Balzo in avanti del Milan, che passa dalla 16esima alla 13esima posizione toccando quota 385 milioni di ricavi. L’Inter segue ed è stabile al 14esimo posto, con un aumento di quasi 50 milioni di ricavi a circa 379 milioni di euro. Il Napoli, grazie allo scudetto e ai quarti di Champions della scorsa stagione, è una delle tre new entry nella top 20 di questa edizione, con ricavi totali per oltre 267 milioni.