Quanto costa il fertilizzante usato a Wimbledon e dove trovarlo

Nell’edizione in cui Alcaraz alza il trofeo per la prima volta a 20 anni, a Londra tutti si sono fatti la stessa domanda: qual è il segreto del manto verde?

Foto di Federico Casanova

Federico Casanova

Giornalista politico-economico

Giornalista professionista specializzato in tematiche politiche, economiche e di cronaca giudiziaria. Organizza eventi, presentazioni e rassegne di incontri in tutta Italia.

Le due settimane appena trascorse sono state ad alto impatto emotivo per gli appassionati di tennis di tutto il mondo. Come ogni anno, il lussuosissimo All England Lawn Tennis and Croquet Club di Londra ha ospitato gli incontri del tabellone principale di Wimbledon, giunto alla sua edizione numero 133.

Il più celebre e prestigioso torneo del circuito è iniziato sotto i colpi della pioggia battente (ci sono abituati da quelle parti), che ha accompagnato i cieli d’Inghilterra nei primi giorni della settimana d’esordio: poi il tempo è migliorato, sintonizzandosi con il periodo estivo, e il programma della manifestazione non ha più dovuto subire alcun rallentamento.

Alcaraz batte Djokovic e vince Wimbledon davanti ai Reali d’Inghilterra: ma qual è il segreto dell’erba sempre verde sul Centrale?

Dopo due settimane di giornate intense, grandi scambi, match tiratissimi e migliaia di tifosi accorsi sulle tribune degli impianti per assistere allo spettacolo, si è arrivati alla giornata di oggi (domenica 16 luglio), quando il favoritissimo Nole Djokovic e l’attuale numero 1 al mondo Carlos Alcaraz si sono sfidati nella cornice mozzafiato del Campo Centrale (in diretta live per gli abbonati a Now TV).

Come da tradizione, sugli spalti erano presenti i membri della Royal Family (con la principessa Kate che si è già palesata domenica scorsa), alcuni dei più grandi campioni del passato (tra cui l’idolo indiscusso Roger Federer, anche lui già a Londra da diversi giorni) e una lunga serie di star e celebrità di ogni genere.

Per quasi 5 ore, lo sguardo di tutti è stato rapito dalle gesta degli atleti in campo. E c’è da capirli, visto che il match tra il tennista serbo – alla caccia del suo ottavo successo a Wimbledon, il 24esimo a livello di tornei del Grande Slam o – e il suo collega spagnolo (vero e proprio astro nascente della disciplina, che ha trionfato in 5 set e monopolizzerà il ranking ATP nel prossimo decennio) è stato davvero epico.

Quale prodotto viene utilizzato come fertilizzante dell’erba a Wimbledon?

Ma c’è un altro aspetto che ha fatto discutere i critici e l’opinione pubblica (e non è la prima volta) in virtù dei continui cambiamenti climatici intercorsi negli ultimi 15 giorni. Come fa l’erba dei campi di Wimbledon ad essere sempre così verde? Mai un filo scolorito, mai una zolla opaca, tutto il manto appare sempre di una tonalità accesa e sgargiante. Non può essere frutto solo del maniacale lavoro portato avanti in maniera certosina da parte dei giardinieri del Club. Questo almeno è stato il pensiero della maggioranza degli osservatori.

In effetti, c’è un fattore non molto conosciuto che permette ai prati di Londra di mantenere la propria intatta lucidità. Stiamo parlando del prodotto fertilizzante utilizzato oltremanica, un estratto che si ottiene da un minerale molto raro (conosciuto con il nome di polialite), le cui miniere si trovano solamente nella regione dello Yorkshire, vicino al Mare del Nord. Nonostante l’unicità di questo materiale, lo si trova nei negozi di giardinaggio del Regno Unito ad un prezzo alla portata di tutti: per un quantitativo di 750 grammi vengono richieste appena 10 sterline (equivalenti a 11,60 euro).