Matteo Berrettini vince l’Atp 250 di Marrakech: quanto ha guadagnato

Il tennista azzurro ha conquistato in due set la finale contro Carballes Baen, rientrando nei primi 100 posti Atp e rilanciando la sua carriera dopo i tanti infortuni

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Claudio Carollo

Giornalista politico-economico

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di attualità economico-politica, cronaca e sport.

Matteo Berrettini trionfa a Marrakech e torna a vincere a distanza di due anni dall’ultima volta. Il tennis riabbraccia finalmente il talento romano, che prima dell’esplosione di Jannik Sinner sembrava essere la promessa più fulgida in questo sport per l’Italia, ma che per una catena di infortuni non ha più potuto esprimere tutto il suo potenziale, da quella finale di Wimbledon carica di speranze persa contro Djokovic nel 2021. L’ultimo guaio fisico l’aveva tenuto lontano dal campo per sette mesi, fino al rientro graduale e al netto successo nella finale del “Grand Prix Hassan II” contro il campione uscente Roberto Carballes Baen.

La vittoria a Marrakech

Questo è solo l’inizio” ha promesso “The Hammer” nell’intervista a caldo dopo la finale, ringraziando la sua squadra presente in Marocco e chi lo ha seguito da casa.

Sono stati due anni duri – ha detto nel post-partita  – Voglio ringraziare il mio team che è qui e chi mi ha guardato da casa. Grazie a loro sono riuscito a superare i momenti difficili, quando il mio corpo non mi consentiva di giocare. Grazie anche alla mia famiglia che mi è stata vicina, e auguri a mia madre per il suo compleanno. Ma grazie a tutti quelli che hanno reso possibile il mio ritorno. Tutti gli italiani mi hanno fatto un tifo pazzesco, sia qui che in Italia”.

La vittoria in due set contro Carballes Baen (7-5, 6-2) è forse il regalo di compleanno migliore per lo stesso Berrettini, che venerdì compirà 28 anni. Si tratta dell’ottavo titolo in carriera per il tennista romano (il secondo Atp 250 vinto, insieme ai quattro Atp 500), arrivato 658 giorni dopo l’ultimo successo al Queen’s nel giugno 2022, e della 13esima finale, a distanza di circa un anno e mezzo dall’ultima persa a Napoli contro il connazionale Musetti (qui avevamo riportato il montepremi guadagnato da Berrettini nella finale di Wimbledon contro Djokovic, nel 2021).

In mezzo diverse ricadute fisiche, che l’hanno convinto a non buttarsi nell’arena dell’Australian Open e a ricominciare con il Challenger di Phoenix, perso in finale con Nuno Borges, passando poi per l’eliminazione al primo turno a Miami (con tanto di leggero malore) per mano di Andy Murray.

Quanto ha vinto Berrettini: il montepremi

A Marrakech, anche se ancora a tratti, si è rivisto il vero Berrettini. Dopo aver eliminato il kazako Shevchenko senza troppo difficoltà (6-2, 6-1), l’azzurro ha battuto lo spagnolo Jaume Munar al terzo set (6-4, 4-6, 6-3), per poi vincere il derby nei quarti contro Lorenzo Sonego (6-3, 7-6) e la semifinale contro l’argentino Mariano Navone con il punteggio di 6-7, 6-3, 6-2.

Arrivando alla finale il tennista italiano aveva racimolato un montepremi di 51.400 dollari (circa 47.300 euro) e con il trofeo ha portato a casa 88.125 dollari (circa 81.200 euro) (qui il percorso e gli incassi di Berrettini fino alla semifinale di Marrakech).

Cifre lontane rispetto a quelle guadagnate nei principali circuiti Atp, che hanno portato Berrettini a incassare finora un montepremi totale di circa undici milioni di dollari e mezzo in carriera. Ma l’importanza della vittoria del “Grand Prix Hassan II” sta più nella possibilità di rilancio per la carriera del talento romano: battendo il numero 64 del mondo sulla terra rossa di Marrakech, Berrettini è balzato dalla 135esima posizione pre-torneo nei primi 100 del ranking Atp, virtualmente 84esimo, con il sogno di riprendere almeno quel sesto posto che occupava due anni fa.

Adesso “The Hammer” deve già volare su un’altra terra rossa, quella del Masters 1000 di Montecarlo, dove il montepremi è di quasi sei milioni, di cui poco meno di uno destinato al vincitore. Grazie alla wild card Berrettini si sconterà al primo turno contro il serbo Miomir Kecmanovic (numero 50 del ranking) raggiungerà la nutrita pattuglia italiana guidata da Jannik Sinner, con Matteo Arnaldi, Lorenzo Musetti e Luca Nardi (qui per sapere quanto ha guadagnato Jannik Sinner con la vittoria al Miami Open).