Il 16 febbraio è la giornata nazionale del risparmio energetico. Nata nel 2005 per iniziativa della trasmissione di Rai Radio2 Catterpillar, si propone ogni anno di sensibilizzare gli italiani sull’importanza della riduzione dei consumi di energia come parte della strategia per ridurre le emissioni dannose per l’ambiente.
Un’iniziativa che porta con sé anche un risparmio economico non indifferente. Nell’ultimo anno, a causa dell’inflazione e caro energia, l’Italia ha consumato circa il 3% di energia in meno rispetto ai 12 mesi precedenti. Tendenza che ha avuto un effetto anche sulle bollette.
Il calo dei consumi in Italia e il risparmio energetico
La giornata nazionale del risparmio energetico arriva alla fine di un periodo di forte calo dei consumi in Italia e in tutta Europa. Nel 2023 gli italiani hanno ridotto la propria domanda di energia del 3%, un dato che è comunque leggermente sotto alla media europea. Nell’UE infatti, la riduzione dei consumi è stata di circa il 3,2% secondo i dati Terna. Un dato dovuto soprattutto alla crisi energetica degli ultimi anni, che ha cambiato le abitudini di consumo degli europei.
Un ruolo lo ha avuto però anche l’inflazione e la riduzione della disponibilità di denaro dovuta all’aumento dei tassi di interesse. Il sistema industriale europeo è stato rallentato fortemente dalle misure della BCE, con un calo del 2,4% e una ripresa che si è potuta notare soltanto da fine anno. Questo ha ridotto ulteriormente la domanda di energia, con effetti significativi sui prezzi delle materie prime.
Il prezzo del metano nel 2024 è tornato ai livelli precedenti alla guerra in Ucraina, 31,58 euro al megawattora. Alla fine del 2023 i depositi di gas europei sono rimasti pieni per circa l’86%. Un effetto che non si è visto nelle bollette degli italiani, a causa degli aumenti degli oneri accessori e dell’Iva decisi dal Governo.
Calerà invece nel 2024 il prezzo dell’energia elettrica in bolletta, almeno per chi è ancora sotto il mercato tutelato. Secondo i dati di Arera, nel primo trimestre del 2024 il calo sarà del 10,8%. Nell’anno precedente i prezzi erano già scesi del 48,3%, mentre quelli del mercato libero del 47,1%. Un risparmio che si traduce in circa 684 euro di spesa media per famiglia, esattamente il 50% in meno rispetto ai picchi della crisi del 2022.
Gli investimenti nel risparmio energetico in Italia
Il 16 febbraio si festeggia, dal 2005, la giornata nazionale del risparmio energetico. Nata su iniziativa della trasmissione radiofonica di Rai 2 Catterpillar, oggi raccoglie l’adesione di numerosissime entità private e pubbliche, da catene di supermercati ad alcuni ministeri.
Ogni anno in Italia si investono circa 3 miliardi di euro per il risparmio energetico. Buona parte sono stimolati dagli incentivi sull’edilizia sostenibile. Anche dopo la fine del Superbonus 110%, sono ancora disponibili altri tipi di aiuti, come gli ecobonus 65% e 50%, in caso di ristrutturazione della casa.
Gli interventi per rendere più efficienti le abitazioni e gli edifici del nostro Paese hanno portato, soltanto nel 2022, a un risparmio complessivo di 9.050 GWh all’anno, stando ai dati riportati da Enea. Buona parte di questo risparmio viene dai condomini, che sono responsabili del 43% della quota. Seguono gli edifici monofamiliari con il 39%.