Doppio ritiro di formaggio per rischio Escherichia coli: i lotti interessati

Rischio microbiologico per possibile presenza di Escherichia coli e immediata nota di richiamo del Ministero: i prodotti interessati e le possibili conseguenze

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Luca Bucceri

Giornalista economico-sportivo

Giornalista pubblicista esperto di sport e politica, scrive di cronaca, economia ed attualità. Collabora con diverse testate giornalistiche e redazioni editoriali.

Il Ministero della Salute prosegue il suo lavoro di vigilanza attiva sulla sicurezza alimentare emanando nuove note di richiamo per lotti di formaggi interessati da rischio microbiologico per possibile presenza di Escherichia coli. Dopo l’avviso di ritiro dai supermercati di un lotto di gorgonzola Dop per pericolo di listeria, il dicastero ha informato infatti i cittadini di un possibile rischio, raccomandando come sempre di non consumare i prodotti interessati e di restituirli quanto prima presso il punto vendita in cui sono stati acquistati per prevenire l’infezione da Escherichia coli che porta con sé diversi disturbi.

Richiamati due formaggi Castelmagno Dop

Il doppio richiamo interessa il formaggio Castelmagno Dop che però, con due diverse note emanate dal Ministero, è prodotto in due stabilimenti differenti. Entrambi i richiami sono datati 12 febbraio, come quello delle patatine fritte surgelate in vendita presso numerosi supermercati, e vengono specificati i dettagli dei prodotti e dei lotti interessati dal rischi microbiologico.

Un richiamo è quello legato al “Castelmagno Dop prodotto della montagna” con marchio Tino Paiolo. In questo formaggio, commercializzato dalla società agricola La Bruna di Fiandino Davide con sede a Monterosso Grana (Cuneo) è stata segnalata “una possibile presenza di escherichia coli produttori di Shiga-tossina (STEC) in 25 g”. Nella raccomandazione di non consumare i prodotti interessati e di restituirli quanto prima presso il punto vendita in cui sono stati acquistati, il Ministero ha fatto sapere che le confezioni interessate sono quelle a forma intera da 2 chili con lotto di produzione 23151011 e marchio di identificazione dello stabilimento IT01742CE. La data di scadenza del prodotto è 29 febbraio 2024.

L’altra nota di richiamo è sul “Castelmagno Dop” prodotto dall’azienda Beppino Ocelli Agrinatura. Il prodotto della Beppino Ocelli La Formaggeria SRL, con lo stabilimento con sede in Località Prella 65/c a Farigliano in provincia di Cuneo, con medesimo lotto di produzione 23151011 e marchio di identificazione dello stabilimento ITL4C8ZCE, è richiamato per il medesimo rischio microbiologico per “sospetta presenza di escherichia coli produttori di Shiga-tossina (STEC)”.

Escherichia coli, cause e sintomi dell’infezione

Ma cos’è l’Escherichia coli e quali sono i rischi? Si tratta di un batterio che può provocare malattie intestinali di diversa gravità o infezioni extra intestinali. Linfezione può essere causata da acqua o cibi contaminati e può risultare molto pericolosa soprattutto per i bambini piccoli e gli anziani, che possono sviluppare una forma di insufficienza renale pericolosa per la vita. Per debellare ogni possibile minaccia, è consigliato cuocere bene i cibi per permettere all’alta temperatura di neutralizzare il batterio.

Tra i sintomi più comuni dopo aver contratto l’infezione ci sono:

  • diarrea;
  • crampi addominali;
  • nausea;
  • vomito.

Nessun farmaco è in grado di proteggere dall’infezione da Escherichia coli, è quindi importante prevenire ogni possibile situazione che potrebbe portare a incorrere nell’infezione.

È consigliato evitare cibi a rischio come carne non cotta a sufficienza e latte non pastorizzato, così come lavare accuratamente gli alimenti crudi e lavare gli utensili da cucina con acqua calda e sapone prima e dopo il contatto con prodotti e carne cruda. Attenzione particolare va data anche all’igiene, col consiglio di lavarsi bene le mani prima di cucinare, dopo essere stati in bagno, dopo aver cambiato pannolini o dopo aver toccato animali.