Patate fritte surgelate richiamate dai supermercati per presenza di insetti: i lotti interessati

Possibile contaminazione da insetti per il marchio di patate surgelate richiamato dal Ministero della Salute: ecco i lotti interessati e cosa fare

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Luca Bucceri

Giornalista economico-sportivo

Giornalista pubblicista esperto di sport e politica, scrive di cronaca, economia ed attualità. Collabora con diverse testate giornalistiche e redazioni editoriali.

Il Ministero della Salute ha emanato una nota di richiamo per un lotto di patate fritte surgelate vendute in diversi supermercati in Italia. Il motivo, riferisce il dicastero, è legato alla possibile presenza di residui di insetti all’interno del prodotto. Nella nota si legge il consiglio di non consumare il prodotto, nonostante sia congelato, e di riportarlo quanto prima al punto vendita per scongiurare qualsiasi problematica per il consumatore finale.

Marchio e lotti richiamati di patate fritte

Quello emanato dal Ministero della Salute nella giornata di lunedì 12 febbraio 2024 è un richiamo in via cautelativa, per possibile presenza di insetti in un intero lotto di patate fritte surgelate. Non sono chiare le motivazioni della segnalazione, ma dal dicastero fanno sapere che il prodotto potrebbe essere stato contaminato da insetti.

Ecco perché con la nota del 12 febbraio è stato comunicato che le patate fritte surgelate del marchio Happy Dì dovranno essere riportate presso i punti vendita dove sono state acquistate. Nello specifico si tratta delle patate prodotte da Pizzoli Spa nello stabilimento di via Zenzalino Nord di Budrio, in provincia di Bologna e commercializzato da Selex Gruppo Commerciale Spa, proprietario delle insegne A&O e Famila.

Il lotto in questione richiamato è quello che riporta il numero AB23343 e ha come data di scadenza 12/2025, con codice EAN 8003100918444.

In via cautelativa, l’azienda raccomanda di non consumare le patate fritte surgelate con la data di scadenza e il numero di lotto segnalati nell’avviso di richiamo. Le consumatrici e i consumatori eventualmente in possesso del prodotto richiamato possono restituirlo al punto vendita d’acquisto.

I rischi del cibo contaminato

Anche se surgelato, infatti, il prodotto potrebbe essere stato contaminato dagli insetti che, come tutti sappiamo, sono trasportatori di agenti patogeni. Nonostante sia un prodotto conservato a basse temperature, i batteri potrebbero comunque essere già stati trasferiti nel cibo avendo di fatto compromesso la sua integrità.

Non potendo constare con certezza la presenza di insetti, che potrebbero aver contaminato il cibo, è quindi fatta raccomandazione di non consumare il prodotto nel caso in cui, aprendo la confezione, è rintracciabile una qualsivoglia manifestazione batterica.

Dove leggere i richiami del Ministero

Quello delle patate fritte di Happy Dì non è altro che l’ennesimo richiamo pubblicato quest’anno dal Ministero della Salute. Note che, tra l’altro, sono accessibili a tutti i consumatori tramite il portale del Ministero stesso che tiene informati i cittadini su eventuali minacce per i cibi acquistati nei supermercati.

Se è vero che le attività commerciali sono tenute a notificare l’eventuale rischio segnalato dal Ministero con comunicazioni chiare in cassa, i cittadini possono trovare tutti i dettagli del caso alla voce “richiami di prodotti alimentari da parte degli operatori” sul sito del Ministero che da anni fa vigilanza attiva sulla sicurezza alimentare.

La pubblicazione del richiamo nel portale internet del Ministero è a cura della Regione competente per territorio, che lo riceve direttamente dall’OSA, previa valutazione della ASl. Oltre ai richiami di prodotti alimentari, sono pubblicate on line anche le revoche dei richiami successivi a risultati di analisi favorevoli, scadenza o per altri motivi.