Sondaggi politici, “effetto Sardegna” su Pd e M5s: Meloni ancora giù

Cambiano gli equilibri nazionali dopo le elezioni in Sardegna: i sondaggi politici di oggi attestano differenze importanti rispetto agli scenari precedenti

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Mirko Ledda

Editor e fact checker

Scrive sul web da 15 anni, come ghost writer e debunker di fake news. Si occupa di pop economy, tecnologia e mondo digitale, alimentazione e salute.

Si parla già di “effetto Sardegna” a livello nazionale, benché i dati raccolti dagli istituti di statistica siano ancora falsati dalle opinioni raccolte prima del voto sull’isola. I sondaggi politici di oggi rivelano numeri inattesi tanto per il Pd che per il M5s. Entrambi i partiti arrivano a percentuali mai raggiunte nel corso della legislatura e superiori a quelle raccolte alle urne il 25 settembre 2022, giorno delle elezioni politiche.

Se si votasse oggi, comunque, a vincere sarebbe ancora una volta Fratelli d’Italia e per giunta con un consenso lievemente superiore a quello che ha trainato la coalizione di centro-destra alla vittoria. Va segnalato però che Giorgia Meloni e la sua formazione continuano a perdere la fiducia degli italiani. Le percentuali raccolte da vari enti attestano la lenta ma costante flessione nelle intenzioni di voto verso il partito più importante della maggioranza.

Il 10 marzo 2024 le elezioni regionali in Abruzzo potrebbero confermare o ribaltare il risultato sardo. Perdere quel territorio sarebbe uno scenario particolarmente negativo per la premier, considerando che l’attuale governatore Marco Marsilio è uno degli esponenti più importanti di Fratelli d’Italia, con un pedigree politico d’eccellenza per la il partito. La mancata conferma del presidente della Regione, con la vittoria dell’economista e docente universitario Luciano D’Amico, potrebbe mettere a dura prova la stessa tenuta del Governo.

Supermedia YouTrend/Agi: chi sale e chi scende

La Supermedia di YouTrend e Agi calcola la media ponderata delle intenzioni di voto degli italiani rilevate tra il 24 febbraio e il 5 marzo. Quella dell’8 marzo prende in considerazione i dati forniti da Demopolis, Eumetra, Euromedia, Piepoli, Quorum, Swg e Tecnè.

Fratelli d’Italia è al 27,6%. Scende insomma sotto i numeri sondati durante la nascita dell’Esecutivo. La luna di miele tra Giorgia Meloni e gli italiani sembra essere arrivata al capolinea dopo un anno e mezzo.

Il Pd supera la soglia del 20% nei sondaggi politici. Si tratta di un numero importante soprattutto a livello psicologico, ma non solo. Considerando anche la lenta crescita del Movimento 5 Stelle, stabile sopra il 16%, e dell’Allenaza Verdi Sinistra, sopra il 4%, oggi la coalizione di centro-sinistra ha i numeri per competere con quella del centro-destra.

I risultati delle elezioni nazionali, se si tenessero oggi, non sarebbero dunque scontati. Potrebbero somigliare a quelli delle elezioni in Sardegna se il campo largo dem e pentastellato dovesse solidificarsi ulteriormente.

Lega e Forza Italia rimangono stabilmente sotto il 10% e perdono ulteriormente consensi. Azione di Carlo Calenda rimane stabilmente sopra il 4%, la soglia fissata per le imminenti elezioni europee.

Le percentuali delle intenzioni di voto nei sondaggi politici

Vediamo i dati della nuova media, con le intenzioni di voto degli ultimi 15 giorni. Tra parentesi il confronto con i precedenti sondaggi politici e con i dati raccolti nelle due settimane prima delle nuove rilevazioni.

  • Fratelli d’Italia: 27,6% (-0,5);
  • Partito Democratico: 20,1% (+0,5);
  • Movimento 5 Stelle: 16,3% (+0,1);
  • Lega: 8,1% (-0,2);
  • Forza Italia: 7,5% (-0,1);
  • Alleanza Verdi e Sinistra: 4,1% (+0,1);
  • Azione: 4% (=);
  • Italia Viva: 3,2% (+0,1);
  • +Europa: 2,7% (+0,1);
  • Italexit: 1,5% (=);
  • Unione Popolare: 1,3% (=);
  • Noi Moderati: 1% (-0,3).

Supermedia dei sondaggi politici: le percentuali delle coalizioni

Le intenzioni di voto dichiarate per le coalizioni, al 7 marzo 2024, sono le seguenti:

  • Centro-destra: 44,2%;
  • Centro-sinistra: 26,8%;
  • Movimento 5 Stelle: 16,3%;
  • Terzo Polo: 7,2%;
  • Altri: 5,5%.

Alle elezioni politiche del 2022, invece, erano queste:

  • Centro-destra: 43,8%;
  • Centro-sinistra 26,1%;
  • Movimento 5 Stelle: 15,4%;
  • Terzo Polo: 7,8%;
  • Altri: 6,9%.