Ultimi sondaggi prima delle Europee: chi non raggiunge la soglia di sbarramento

Mentre va in scena uno scontro a distanza tra Meloni e Schlein sui temi nazionali, alcuni partiti rischiano di non vedere l'Europa dopo le prossime elezioni

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Mirko Ledda

Editor e fact checker

Scrive sul web da 15 anni, come ghost writer e debunker di fake news. Si occupa di pop economy, tecnologia e mondo digitale, alimentazione e salute.

La partita per le elezioni europee si gioca in casa: Giorgia Meloni ed Elly Schlein hanno infatti deciso di puntare su temi nazionali per convincere gli italiani a presentarsi alle urne sabato 8 e domenica 9 giugno. A parlare dei problemi italiani sono effettivamente tutte le formazioni politiche, con il dibattito pubblico che sembra aver tagliato fuori definitivamente le proposte programmatiche in favore di slogan e misure bandiera difficilmente attuabili dal Parlamento di Strasburgo. D’altronde è così che funziona il gioco della campagna elettorale. Qualcuno, stando ai sondaggi politici, potrebbe già averlo perso.

Confronto tra Meloni e Schein “in differita”

Giorgia Meloni si è recata a Trento al Festival dell’Economia. Prima dell’evento è stata aspramente criticata e fischiata dalla folla. Sul palco ha parlato ancora di quella che reputa una “riforma necessaria” per l’Italia, quella che riguarda il premierato, che pure non sembra tra le priorità del Paese. Durante la manifestazione ha anche spiegato le motivazioni che l’hanno portata a cambiare idea e a sospendere il Redditometro.

Nella stessa cornice si è mossa qualche ora dopo anche Elly Schlein, per un botta e risposta in differita che ha fatto rimpiangere l’incontro sfumato nel salotto di Porta A Porta. “Io sono sempre disponibile al confronto con Meloni, dovunque e comunque”, ha dichiarato la segretaria dem, anche se ormai è chiaro che il testa a testa ci sarà direttamente ai seggi.

La leader del Pd non ha risparmiato feroci accuse all’avversaria, sottolineando che dopo 19 mesi “il Governo è confuso” e “Meloni ha dimostrato grande incoerenza”. Qualche frecciatina è volata anche sull’inchiesta Liguria che ha travolto Giovanni Toti – e quindi il centro-destra – a una manciata di giorni dalle elezioni.

Chi non arriva alla soglia di sbarramento del 4%

Quelli di questa settimana sono gli ultimi sondaggi ufficiali prima delle europee. La soglia di sbarramento in questa tornata elettorale è quella del 4% e, in base a quanto dichiarato dagli italiani, ci sono formazioni che difficilmente potranno raggiungerla e superarla. Altre appaiono molto vicine, ma ancora tutto potrebbe cambiare, come abbiamo visto nel corso delle consultazioni regionali, con risultati sorprendenti.

Se le percentuali delle intenzioni di voto dovessero essere confermate anche alle urne, i partiti più grandi non avranno difficoltà a guadagnare posti all’Europarlamento.

Gli Stati Uniti d’Europa di Matteo Renzi ed Emma Bonino dovrebbero superare la soglia di sbarramento. Con loro anche l’Alleanza Verdi e Sinistra. Ancora in bilico Azione di Carlo Calenda, che nonostante la separazione dagli alleati ha guadagnato abbastanza terreno da avvicinarsi all’obiettivo. Meno probabile invece che le nuove formazioni Pace Terra Dignità e Libertà arrivino a Strasburgo.

Le percentuali dei partiti nei sondaggi politici

La Supermedia di YouTrend e Agi calcola la media ponderata delle intenzioni di voto degli italiani rilevate tra l’11 e il 23 maggio. Quella del 23 maggio prende in considerazione i dati forniti da EMG, Eumetra, Euromedia, Ipsos, Noto, Piepoli, Quorum, SWG e Tecnè.

Vediamo le percentuali delle nuove rilevazioni, con le intenzioni di voto degli ultimi 15 giorni. Tra parentesi il confronto con i precedenti sondaggi politici:

  • Fratelli d’Italia: 27,2% (0%);
  • Partito Democratico: 21% (+0,4);
  • Movimento 5 Stelle: 15,9% (0%);
  • Lega: 8,7% (+0,3);
  • Forza Italia – Noi Moderati: 8,5% (-0,1);
  • Stati Uniti d’Europa: 4,4% (-0,3);
  • Alleanza Verdi e Sinistra: 4,3% (+0,2);
  • Azione: 3,9% (0%);
  • Pace Terra Dignità: 2,1% (+0,1);
  • Libertà: 2% (-0,1).

Le percentuali di voto delle coalizioni

Le intenzioni di voto dichiarate per le coalizioni, al 24 maggio 2024, sono le seguenti:

  • Centro-destra: 44,5%;
  • Campo largo (Centro-sinistra + Movimento 5 Stelle): 41,1%;
  • Terzo Polo: 8,3%;
  • Altri: 6,1%.

Alle elezioni politiche del 2022, invece, erano queste:

  • Centro-destra: 43,8%;
  • Centro-sinistra: 26,1%;
  • Movimento 5 Stelle: 15,4%;
  • Terzo Polo: 7,8%;
  • Altri: 6,9%.