Pd in risalita nei sondaggi prima delle Europee: chi vincerebbe oggi le elezioni

Sarà una battaglia accesa quella delle elezioni europee, con nuovi equilibri e formazioni inedite che si presentano alle urne, ma chi vincerà questa volta?

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Mirko Ledda

Editor e fact checker

Scrive sul web da 15 anni, come ghost writer e debunker di fake news. Si occupa di pop economy, tecnologia e mondo digitale, alimentazione e salute.

Ci sono, finalmente, i nomi dei candidati alle elezioni europee per il rinnovo del Parlamento comunitario. Gli italiani sono chiamati alle urne nei giorni dell’8 e del 9 giugno 2024. I risultati nazionali potrebbero delineare situazioni inedite rispetto a quanto visto nelle precedenti consultazioni, almeno stando ai sondaggi politici. Nonostante le nuove alleanze e i partiti appena nati, comunque, è ancora chiaro il primato di Fratelli d’Italia su tutte le formazioni. Ma qualcosa, forse, sta cambiando.

Le percentuali di Pd e Fratelli d’Italia: cosa sta cambiando

Il Partito Democratico torna sopra il 20%. Si tratta di una soglia importante, se non per i numeri all’europarlamento almeno per Elly Schlein e il suo operato. Sono lontani i tempi del 15% sfiorati nelle intenzioni di voto poco prima dell’arrivo della nuova segretaria. Cinque punti sono tanti in poco più di un anno di lavoro: nonostante le feroci critiche degli avversari e numeri del consenso altalenanti, la leadership femminile e femminista sembra piacere ai dem.

Proprio quando il Pd toccava il minimo storico, Giorgia Meloni e FdI si mostravano in ottima forma al 30%. Oggi i sondaggi politici danno il primo partito d’Italia al 27,2%. Il distacco è ancora netto e la premier è ben protetta dai numeri, che la vedono vincente anche in questa tornata elettorale. Peccato che, come una nutrita lista di colleghi di ogni schieramento, potrebbe risultare la più votata per poi rinunciare alla carica di eurodeputata.

Meloni, Schlein, Calenda, Renzi e Bonino candidati alle europee

La lista dei candidati alle elezioni europee presenta infatti numerosi nomi noti del mondo della tv, del giornalismo, dell’attivismo e della politica. Tra loro ci sono new entry di spessore come Ilaria Salis, Lucia Annunziata, Cecilia Strada, Pasquale Tridico, Roberto Vannacci, ma anche nomi noti di politici professionisti che ricoprono importanti cariche tra Governo e Parlamento.

Tra i manifesti elettorali svettano i volti di Giorgia Meloni, Elly Schlein, Carlo Calenda, Matteo Renzi, Emma Bonino e un lungo elenco di senatori e deputati che, in caso di elezione, saranno tenuti a scegliere tra l’incarico attuale e quello europeo, data l’incompatibilità dei ruoli.

È facile immaginare che nessuno di loro voglia veramente andare a Strasburgo. Il loro nome servirà infatti a procacciare voti per i secondi arrivati nelle rispettive liste, con un meccanismo ormai tristemente noto e che ha il sapore di presa in giro per gli elettori italiani che ancora sono dotati di senso critico.

Chi sale e chi scende nei sondaggi politici: le percentuali

La Supermedia di YouTrend e Agi calcola la media ponderata delle intenzioni di voto degli italiani rilevate tra il 20 e il 29 aprile. Quella del 3 maggio prende in considerazione i dati forniti da Emg, Euromedia, Quorum, Swg e Tecnè.

Vediamo i dati delle nuove rilevazioni, con le intenzioni di voto degli ultimi 15 giorni. Tra parentesi il confronto con i dati raccolti nei 15 giorni precedenti dagli scorsi sondaggi politici.

  • Fratelli d’Italia: 27,2% (=);
  • Partito Democratico: 20,4% (+0,6);
  • Movimento 5 Stelle: 16,1% (-0,2);
  • Forza Italia: 8,7% (+0,2);
  • Lega: 8,3% (+0,1);
  • Stati Uniti d’Europa 4,6% (-0,1);
  • Alleanza Verdi e Sinistra: 4,1% (+0,2);
  • Azione: 3,8% (+0,1);
  • Libertà: 1,9% (-0,1);
  • Pace Terra Dignità: 1,9% (+0,1).

Supermedia dei sondaggi politici: le percentuali delle coalizioni

Le rilevazioni al 3 maggio fotografano questa situazione a livello di coalizioni:

  • Centro-destra: 44,2%;
  • Campo largo: 40,6%;
  • Terzo Polo / Centro Liberale: 8,4%;
  • Altri: 6,8%.

Alle elezioni politiche del 2022, invece, le percentuali erano queste:

  • Centro-destra: 43,8%;
  • Centro-sinistra 26,1%;
  • Movimento 5 Stelle: 15,4%;
  • Terzo Polo: 7,8%;
  • Altri: 6,9%.