Meloni sospende il redditometro: “Servono ulteriori approfondimenti”

Giorgia Meloni decide, dopo un confronto con il viceministro Leo, di sospendere il redditometro per evitare che si arrivi a un "Grande Fratello fiscale" nel quale non crede: la maggioranza si ricompatta.

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Riccardo Castrichini

Giornalista

Nato a Latina nel 1991, è laureato in Economia e Marketing e ha un Master in Radio, Tv e Web Content. Ha collaborato con molte redazioni e radio.

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni prende le distanze dal suo già molto discusso redditometro e decide di sospenderlo in attesa di ulteriori approfondimenti. A riferirlo è stata la stessa premier in un video pubblicato sul suo profilo Instagram nel quale ha anche sottolineato di non essere interessata a creare un “Grande Fratello fiscale“, ma anzi di avere l’intenzione di colpire i grandi evasori che si fingono nullatenenti.

Meloni sospende il redditometro

“Oggi ho incontrato il viceministro Leo, ci siamo confrontati sui contenuti (del decreto ministeriale sul redditometro, ndr) e siamo giunti alla conclusione che sia meglio sospendere in attesa di ulteriori approfondimenti”. Queste le prime parole della presidente Giorgia Meloni nel suo video postato sui social, alle quali ha aggiunto: “Il nostro obiettivo è e rimane quello di contrastare la grande evasione e il fenomeno inaccettabile, ad esempio, di chi si finge nullatenente ma gira con il Suv, o va in vacanza con lo yacht, senza però per questo vessare con norme invasive le persone comuni”. Tutto rimandato, dunque, con la presidente del Consiglio che spera di ricompattare la sua maggioranza di governo dopo che l’avanzamento dell’ipotesi del redditometro l’aveva fortemente scossa.

Meloni: “No al Grande fratello fiscale”

Alla decisione di sospendere il redditometro si è arrivati dopo una giornata nella quale la presidente del Consiglio Giorgia Meloni aveva già espresso alcune sue perplessità sullo strumento di accertamento sintetico del reddito. Nello specifico, sempre sui social, aveva comunicato il proprio diniego categorico alla nascita di un “Grande Fratello fiscale“. “Sono sempre stata contraria a meccanismi invasivi di redditometro applicati alla gente comune – ha scritto la presidente del Consiglio sui social – l’attuazione della delega fiscale, portata avanti in particolare dal viceministro dell’Economia Leo, è finora andata nella direzione di migliorare il rapporto tra Stato e cittadino, tutelare i lavoratori onesti e contrastare la grande evasione, quella, per intenderci, dei sedicenti nullatenenti con ville, barca e supercar. Continueremo in questa direzione, sempre dalla parte dei cittadini. Sull’ultimo decreto recentemente varato dal Mef che negli intendimenti delimita l’azione di verifica dell’amministrazione finanziaria, mi confronterò personalmente con il viceministro Leo, al quale ho chiesto anche di venirne a riferire al prossimo Consiglio dei Ministri. E se saranno necessari cambiamenti sarò io la prima a chiederli”.

Redditometro, gli scontri in maggioranza

L’ipotesi avanzata dell’introduzione di un redditometro aveva portato a forti critiche anche all’interno della maggioranza stessa di governo. Per il leader di Forza Italia, Antonio Tajani, nonché vicepremier e ministro degli Esteri, “il redditometro non funziona: è uno strumento obsoleto e superato che piace alla sinistra e crea un sacco di contenziosi. Farò di tutto perché venga abolito. Al prossimo Consiglio dei ministri presenterò la proposta di abrogarlo. Ne parlerò con Leo e ne chiederò l’abolizione”. Nette erano state le parole anche dell’altro vicepremier e grande alleato di coalizione, Matteo Salvini, che ha parlato del redditometro come di uno strumento che ha una visione vetusta del rapporto tra contribuente e amministrazione, che spera che non torni: “Preferisco che vengano accertati i fatturati veri, non i presunti, la punizione della presunta ricchezza non è degna di una Paese civile”.