Il padre di Giorgia Meloni “era un uomo del boss Senese”: la rivelazione a Report

L'ex camorrista, oggi collaboratore di giustizia, Nunzio Perrella rivela i legami tra Franco Meloni e il capoclan Michele Senese. Il genitore della premier fu condannato negli Anni Novanta per narcotraffico

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Maurizio Perriello

Giornalista politico-economico

Giornalista e divulgatore esperto di geopolitica, guerra e tematiche ambientali. Collabora con testate nazionali e realtà accademiche.

Secondo un ex camorrista oggi collaboratore di giustizia, Nunzio Perrella, il padre di Giorgia Meloni sarebbe stato “un uomo del boss Michele Senese, detto ‘O Pazzo”. La rivelazione è stata raccolta dalla trasmissione Report, che manderà in onda il servizio il 14 gennaio.

La ricostruzione di Perrella riguarda il rapporto tra Francesco “Franco” Meloni, deceduto nel 2012, e il boss campano, re della droga a Roma, e più in generale sui tentativi dei clan camorristici di intrecciare legami con esponenti di spicco di Fratelli d’Italia, soprattutto in Lombardia.

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La rivelazione a Report dell’ex camorrista Nunzio Perrella su Franco Meloni

Intervistato dal giornalista Giorgio Mottola, Perrella ha raccontato di aver conosciuto il padre della premier negli Anni Novanta. Il motivo dell’incontro riguardava il narcotraffico: l’ex camorrista ottenne da Franco Meloni ingenti partite di hashish su indicazioni del boss Senese. In quell’occasione il capoclan avrebbe definito “un mio uomo” il padre dell’attuale presidente del Consiglio. “Un uomo” inizialmente sconosciuto a Perrella, che afferma di averlo visto per la prima volta a Nettuno nel 1992 proprio in compagnia di Michele Senese.

Dopo aver visto di recente la foto di Franco Meloni, sulla scia della risvegliata attenzione mediatica, Perrella ha avuto la conferma definitiva sull’identità dell’uomo. Oltre ad averne parlato a Report, il collaboratore di giustizia lo ha riferito anche ai magistrati, dichiarando che il padre di Giorgia Meloni sarebbe finito “al servizio” del boss Senese per via di un vecchio debito. Perrella non è nuovo a rivelazioni clamorose che scuotono il Paese e fanno partire indagini: in passato fornì infatti informazioni cruciali sulla gestione illecita dei rifiuti in Campania. Per Fanpage rivestì inoltre il ruolo di “agente provocatore” nella Pubblica Amministrazione, al fine di incastrare funzionari disponibili a farsi corrompere.

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L’arresto nel 1995 e il rapporto con la figlia: chi era Franco Meloni

Come riportato dalla stampa spagnola, Franco Meloni è stato arrestato il 25 settembre 1995 nel porto di Maó, a Minorca, perché trovato in possesso di 1.500 chili di hashish su una barca a vela mentre era in compagnia di due figli nati da un’altra relazione e al genero. Al processo che seguì, l’uomo si addossò tutte le responsabilità del trasferimento della droga dal Marocco alla Spagna, sostenendo di essersi prestato al narcotraffico per via di grandi difficoltà economiche e di essere stato pagato con 50 milioni di pesetas. Franco Meloni fu condannato a 9 anni di reclusione.

Scomparso nel 2012, è stato definito dalla figlia Giorgia “da tempo un estraneo” per lei in più di un’occasione. Nella sua autobiografia, la premier ha rivelato di non aver coltivato i rapporti col genitore addirittura dal 1988, da quando aveva appena 11 anni. Durante la trasmissione Belve, la leader di Fratelli d’Italia ha affermato: “Se una bambina di 11 anni decide che il padre non lo vuole vedere più e poi lo fa davvero, evidentemente quest’uomo qualcosa ha fatto. Mio padre ha fatto di tutto per non farsi voler bene o stimare. Faccio fatica a dire che era una brava persona”.