Carta di credito all’estero, aumentano le commissioni in vacanza

Molte carte di credito, di debito e prepagate hanno commissioni più alte quando vengono utilizzate all'estero, specialmente al di fuori della zona euro, a causa del tasso di cambio

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Matteo Runchi

Editor esperto di economia e attualità

Redattore esperto di tecnologia e esteri, scrive di attualità, cronaca ed economia

Pubblicato: 17 Giugno 2025 13:24

Uno studio dell’Osservatorio del sito di comparazione di prezzi Segugio.it ha analizzato i costi dell’utilizzo di carte di credito, di debito e prepagate all’estero, una circostanza molto comune tra gli italiani che vanno in vacanza. Molte delle banche prese in esame applicano commissioni aggiuntive, che possono arrivare anche al 4%.

Queste commissioni sono dovute principalmente al tasso di cambio. Nei conti correnti italiani, infatti, si trovano comunemente gli euro ma all’estero, fuori dai Paesi in cui si utilizza la moneta unica europea, gli esercizi commerciali chiedono di essere pagati in valuta locale. La banca si occupa di questa transazione, ma richiede, per eseguirla, una commissione.

Quanto costa pagare con la carta all’estero

L’Osservatorio di Segugio.it ha verificato che, in media, il costo di un pagamento eseguito in un Paese fuori dall’area euro con una carta di debito, credito o prepagata italiana è di circa l’1,75% dell’importo della transazione stessa. Una maggiorazione significativa, che su 1.000 euro di spese in vacanza rappresenta 17,5 euro in più spesi.

L’analisi di Segugio.it ha preso in considerazione 54 carte diverse, che vengono messe a disposizione da 23 banche che lavorano sul territorio italiano. I risultati hanno evidenziato una variazione importante tra i singoli istituti, le tipologie di carte utilizzate e l’utilizzo stesso che se ne può fare all’estero, tra pagamenti e prelievi in contanti.

Le differenze tra carte di debito, credito, prepagate e contanti

La prima differenza notata dallo studio è quella tra le varie tipologie di carte:

  • carta prepagata, commissione media dell’1,70%;
  • carta di debito, commissione media dell’1,74%;
  • carta di credito, commissione media dell’1,79%.

Queste commissioni, come detto, derivano dalla maggiorazione al tasso di cambio, una commissione che il cliente paga alla banca per aver effettuato il cambio di valuta da quella presente nel conto corrente, quindi, per gli italiani, il più delle volte l’euro, a quella locale. Di conseguenza le commissioni si applicano solo quando si paga in una valuta diversa dall’euro.

La carta più conveniente, evidenzia lo studio, è quella prepagata, anche se i costi di tutte e tre le tipologie di carta rimangono relativamente simili, se paragonati a quelli del prelievo. Ricevere denaro contante dagli Atm all’estero è l’operazione più costosa che si può eseguire con una carta, con commissioni che variano a seconda della banca e del Paese in cui ci si trova tra il 3% e il 4%.

Quanto costa una vacanza all’estero

I costi delle vacanze sono sempre più alti per gli italiani, specialmente se si considerano i viaggi fuori dai confini europei. Secondo l’Osservatorio Compass, le famiglie italiane prevedono di spendere circa 1.900 euro a persona per le vacanze che le porteranno fuori dall’Ue questa estate.

Una differenza significativa rispetto alla spesa media, 1.130 euro a persona, dovuta in parte anche ai costi maggiori dell’utilizzo delle carte di credito. A causa dell’aumento del costo della vita inoltre, sempre più italiani ricorrono a formule di pagamento Buy now pay later (Bnpl), di fatto indebitandosi per andare in vacanza.