Dalla fluidità di John Galliano nasce MM6 Maison Margiela

La nuova collezione SS 2024 del designer presenta toni scuri, linee estremamente abbondanti, outfit conditi con lacci, spacchi, stampe e aperture laterali

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Marco Menconi

Fashion Editor

Nato e cresciuto nella capitale della moda, diplomato al liceo classico e modello. Curioso di tendenze e di tutto quello che accade nella Fashion Industry, cerca sempre nuovi spunti per i propri outfit, condividendoli con immagini e parole.

Una maison da sempre attenta alle ultime tendenze e all’avanguardia, pioniera dello street casting, non poteva tradire le aspettative. Mettendo in scena alla Milano Fashion Week uno show gender fluid, MM6 Maison Margiela si riconferma brand distruttore del fashion system e dimostra che l’essenzialità sa essere molto provocatoria.

La nuova collezione SS 2024 del designer John Galliano presenta toni scuri, linee estremamente abbondanti, outfit conditi con lacci, spacchi, stampe e aperture laterali. Elementi strettamente correlati all’eredità di Maison Margiela, che suggeriscono modi individuali per personalizzare gli abiti in base al corpo. Nero, grigio, beige e bianco sono protagonisti indiscussi.

La qualità dei tessuti incontra la praticità delle tasche sui pantaloni, gilet e giacche dal sapore militare. E ancora lo splendido connubio tra femminilità e mascolinità: la maison francese ci gioca, nascondendo sotto abiti over le forme di chi li indossa.

Maison Margela
Fonte: Ufficio Stampa
MM6 Maison Margiela la collezione primavera estate 2024

Niente distinzioni di genere

Pensati per essere fluidi, senza distinzioni di genere, i vestiti di questo show non perdono in eleganza. Sembra che abbia voluto offrire agli spettatori un inno alla libertà: camice con scollo profondo abbinate a pantaloni ampissimi, abiti sportivi in contrasto con elementi sensuali, Margiela esce ancora una volta dagli schemi dimostrandosi indifferente alle strette regole di forma imposte dal mercato della moda.

Uno spettacolo relativamente breve, 34 fit scorrono velocemente, così come la musica, usata per imporre un ritmo costante ai modelli: 6 minuti di percussioni, ora più veloci, ora meno.

Accessori come strumenti di lavoro

Accessori, posizionati sui capi come strumenti da lavoro, ne accentuano la praticità: «Le t-shirt con sei tasche applicate suggeriscono una serie di azioni manuali, così come gli slip dress tagliati come grembiuli monospalla, la cui forma singolare è il risultato della funzione, in questo caso la necessità di liberare una spalla durante il lavoro – come scrive la maison nel press release -. Anche i francobolli diventano gioielli, così come le chiavi, come orecchini. Gli accessori si rifanno ulteriormente all’idea del fare: stivali a punta tonda e mary janes a forma di scarpe di sicurezza da cucina, zoccoli a punta anatomica e una nuova iterazione delle mary janes Salomon. Borse di carta allungate e borsette che fungono da giubbotti invitano ad altri gesti».

Il linguaggio del corpo

I modelli entrano spalancando tendaggi con le mani, ennesimo accenno al mondo del lavoro, e attraverso gesti decisi e una camminata incalzante, enfatizzano la relazione corpo-tessuto.

«La mano, quindi, tocca un intero spettro di possibilità – come è giusto che sia: il linguaggio del corpo è un potente strumento di comunicazione, suggerisce modi personali di adattare gli abiti al corpo, che è un altro modo di usare le mani».

Raccontare attraverso i capi è uno dei modi preferiti da MM6 per trasformare la linearità in astrazione. Da qui la parola allongè stampata sulla maglietta allongè, o mat, satinè, brillant intagliata su mat, satinè e brillant polsini e gioielli. Come sempre per MM6, l’obiettivo è quello di divertirsi con l’abbigliamento e in questa stagione, significa esplorare modi di comportarsi e di portare il corpo.