Kimchi, noodles istantanei, tteokbokki: non sono solo piatti, ma il cuore di un fenomeno culturale ed economico.
Nel 2025, l’export di K-food verso l’Europa ha superato i 108 milioni di dollari (+30% in un anno) e l’Italia è tra i primi 5 Paesi europei per importazioni.
Ma cosa c’è dietro questo trend?