Colleghi gli cedono 100 giorni di ferie: quando si può fare

L'uomo aveva subito un grave lutto familiare e i colleghi hanno optato per le ferie solidali per permettergli di stare vicino alle due figlie

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Redazione

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Riuscire a superare un grave lutto familiare in breve tempo non è di certo facile, ecco perché la legge italiana prevede un periodo di congedo per permettere al lavoratore di prendersi dei giorni di riposo dopo l’evento subito. Ma a volte può anche capitare che i giorni concessi siano davvero pochi e che, in un modo o nell’altro, si possa cercare solidarietà presso i rispettivi datori di lavoro o dai colleghi.

Quanto successo a Preganziol, in provincia di Treviso, scalda però il cuore, con un uomo che si è ritrovato al centro di una vera e propria gara di solidarietà tra colleghi che gli hanno ceduto oltre 100 giorni di ferie dopo la morte improvvisa della moglie. Francesco Battistella, protagonista di questa storia, è quindi rimasto solo a casa ad accudire le due giovani figlie e a metabolizzare un lutto che non avrebbe mai voluto conoscere.

I colleghi gli cedono 100 giorni di ferie

A raccontare la storia è il Corriere del Veneto, che ha ricostruito quanto avvenuto in un punto vendita del Cash and Carry del paese trevigiano. Alla notizia della morte di Lucia Dos Santos, moglie di Francesco Battistella, i colleghi hanno infatti deciso di cedere all’uomo alcuni giorni delle loro ferie per permettergli di stare vicino alle due figlie in un momento difficile per la sua e la loro giovane vita. Dalla scelta dei colleghi del punto vendita, poi, la solidarietà si è espansa fino a raggiungere altri punti vendita della catena.

Da 10 negozi, sparsi per tutta la Penisola, i lavoratori della rete hanno messo a disposizione dei giorni in favore di Battistella che, nel giro di poche ore, si è ritrovato con oltre 100 giorni di ferie retribuite. Una mobilitazione di solidarietà che ha scaldato il cuore dell’uomo in un momento complicato e che, soprattutto, è un gesto che rende orgogliosi Marcello e Mario Cestaro, titolari del Gruppo Unicomm proprietario del marchio: “Dimostra la forza dei rapporti umani che si creano in un ambiente di lavoro caratterizzato da una profonda sensibilità aziendale. Per noi è un vanto poter dire che la nostra azienda è, a tutti gli effetti, una vera comunità, dove ci sono uomini e donne, oltre a semplici colleghi, che sanno anche darsi una mano nei momenti di difficoltà della vita”.

Ferie solidali, cosa dice la legge

Quanto successo a Preganziol, in provincia di Treviso, è stato possibile anche grazie agli articoli presenti nel Contratto collettivo nazionale di lavoro che regolamenta tutti gli aspetti dell’attività lavorativa in Italia. Nello specifico si tratta dell’articolo 46 in materia di “Ferie e riposi solidali” che un dipendente può chiedere o ricevere da altri colleghi (qui vi abbiamo parlato di dubbi sulle ferie non godute).

Per poter avviare l’iter di assegnazione di ferie solidali, secondo quanto previsto dall’articolo 46 del CCNL, può essere il dipendente interessato a presentare domanda o anche, su base volontaria ed a titolo gratuito, un altro dipendente. Quest’ultimo può cedere, in tutto o in parte, i giorni in base alla richiesta del collega. Se viene presentata una domanda, si legge sul CCNL, il dipendente può fare richiesta all’amministrazione “di utilizzo di ferie e giornate di riposo per un una misura massima di trenta giorni per ciascuna domanda, previa presentazione di adeguata certificazione, comprovante lo stato di necessità”. Ricevuta la richiesta, l’amministrazione è poi portata a rendere “tempestivamente nota a tutto il personale l’esigenza, garantendo l’anonimato del richiedente“.

Sta poi ai dipendenti interessati ad aderire alla richiesta formalizzare la decisione indicando il numero di giorni di ferie o di riposo che intendono cedere. Nel caso in cui il numero di giorni di ferie o di riposo offerti superi quello dei giorni richiesti, la cessione dei giorni è effettuata in misura proporzionale tra tutti gli offerenti e nel caso in cui il numero di giorni di ferie o di riposo offerti sia inferiore a quello dei giorni richiesti e le richieste siano plurime, le giornate cedute sono distribuite in misura proporzionale tra tutti i richiedenti.

Una volta entrati nella disponibilità del richiedente, i giorni di ferie rimangono a disposizione “fino al perdurare delle necessità che hanno giustificato la cessione” e se il dipendente comunica l’intenzione di cessare il periodo di ferie solidali “i giorni tornano nella disponibilità degli offerenti, secondo un criterio di proporzionalità”.