Naspi e Dis-Coll di luglio, le date dei pagamenti

Anche a luglio 2025 la Naspi e la Dis-Coll, i due principali sussidi di disoccupazione dello Stato italiano, saranno pagati come di consueto attorno alla metà del mese

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Matteo Runchi

Editor esperto di economia e attualità

Redattore esperto di tecnologia e esteri, scrive di attualità, cronaca ed economia

Pubblicato: 1 Luglio 2025 10:24

Nessuna novità significativa a luglio per quanto riguarda i pagamenti dei due principali sussidi di disoccupazione italiani, la Naspi e la Dis-Coll. Per queste due misure non esiste una data precisa di erogazione da parte dell’Inps, ma solo un periodo indicativo, attorno alla metà del mese, in cui l’Istituto comincerà ad accreditare gli importi dovuti sui conti correnti degli aventi diritto.

Nella legge di bilancio del 2025 però la Naspi è cambiata. Il governo ha introdotto nuovi requisiti che hanno limitato l’accesso a questa misura, e di conseguenza potrebbe essere più difficile, rispetto al 2024, ricevere l’assegno di disoccupazione.

Il calendario dei pagamenti di luglio della Naspi

A differenza di altri sussidi, che hanno una data precisa di erogazione da parte dell’Inps, la Naspi non viene pagata a tutti gli aventi diritto contemporaneamente. Queste variazioni derivano dal fatto che le domande sono presentate senza una scadenza precisa, visto che dipendono dal momento in cui una persona ha perso il proprio posto di lavoro.

A questo si aggiungono anche i tempi di elaborazione delle pratiche da parte dell’Inps, che rendono ancora più imprevedibile la data di pagamento della disoccupazione. Rimane però un’indicazione generica, tra il 10 e il 15 del mese, come periodo di erogazione della misura.

La stessa finestra di tempo vale anche per la Dis-Coll, l’indennità di disoccupazione che viene destinata ai collaboratori coordinati e continuativi (co.co.co.). Per verificare quando avviene il pagamento di entrambe le misure, si può accedere al proprio fascicolo previdenziale attraverso le forme più diffuse di identità digitale: Spid, Cie e Cns.

L’importo e la durata della Naspi

La Naspi è un sostegno che si adegua alla retribuzione media imponibile della persona che la riceve negli ultimi quattro anni. L’importo massimo arriva al 75% della retribuzione stessa, fino a un tetto di 1.436,61 euro, al quale si aggiunge il 25% dell’eccedenza per importi superiori.

A differenza di altri sussidi, la Naspi ha la particolarità di non essere permanente. A partire dal sesto mese di disoccupazione inizia infatti a calare, del 3% ogni mese. Se la persona disoccupata ha più di 55 anni, questa decurtazione comincia dall’ottavo mese. La durata massima della Naspi è di 25 mesi e, per averne diritto, il lavoratore deve presentare la domanda entro 68 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro.

Le novità della Naspi nel 2025

La legge di bilancio del 2025 approvata dal Governo di Giorgia Meloni ha cambiato i requisiti per accedere alla Naspi, restringendo la platea che ha diritto alla misura. Le novità introdotte sono:

  • un requisito di 13 settimane di contribuzione effettiva nel nuovo posto di lavoro se il lavoratore si è dimesso volontariamente da quello precedente;
  • la classificazione come dimissioni volontarie delle assenze ingiustificate tra 5 e 15 giorni, a seconda del contratto di lavoro;
  • l’aggiornamento dell’importo massimo mensile totale a 1.562,82 euro.