Infermieri italiani cercasi: la Norvegia paga 3.500 euro al mese

La Norvegia cerca infermieri italiani: stipendio, contratto e benefit non sono paragonabili a quanto offerto in Italia. Selezione aperta anche agli studenti

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Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Turni massacranti, paghe non adeguate all’impegno e alle responsabilità, rischio di essere presi di mira dal violento di turno, contratti collettivi che vengono rinnovati in cronico ritardo. Complice un mix di situazioni, in Italia è fuga dalla professione di infermiere: nelle strutture sanitarie del Bel Paese ne mancano 175mila e a farne le spese sono sia i pazienti che i professionisti della salute.

Infermieri italiani in Norvegia

Ad aggravare una situazione già critica si aggiunge una sorta di head hunting messo in atto da Paesi stranieri: gli infermieri italiani sono molto richiesti sia in Europa che fuori dai confini europei. Svizzera, Germania, Regno Unito ed Emirati Arabi vogliono gli infermieri italiani. L’ultima nazione in ordine di tempo nella quale si registrano ricerche di questo tipo è la Norvegia.

Quanto guadagna un infermiere in Norvegia

Un infermiere italiano che decidesse di trasferirsi in Norvegia troverebbe una situazione particolarmente favorevole: lo stipendio base per un contratto a tempo indeterminato è sui 3.500 euro netti ai quali si sommano eventuali maggiorazioni legate agli straordinari. Il lavoro settimanale è di 37,5 ore. Molti contratti aggiungono la copertura totale dell’affitto della casa e delle bollette. Pagati anche il biglietto aereo per il trasferimento e un corso di norvegese.

Si parla dunque di una paga nettamente superiore a quella che un infermiere percepisce in Italia. Gli annunci di lavoro sono visibili sul sito della società spagnola Global Working Alicante.

“Il servizio sanitario pubblico norvegese si è rivolto a un’agenzia internazionale spagnola per il recruiting. E non è solo la proposta economica fino a 3.500 euro al mese ad allettare. La Norvegia apre la strada a possibili scelte per la vita interessanti. Negli ultimi tempi le proposte di lavoro dall’estero si sono fatte decisamente più aggressive e soprattutto davvero difficili da rifiutare per un nostro giovane laureato in infermieristica”. Dice così, Antonio De Palma, presidente nazionale del sindacato degli infermieri Nursing Up, intervistato dal Corriere della Sera.

Ma c’è anche un altro dettaglio che si aggiunge a un’offerta che, paragonata a quanto propone il mercato italiano, pare pura fantascienza: la selezione è rivolta anche ai giovani iscritti al terzo anno di Infermieristica. In Italia un infermiere laureato e abilitato spesso riesce a trovare un impiego a tempo indeterminato solo dopo anni di vita da precario.

Al momento sarebbero 50 gli infermieri italiani che avrebbero risposto al richiamo norvegese, come scrive Sky TG24. Il grosso dei trasferimenti però è atteso per il prossimo futuro.

Mancano infermieri in Italia

Mentre gli infermieri italiani vengono blanditi da offerte di lavoro all’estero, l’Italia corre ai ripari valutando l’assunzione di 65mila infermieri indiani.

In tutta Italia mancano gli infermieri: secondo l’ultima rilevazione, mancano almeno 27mila professionisti al Nord, almeno 12mila al Centro e almeno 24mila al Sud.

Ma tutto il settore della salute è in sofferenza: mancano anche medici di base e mancano medici ospedalieri in diverse aree del Paese. Alcuni territori sperimentano una vera e propria desertificazione sanitaria.