Come diventare sommergibilista della Marina Militare

Iter, requisiti necessari e addestramento per intraprendere una delle carriere militari più ambite

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Claudio Garau

Editor esperto in materie giuridiche

Laureato in Giurisprudenza, con esperienza legale, ora redattore web per giornali online. Ha una passione per la scrittura e la tecnologia, con un focus particolare sull'informazione giuridica.

Diventare sommergibilista vuol dire innanzitutto entrare nel corpo della Marina Militare, un reparto che esercita un fascino particolare sui giovani che sognano di indossare questa divisa.

Ma quali sono i requisiti, gli studi e l’iter da seguire per intraprendere questa professione? Al contrario di quel che si potrebbe immaginare, la carriera nella Marina Militare attira l’interesse di un numero crescente di ragazzi e ragazze. La categoria del sommergibilista, insomma, è sempre più gettonata e ogni anno le richieste di ammissione si moltiplicano.

Si tratta, però, di un ruolo che prevede un percorso di studi e un addestramento molto rigido e selettivo. Inoltre, è necessaria una preparazione tecnica specifica e una certa attitudine naturale alle attività che prevedono grande forza ed equilibrio psico-fisico. Un sommergibilista infatti è un membro della Marina Militare che ha la delicata responsabilità di gestire un mezzo tecnologico e subacqueo, operante potenzialmente in scenari bellici.

Di seguito daremo le informazioni essenziali a scoprire come fare a diventare sommergibilista, qual è il percorso da seguire e in quali step è articolato. Ciò permetterà a tutte le persone interessate di saperne di più in merito ad una professione di indubbio fascino ed adatta a chi ama il mare e il contatto più profondo con esso. I dettagli.

Come si diventa sommergibilista in Italia: concorso e visite mediche

Proprio come per le altre specialità, per diventare sommergibilista è necessario superare un concorso selettivo che viene bandito ogni anno dalla Marina Militare. Per saperne di più circa le selezioni attive, leggere i dettagli, scoprire la decorrenza e la decadenza, e ovviamente partecipare, rinviamo all’apposita pagina web della stessa Marina.

Questo è il primo, fondamentale “step” per entrare in un reparto che può certamente essere definito d’élite. Dopo aver superato le prove previste nel concorso per sommergibilisti, gli allievi che aspirano a intraprendere la carriera in oggetto dovranno effettuare delle visite mediche specialistiche il cui superamento perfezionerà la loro ammissione alle Forze Armate.

Anche questo è un passaggio fondamentale e mirato a verificare – a priori – la predisposizione psico-fisica a mansioni non convenzionali, come quelle riservate a chi lavora all’interno dei sommergibili. I singoli candidati saranno dunque sottoposti ad una visita medica generale e, in un secondo tempo, ad accertamenti di laboratorio e specialistici. Soltanto se le visite saranno passate, la Marina potrà accogliere la domanda del candidato e consentirgli di proseguire con la formazione.

Utile altresì ricordare che il tipo di concorso superato sarà determinante per stabilire il grado con il quale il candidato entrerà nella Marina Militare.

Tuttavia, la strada per diventare sommergibilista non finisce qua. Essa prevede un addestramento fisico piuttosto duro, gestito direttamente dalla Scuola Sommergibili (Comforsub) di Taranto, dove i militari vengono preparati all’attività subacquea, componente fondamentale di questo lavoro.

Diventare sommergibilista: i requisiti

Ricordiamo che da alcuni anni il concorso da Volontario in Ferma Prefissata iniziale include di posti specificamente rivolti ad integrare il reparto sommergibilisti della Marina. Al fine di partecipare al concorso VF1 occorre possedere determinati requisiti di base, oltre a quelli stabiliti per ogni grado del concorso.

Ma quali sono questi requisiti? Vediamoli di seguito:

  • Cittadinanza italiana
  • Godimento dei diritti civili e politici
  • Aver compiuto diciotto anni e  non aver superato il 25° anno di età
  • Diploma di istruzione secondaria di primo grado (ex scuola media inferiore)
  • Non essere stati condannati per delitti non colposi
  • Non essere stati destituiti, dispensati o decaduti dalla Pubblica Amministrazione
  • Non essere stati sottoposti a misure di prevenzione
  • Aver tenuto condotta incensurabile
  • Idoneità psico-fisica e attitudinale per l’impiego nelle Forze Armate
  • Esito negativo agli accertamenti diagnostici per l’abuso di alcool e per l’uso, anche saltuario od occasionale, di sostanze stupefacenti
  • Non essere in servizio quali volontari nelle Forze Armate

Come si può agevolmente notare, si tratta di requisiti analoghi a quelli che comunemente si trovano nei bandi di concorso pubblico. Riguardo al mondo militare ne abbiamo recentemente parlato qui. Per le disposizioni di maggior dettaglio circa i requisiti di partecipazione, si rinvia ovviamente al testo del singolo bando di concorso di volta in volta pubblicato. Qui la persona interessata a diventare sommergibilista, troverà tutte le informazioni utili per candidarsi e effettuare le prove di selezione.

Sommergibilisti: iter e addestramento

Il percorso è articolato in più fasi. Dopo il termine del percorso formativo presso gli istituti della Marina Militare, ovvero Accademia Navale e Scuole Sottufficiali, saranno selezionati gli aspiranti sommergibilisti. Ma lo step è legato alle esigenze di impiego, inclinazioni e richieste effettuate dal personale. Completato il primo periodo di addestramento, i Volontari in ferma prefissata sono inviati presso la Scuola Sommergibili, dove la formazione dell’allievo entrerà nel vivo.

Si tratta di una vera e propria “università” per sommergibilisti, che consentirà di ottenere l’abilitazione a questo lavoro. Oltre all’addestramento specifico prevede degli esami di idoneità, il cui superamento è indispensabile per proseguire nel percorso e diventare sommergibilista.

In estrema sintesi, l’iter formativo dei VFP1, per conseguire l’abilitazione Sommergibilista, è suddiviso in due fasi:

  • 9 settimane di lezioni teoriche, procedure di sicurezza e componenti di bordo
  • 16 settimane di addestramento pratico sui sommergibili

L’esame finale tiene conto di tutto ciò che l’allievo ha saputo esprimere durante l’addestramento a terra e in acqua. È una valutazione complessiva dei due periodi, fondamentale per far parte della Componente Sommergibilista e cominciare a costruire il proprio futuro in questa brillante professione.

Lo ribadiamo per chiarezza: alla fine del percorso formativo all’Accademia Navale, chi intende imbarcare sui sommergibili farà un tirocinio suddiviso in due parti Al termine dell’Accademia Navale per gli ufficiali e delle Scuole Sottufficiali per i marescialli e volontari in ferma iniziale, chi chiede di imbarcare sui sommergibili frequenterà un tirocinio, diviso in due parti e di carattere teorico e pratico.

Completato il non breve percorso di formazione, per il neo sommergibilista abilitato potrà cominciare l’avventura a bordo di questi affascinanti mezzi, in cui sarà possibile ricoprire una varietà di incarichi, a seconda del ruolo di appartenenza, del grado e del corpo o categoria.