Cedolino NoiPa di giugno, aumenti negli stipendi di Polizia e Forze Armate

Nel cedolino NoiPa di giugno saranno presenti gli aumenti di stipendio e i relativi arretrati per i dipendenti delle forze armate e della polizia, sia militari sia civili

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Matteo Runchi

Editor esperto di economia e attualità

Redattore esperto di tecnologia e esteri, scrive di attualità, cronaca ed economia

Pubblicato: 30 Maggio 2025 12:28

Il cedolino NoiPa di giugno conterrà i risultati del rinnovo del contratto collettivo nazionale delle Forze Armate e del personale civile e militare della Polizia. Nella comunicazione della Pubblica Amministrazione saranno presenti sia gli aumenti di stipendio di giugno, sia gli arretrati previsti dall’accordo per il rinnovo del contratto.

Si tratta di un aggiornamento che riguarda quasi tutti i dipendenti. Sono esclusi soltanto quelli di livello dirigenziale. In tutto, riceveranno un aumento e i relativi arretrati circa 350mila lavoratori.

Il bollettino NoiPa di giugno

Il rinnovo del contratto risale ufficialmente al 18 aprile scorso quando sono stati pubblicati in Gazzetta ufficiale i decreti del presidente della Repubblica numero 52 e numero 53, del 24 marzo 2025. Le due leggi sono poi entrate in vigore il 3 maggio, aggiornando gli stipendi sia delle Forze Armate, sia della Polizia, tramite il rinnovo dei Ccnl.

Nel bollettino NoiPa di giugno saranno presenti quindi sia gli adeguamenti retributivi, sia gli arretrati, che erano stati rimandati. Inizialmente infatti, avrebbero dovuto essere versati a maggio. Mancavano però alcune verifiche tecniche, che sono state eseguite. Tra gli arretrati quindi, rientrerà anche la mensilità di maggio.

Questa va a sommarsi a quelle di gennaio, febbraio, marzo e aprile 2025 e all’intero 2024. Il contratto era infatti scaduto da tempo. Gli arretrati saranno erogati tramite emissione speciale e saranno tutti esigibili a partire dal mese di giugno.

A quanto ammontano gli aumenti di stipendio

Il nuovo contratto delle Fore Armate e della Polizia prevede un aumento medio delle retribuzioni del 6,5%. Deriva da una crescita del valore dal punto di vista parametrale da 183,70 euro di aprile 2022 a 195,50 euro dal gennaio 2024. A questo vanno ad aggiungersi nuove indennità operative per i settori specialistici, in particolare per quanto riguarda gli operatori per la sicurezza informatica.

La questione più pressante era però quella degli arretrati. A maggio infatti, forze armate e polizia attendevano l’arrivo di 1 anno e 4 mesi di arretrati, calcolati applicando un incremento di poco meno del 6% a tutti gli stipendi corrisposti durante il periodo in cui il contratto era scaduto. Si tratta di una cifra che può andare da 1.500 a 2.000 euro.

Le altre novità dei nuovi contratti nazionali

Le altre importanti novità del nuovo contratto di lavoro riguardano le questioni non direttamente economiche, come l’orario di lavoro. È stato stabilito che gli straordinari che non possono essere pagati attraverso gli stanziamenti di bilancio:

devono essere fruiti mediante recupero compensativo entro il 31 dicembre dei due anni successivi a quello in cui sono state effettuate.

Inoltre è stata istituita la possibilità di cedere la licenza ordinaria spettante ma non fruita eccedente le 4 settimane a colleghi appartenenti alla stessa forza armata. Questi ultimi devono avere la necessità di assistere i figli, il coniuge oppure il convivente di fatto.

Viene infine istituito un organo per il controllo della qualità dei servizi di mensa.