Tutto sulla Cassa Integrazione Ordinaria

Scopri le caratteristiche della Cassa Integrazione Ordinaria, quanto tempo dura e chi può riceverla

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Redazione

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In queste ultime settimane si sente spesso parlare di cassa integrazione a causa degli effetti della pandemia di COVID-19, in grado di mettere in seria difficoltà tantissime aziende in Italia. La riduzione dell’attività produttiva, infatti, sta comportando perdite rilevanti in termini di fatturato, rendendo difficile in alcuni casi pagare gli stipendi ai propri dipendenti.

La cassa integrazione è tra i principali ammortizzatori sociali a cui le aziende in crisi possono ricorrere, per garantire ai propri dipendenti il pagamento degli stipendi (80% della retribuzione). Ma in cosa consiste? Quali sono i destinatari e qual è la durata prevista per tale misura? Leggi l’articolo per scoprire tutto quel c’è da sapere sulla CIGO, comprese le novità 2022 previste dalla nuova Legge di Bilancio.

Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria: cos’è?

La Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria o CIGO, come anticipato, è un ammortizzatore sociale erogato dall’INPS che integra o sostituisce la retribuzione dei lavoratori ai quali è stata sospesa o ridotta l’attività lavorativa a causa di eventi non prevedibili e non imputabili all’impresa o ai dipendenti stessi. Si tratta di un’indennità pari all’80% dello stipendio che il lavoratore avrebbe percepito con il normale orario di lavoro, tuttavia l’importo dipende dai limiti dei massimali.

Quali aziende possono accedere alla CIGO?

L’articolo 10 del d.lgs. n. 148 del 2015 stabilisce che possono richiedere la CIGO e le integrazioni salariali ordinarie le seguenti imprese:

  • imprese operanti nel settore dell’industria manifatturiera, dei trasporti, imprese estrattive, che si occupano dell’installazione di impianti, di produzione e distribuzione dell’energia, acqua e gas;
  • cooperative di produzione e lavoro le cui attività lavorative sono simili a quelle degli operai delle imprese industriali ad eccezione di quelle elencate dal D.P.R n° 602 del 1970;
  • imprese operanti nel settore dell’industria boschiva, forestale e del tabacco;
  • cooperative agricole, zootecniche ed i consorzi ad esse collegate che si occupano di trasformazione, manipolazione e commercializzazione di prodotti agricoli propri soltanto per i dipendenti con contratto di lavoro a tempo indeterminato;
  • imprese che si occupano di noleggio e distribuzione dei film, di sviluppo e stampa di pellicola cinematografica;
  • imprese industriali che si occupano della frangitura delle olive per conto terzi;
  • imprese che producono calcestruzzo preconfezionato;
  • imprese che operano nel settore degli impianti elettrici e telefonici;
  • imprese addette all’armamento ferroviario;
  • imprese industriali degli enti pubblici, ad esclusione delle imprese il cui capitale sia interamente di proprietà pubblica;
  • imprese industriali e artigiane del settore edile e affini;
  • imprese industriali che si occupano di escavazione e/o lavorazione di materiale lapideo;
  • imprese artigiane che si occupano di escavazione e lavorazione materiali lapidei. Sono escluse le imprese che svolgono tali attività in laboratori con strutture e organizzazione distinte dall’attività di escavazione.

Quando può essere richiesta?

Come anticipato la CIGO è prevista soltanto in determinati casi. Quest’ultimi sono stati individuati dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, i quali hanno stabilito le seguenti casistiche:

  • crisi del mercato;
  • fine dei lavori;
  • assenza di materie prime o componenti;
  • eventi meteorologici e catastrofi naturali;
  • riduzione o sospensione dell’attività produttiva per cause non imputabili all’impresa o ai dipendenti;
  • sciopero di un reparto o di un’impresa collegata;
  • guasti dei macchinari o interventi di manutenzione straordinaria.

La Cassa Integrazione Ordinaria può essere concessa anche nel caso in cui l’impresa stipuli un contratto di solidarietà, condizione che comporta la riduzione dell’orario lavorativo. Un requisito necessario è che il contratto interessi lavoratori distinti e che la durata non superi i 3 mesi.

Quali sono i destinatari della CIGO?

Possono accedere alla Cassa Integrazione Ordinaria tutti i lavoratori assunti con contratto di lavoro subordinato. In questa categoria rientrano anche gli apprendisti assunti con contratto di apprendistato professionalizzante. Non sono invece inclusi i dirigenti e gli autisti, mentre con la Legge di Bilancio 2022 sono stati inseriti anche i lavoratori a domicilio, categoria precedentemente esclusa dall’accesso alla CIGO.

Dal primo 2022 inoltre, affinché venga riconosciuta l’integrazione salariale ordinaria il lavoratore deve possedere, presso l’unità produttiva dell’azienda richiedente, almeno 30 giorni di anzianità lavorativa e non più 90 giorni. Se la misura è richiesta per eventi oggettivamente non evitabili, tale requisito non è necessario. Nell’ultima circolare INPS per la CIGO per COVID-19, si configura tale ipotesi. Non sono richiesti infatti i 90 giorni di effettivo lavoro, ma soltanto che il lavoratore sia alle dipendenze dell’azienda richiedente dal 23.02.2020.

Durata della Cassa Integrazione Ordinaria

La CIGO può essere corrisposta fino a un massimo di 13 settimane continuative, inoltre può essere prorogata ogni 3 mesi fino a un massimo di 52 settimane complessive. Se l’integrazione viene richiesta in periodi non consecutivi non può superare complessivamente le 52 settimane in un biennio mobile. Se l’impresa ha già usufruito di tale misura per 52 settimane consecutive, ma intende accedere di nuovo alla cassa integrazione, dovrà attendere almeno 52 settimane di normale attività lavorativa.

Per ciascuna unità produttiva la CIGO non può superare la durata massima di 24 mesi in un quinquennio mobile. Tale limite è invece di 30 mesi per le seguenti imprese:

  • industriali e artigiane del settore edile e affini;
  • industriali che svolgono attività di escavazione e/o lavorazione di materiale lapideo;
  • artigiani che svolgono attività di escavazione e/o lavorazione di materiale lapideo. Sono escluse le imprese artigiane che svolgono tali attività in laboratori con strutture ed organizzazione distinte dall’attività di escavazione.

Per quanto riguarda i contratti di solidarietà la durata dell’integrazione salariale ordinaria deve essere calcolata in questo modo: per metà per la parte non eccedente i 24 mesi e per intero per la parte eccedente. Inoltre, non è possibile autorizzare ore di cassa integrazione che superano il limite di 1/3 dell’orario di lavoro complessivo nel biennio mobile.

Importo dell’indennità della cassa integrazione ordinaria

Al lavoratore in Cassa Integrazione Ordinaria viene corrisposto l’80% della retribuzione globale che gli sarebbe spettata per le ore di lavoro non prestate, comprese fra le 0 ore e il limite dell’orario contrattuale stabilito dai contratti collettivi. In ogni caso non può mai superare le 40 ore settimanali.

L’importo del trattamento viene calcolato sulla base dell’orario di ciascuna settimana in modo indipendente dal periodo di paga. L’integrazione non è dovuta per le festività non retribuite e per le assenze del lavoratore che non comportino retribuzione. Ecco come funziona a seconda delle diverse tipologie di retribuzione.

Lavoratori con retribuzione fissa periodica

L’integrazione viene calcolata ragguagliando a ore la retribuzione fissa goduta in rapporto all’orario praticato normalmente. Per i lavoratori retribuiti a cottimo e per quelli retribuiti totalmente o parzialmente con premi di produzione. L’integrazione viene calcolata tenendo conto del guadagno medio orario percepito nel periodo di paga per il quale è dovuta l’integrazione.

Ogni anno vengono inoltre stabiliti e comunicati dall’INPS, mediante circolare, gli importi massimi mensili che possono essere corrisposti in regime di Cassa Integrazione Ordinaria. Per l’anno 2022, com stabilito dalla nuova Legge di Bilancio 2022, il massimale dell’integrazione salariale ordinaria è di 1.167,91 euro mensili, a prescindere dalla retribuzione del lavoratore.

Gli importi mensili della cassa integrazione ordinaria vengono calcolati annualmente. Ogni 1° gennaio di ciascun anno, infatti, vengono incrementati nella misura del 100%, tenendo conto delle variazioni annuali dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie degli operai e degli impiegati.

Come funziona la CIGO?

Il pagamento della Cassa Integrazione Ordinaria può avvenire in due modi.

Pagamento a conguaglio: in questo caso è il datore di lavoro che anticipa l’importo al lavoratore. Le somme anticipate vengono poi recuperate dal datore di lavoro mediante la denuncia mensile con UNIEMENS, con il rimborso tramite il conguaglio rispetto a quanto dovuto dal datore di lavoro all’INPS.

Pagamento diretto: è l’INPS ad erogare l’indennità ai lavoratori. Ciò avviene soltanto nel caso in cui l’azienda a causa di difficoltà finanziarie non riesca a farsi carico del pagamento. Lo stato di comprovata difficoltà finanziaria dell’azienda va opportunamente dimostrato mediante la presentazione dei documenti necessari.

Chi deve presentare la domanda per Cassa Integrazione Ordinaria?

La domanda per accedere alla Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria deve essere inviata dall’azienda richiedente all’INPS in modalità telematica. Basta compilare il modulo accedendo al sito dell’INPS ed inserire:

  • la causa della riduzione o della sospensione dell’attività lavorativa;
  • durata del provvedimento;
  • nominativi dei dipendenti per i quali viene richiesta la CIGO;
  • ore di CIGO richieste.

La domanda va presentata all’INPS entro e non oltre 15 giorni dall’inizio della riduzione/sospensione dell’attività lavorativa. Nel caso in cui si verifichino situazioni oggettivamente non evitabili, il termine ultimo per presentare la domanda è la fine del mese successivo a quello in cui si è verificato l’evento.

Dove trovare le informazioni aggiornate sulla CIGO?

Fermo restando i principi generali della misura, in presenza di situazioni particolari alcuni aspetti come la durata o la procedura di invio della domanda da inviare all’INPS potrebbero subire delle modifiche. Per tale motivo invitiamo a consultare il sito ufficiale dell’INPS per avere informazioni sempre aggiornate.