Classifica dei 10 lavori più pagati in Italia

Chiunque, almeno una volta nella vita, si sarà chiesto quali siano i lavori più pagati in Italia. Ecco i primi 10

Del resto, soprattutto i più giovani – che ancora non hanno ben chiare le idee sul loro futuro – mirano ad ottenere lavori ben remunerati, e si chiedono quale sia il percorso di formazione più adatto per farsi notare dalle aziende che quelle figure le ricercano. Perché in fondo è sulla formazione, che tutto si basa: i lavori meglio pagati richiedono competenze specifiche, in genere molto dettagliate, e un percorso di studi ad hoc è fondamentale.

A stilare la classifica dei lavori più pagati in Italia è stata Page Personnel, agenzia di selezione del personale che ha compilato un elenco dei professionisti attualmente più richiesti e meglio remunerati nel nostro Paese. Il risultato? Tecnici e ingegneri nel campo dell’informatica e della meccanica trionfano, ma c’è anche qualche sorpresa. Eccoli tutti.

1. L’Affiliate Marketing Manager

In vetta alla classifica dei lavori più pagati in Italia troviamo l’Affiliate Marketing Manager: la retribuzione base è di 28.00 euro l’anno, ma presto si possono toccare i 55.000. Le sue mansioni uniscono comunicazione, pubbliche relazioni, web marketing e pubblicità online: il suo compito è infatti quello di gestire e coordinare gli affiliati (o publisher), i loro siti e/o i loro database.

L’obiettivo dell’Affiliate Marketing Manager è quello di pianificare e organizzare campagne pubblicitarie di diverso tipo: Direct Email Marketing, Video, Display, Seo, Sem, Native. Deve dunque essere empatico, analitico, intuitivo, proattivo, sempre alla ricerca di nuovi affiliati e con spiccate doti relazionali. La laurea più indicata? Quella in Marketing e Comunicazione d’Impresa.

2. Il Growth Hacker

Marketing, programmazione, service design: il Growth Hacking è l’insieme di tutto ciò. E, dunque, il Growth Hacker è un professionista dell’area digital, con una perfetta conoscenza dei vantaggi dell’outbound e dell’inbound marketing e la capacità di mettere in atto strategie di prezzo e di copywriting convincente.

Tra i professionisti meglio pagati, deve conoscere i principi di digital marketing e di programmazione, saper lavorare con risorse limitate, budget contenuti e nel rispetto dei tempi (in genere molto serrati), saper aumentare il traffico e le conversioni per trasformare quanti più utenti possibili in clienti e pensare in modo creativo. Esistono master ad hoc in Growth Hacking Marketing, e gli stipendi sono decisamente elevati: in Italia si parla di compensi tra i 27 e i 60.000 euro, mentre in America si raggiungono facilmente i 100.000 dollari annui.

3. Lo Javascript Engineer

Con 30.000 euro di retribuzione base, e la possibilità di raggiungere i 60.000 in massimo cinque anni, lo Javascript Engineer è decisamente tra i lavori più pagati in Italia (e non solo). Si tratta, sostanzialmente, di uno professionista informatico capace di costruire e di gestire il lato server di un sito web e di renderlo poi utilizzabile. Non è dunque un web designer, che si limita a lavorare sull’aspetto visivo di un sito: il suo compito è permettere all’utente di navigare senza intoppi.

Ecco dunque che deve conoscere alla perfezione il linguaggio Javascript, per la creazione di pagine interattive. Una laurea in Ingegneria è consigliabile, ma non necessaria: ci sono infatti corsi ad hoc che preparano alla professione e autodidatti che riescono a diventare dei veri guru.

4. L’operativo import-export mare, terra e aereo

Sono decisamente tra i mestieri più pagati, quelli nell’ambito delle spedizioni. Ad esempio, l’operativo import-export mare, terra e aereo ha anch’egli uno stipendio base di 18-23.000 euro l’anno, che supera i 30.000 euro dopo 36 mesi nel ruolo.

Il suo compito è quello di organizzare e monitorare le spedizioni, di gestire le pratiche burocratiche doganali e di ricevere nuove ordini di spedizione, mansioni che richiedono la conoscenza di più lingue (oltre all’inglese) e delle leggi vigenti nei Paesi in cui si spedisce. Anche in questo caso, una laurea in Giurisprudenza è consigliata.

5. Lo spedizioniere doganale con patentino

Forse un po’ a sorpresa, nella classifica dei lavori più pagati troviamo lo spedizioniere doganale. Di cosa si occupa nello specifico? Di richiedere i permessi e le autorizzazioni per il transito di una certa tipologia di merce presso una dogana specifica, di emettere i documenti elettronici di transito e di qualsiasi altra pratica di sdoganamento merci.

Si tratta dunque di un professionista esperto in commercio e in trasporto internazionale, ed ecco che una laurea in Giurisprudenza risulta particolarmente utile. Bisognerà poi – dopo un tirocinio di 18 mesi – sottoporsi all’esame ufficiale indetto dall’Agenzia delle Dogane; superato l’esame, si viene iscritti all’albo e si ottiene il patentino. Lo stipendio, agli inizi, è compreso tra i 18.000 e i 20.000 euro l’anno; ma, dopo due anni, si raggiungono facilmente i 35.000.

6. L’Export Manager

Con le aziende sempre più impegnate in un processo di internazionalizzazione, uno tra i lavori più pagati (e più richiesti) è quello dell’Export Manager. Nello specifico, questo professionista si occupa di individuare i Paesi che meglio potrebbero rispondere ai prodotti o ai servizi dell’azienda, di sviluppare un piano di marketing adeguato al Paese di destinazione e di definire strategie per l’ingresso di un determinato prodotto o servizio in mercati anche molto diversi per economia e per cultura rispetto a quello in cui l’azienda ha sede.

Lo stipendio è elevato: si comincia con una retribuzione di 25.000 euro lordi l’anno e si raggiungono in breve tempo i 37.000. Le lauree più indicate – dal momento che viene richiesta la conoscenza di politiche internazionali ed economiche – sono quelle in Giurisprudenza e in Economia, ancor meglio se seguite da un Master in internazionalizzazione, marketing o esportazioni.

7. Il responsabile vendite

Con uno stipendio compreso tra i 20 e i 27.000 euro l’anno lordi (e con la possibilità di raggiungere facilmente i 35.000), il responsabile vendite è a tutti gli effetti uno dei lavori più redditizi.

Cosa fa un responsabile vendite? Pianifica, organizza, dirige, controlla e valuta le attività di aziende coinvolte in attività commerciali, industriali, istituzionali e nella vendita all’ingrosso e al dettaglio. Il suo obiettivo è quello di massimizzare le vendite di un’impresa, ponendo obiettivi realistici e lavorando per raggiungerli. Gestisce i clienti, ne trova di nuovi, e deve avere specifiche competenze: resilienza, competenze direttive, capacità di comunicazione e di relazione, intraprendenza, elevato livello d’organizzazione.

Per diventare responsabile vendite non esiste un percorso di studi prestabilito: è consigliabile però conseguire una laurea in Marketing e Gestione Aziendale, e lavorare nel settore per 2-5 anni prima di candidarsi al ruolo.

8. L’ingegnere informatico

Tra i lavori meglio pagati in Italia, uno dei più “classici” è quello dell’ingegnere informatico: un professionista pagato, sin dagli inizi, circa 30.000 euro lordi l’anno. Il percorso di studi classico prevede una laurea in Ingegneria con specializzazione in Ingegneria Informatica, sebbene alcune sue mansioni possono essere svolte anche senza una laurea grazie ad un’ottima formazione sul campo.

Cosa fa un ingegnere informatico? Si occupa della pianificazione, della progettazione, della realizzazione e della gestione di strutture informatiche complesse, della progettazione di microprocessori o della realizzazione di programmi o sistemi legati a dispositivi e circuiti elettronici.

Esistono per la verità due settori dell’ingegneria informatica: l’ingegneria software (per lo sviluppo di programmi informatici personalizzati come videogiochi, sistemi gestionali aziendali e automatismi industriali) e l’ingegneria hardware (per la progettazione di componentistica e apparecchiature fisiche come computer, schede, sistemi elettronici, chip e processori).

9. L’ingegnere Oil & Gas

Da sempre, tra i lavori più pagati, troviamo quegli ingegneristici. Ad esempio, l’Ingegnere Oil & Gas (o ingegnere petrolifero) è molto richiesto nell’industria meccanica e, al suo ingresso nel mondo del lavoro, guadagna circa 24.000 euro lordi annui. La facoltà di riferimento? Il corso di laurea in Ingegneria del petrolio (Petroleum engineering).

Non si tratta però solamente di uno tra i lavori più redditizi: un Ingegnere Oil & Gas – che deve essere in grado progettare, sviluppare e manutenere gli impianti di estrazione degli idrocarburi naturali e di gestire i processi che presiedono alle loro attività – deve in genere essere disposto a lavorare nei luoghi di estrazione e sulle piattaforme petrolifere, spesso per lunghi periodi. Ecco dunque che dovrà assentarsi da casa, adattandosi a condizioni spesso dure. Motivo per cui, tra le skills richieste, troviamo il forte autocontrollo, la capacità di gestire lo stress e di lavorare in team, condizioni fisiche ottimali e una spiccata capacità di problem solving.

10. Il Mobile Application Developer

In un mondo sempre più connesso, dove nessuno può fare a meno del suo smartphone, troviamo tra i lavori più pagati quello del Mobile Developer, o Mobile Application Developer. Figura traducibile come “sviluppatore di applicazioni”, crea per l’appunto applicazioni e software per i dispositivi mobili.

Nello specifico, il professionista – che nel mondo dell’IT sta registrando un sempre più alto numero di richieste – scrive programmi per l’utilizzo mobile utilizzando i linguaggi Objective C, C++, C# o Java. Sceglie dunque il sistema operativo per il quale sviluppare (in genere iOS oppure Android), studia i suoi linguaggi di programmazione e il suo ambiente di sviluppo software e, se imparasse poi a sviluppare app per tutte le piattaforme – per le aziende sarebbe una risorsa da pagare profumatamente.

Le lauree più richieste dalle aziende in cerca di Mobile Application Developer sono: Software Engineering, Mobile Application Development, Mobile Computing, Computer Science, ma anche Ingegneria Informatica e Gestionale. Al di là del percorso di studi, però, a contare sono le skills, tra cui la conoscenza dei linguaggi di programmazione e la capacità di codificare, testare, monitorare e documentare le modifiche delle app, oltre che di implementare interfacce di programmazione per migliorare la loro usabilità mobile. Lo stipendio parte dai 20.000 euro lordi l’anno e raggiunge in poco tempo i 40.000.