I lavori più pagati in Italia (con non poche sorprese): la classifica

La lista delle professioni con le quali nel nostro Paese si guadagna meglio, dal notaio al pilota, dall'ingegnere al farmacista

La pandemia ha dato una scossa al mondo dell’occupazione nel modo di intendere e organizzare il lavoro, ma le professioni classiche rimangono pressoché le più stabili e di conseguenza anche i relativi stipendi. Tra i mestieri che possiamo considerare tradizionali si fanno sempre più spazio nuove specializzazioni legate allo sviluppo tecnologico, che negli ultimi anni sono riuscite a vedere riconosciuti compensi proporzionali all’importanza conquistata sul mercato del lavoro. Ecco la classifica delle professioni più pagate in Italia, sulla base degli stipendi medi stimati a partire dai dati presenti sui siti specializzati nel mercato del lavoro. Dalla lista vengono però esclusi gli sportivi professionisti, parlamentari, attori, cantanti e dirigenti d’azienda.

Il programmatore Java

Tra le professioni emergenti più retribuite appare in undicesima posizione il programmatore Java: si tratta di un esperto informatico specializzato nel linguaggio di programmazione ad alto livello, “orientata agli oggetti”, che si basa sull’omonima piattaforma, utilizzato soprattuto per lo sviluppo di siti web, videogiochi e app per smartphone. È una professione molto ricercata nel settore ICT (Information and Communications Technology), con uno stipendio medio di circa 31mila euro lordi che per una figura senior può arrivare dai 50mila agli oltre 70mila euro.

L’avvocato

A seguire, in decima posizione un mestiere molto più tradizionale come quello dell’avvocato, largamente diffusa in Italia, con uno stipendio medio di circa 36mila lordi, soggetto però a variazioni a seconda della specializzazione: un avvocato in Studi Internazionali guadagna in media 51mila euro all’anno, mentre un avvocato civile 38mila.

Il commercialista

Al nono posto un’altra professione tradizionale come quella del commercialista: professionista laureato (qui per conoscere la classifica dei lavori più pagati per i neolaureati in economia) in discipline economiche, aziendali, fiscali o finanziarie, iscritto in un apposito ordine professionale, con competenze in materia di ragioneria, contabilità, fisco, diritto commerciale, diritto tributario e diritto del lavoro. Lo stipendio medio in Italia si aggira intorno a 36mila euro, anche se il titolare di uno studio rinomato può guadagnare mediamente anche guadagna sui 64mila euro all’anno.

L’ingegnere

In ottava posizione troviamo la figura dell’ingegnere, categoria generica che racchiude diverse specializzazioni dall’informatico, all’ingegnere civile, al meccanico e così via, dalle quali ovviamente dipende l’ammontare dello stipendio. In media la retribuzione si aggira attorno ai 40mila lordi euro all’anno, che possono arrivare fino a 80mila euro (esclusi i bonus) per le figure più esperte.

Il software engineer

Che la precedente sia una definizione abbastanza ampia lo dimostra il settimo posto occupato dal software engineer, dedicato nel dettaglio appunto allo sviluppo di programmi e sistemi informatici. Una figura diventata ormai imprescindibile per molte aziende e quindi molto ricercata nel mercato del lavoro, con una retribuzione che in media è di 38mila euro all’anno, circa 70mila per i senior, con punte fino a 100mila euro annui (qui per conoscere i 6 lavori del futuro legati al Pnrr).

Il consulente finanziario

Sesto in questa speciale classifica delle professioni meglio retribuite in Italia è il consulente finanziario un esperto di finanza che e analizza per i propri clienti le migliori alternative di investimento, illustrando vantaggi, costi e rischi delle opzioni offerte dai diversi istituti di credito, banche d’affari o società di intermediazione immobiliare. Il suo stipendio è in media di 50mila euro all’anno e può arrivare a raggiungere i 130mila euro.

Il web marketing manager

Tra le professioni legate al mondo digitale, sempre più ricercate, troviamo prima quella del web marketing manager, quinto tra i lavori più pagati in Italia: questa figura deve possedere competenze digitali ma anche capacità di gestione per coordinare e organizzare il lavoro di un team dedito allo sviluppo di un piano di marketing e comunicazione online per le aziende. Come manager può guadagnare in media circa 57mila euro l’anno (qui per conoscere la classifica dei lavori più cercati dalle aziende).

Il farmacista

La farmacia è da sempre un’attività non poco remunerativa, soprattutto se si trova in posizioni commercialmente di rilievo in città: se il dipendente di una farmacia guadagna in media 26mila euro lordi all’anno, con la possibilità di arrivare fino a 50mila euro, nei centri di grandi metropoli come Roma e Milano il titolare può anche raggiungere i 120mila euro, posizionandosi così quarto in questa speciale classifica.

Il pilota di aerei

Sul podio dei lavori più pagati in Italia troviamo al terzo posto il pilota di aerei, con una media di 78mila euro l’anno, ma anche con la possibilità di salire di stipendio sulla base degli anni di carriera: con 10-15 anni di volo un pilota può guadagnare anche 180mila euro, mentre i comandanti delle compagnie aeree più prestigiose, a fine carriera può raggiungere quota 220mila euro annui.

Il medico

Al secondo posto troviamo il medico, professione che richiede un’alta qualifica, più o meno a seconda delle specializzazioni, di grande responsabilità e tra le più pagate tra quelle della pubblica amministrazione. Lo stipendio si aggira intorno ai 75mila euro all’anno, per arrivare a 113mila euro e oltre con la specializzazione.

Il notaio

Primo tra i le professioni più pagate d’Italia è il notaio, che con 265mila euro distanzia gli altri lavori di diverse decine di miglia di euro (qui i 5 lavori del futuro per i quali è fondamentale l’inglese). Il notaio è un laureato in giurisprudenza (qui per scoprire i lavori più pagati senza bisogno della laurea)che riesce a superare il concorso pubblico, alla fine di 18 mesi di praticantato, apre il suo studio notarile, nel quale si occupa di valutare e certificare la validità di contratti e atti pubblici.