Anomaleet, la rivoluzionaria app che mappa buche e pericoli sulle strade prevenendo gli incidenti

Anomaleet è la prima applicazione, sviluppata in Italia, che consente di “fotografare” buche, crepe e possibili pericoli in strada, evitando incidenti e prevenendo danni

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Miriam Carraretto

Giornalista politico-economica

Esperienza ventennale come caporedattrice e giornalista, sia carta che web. Specializzata in politica, economia, società, green e scenari internazionali.

Provate a immaginare una città senza buche, con le strade rifatte a puntino e senza pericoli, l’asfalto ben tenuto, i marciapiedi sistemati, le piste ciclabili protette, dove il numero di incidenti crolla, le richieste danni si azzerano e spostarsi diventa facile e possibile per tutti. Fantasia? No, già realtà. Grazie ad Anomaleet, muoversi in strada non è mai stato così facile e sicuro.

Anomaleet è un sistema rivoluzionario dal punto di vista tecnologico che consente di prevenire e monitorare lo stato di ammaloramento delle strade, e di sistemarlo. L’obiettivo di Anomaleet è analizzare lo stato delle strade, potendo segnalare i problemi in tempo reale.

Una richiesta, quella della sicurezza in strada, che arriva sempre più forte da cittadini, Comuni, associazioni vittime della strada. Tanto che i riflettori sono accesi sul discusso nuovo Codice della Strada, che, tra le altre cose, immagina di introdurre speciali Ztl, zone a traffico limitato, nelle aree del nostro Paese che rientrano sotto la tutela Unesco.

Anomaleet è stata inserita tra le 300 startup vincitrici (su 15mila in Italia) del Premio America Innovazione, riconoscimento per i migliori innovatori italiani che hanno ideato e realizzato startup innovative e competitive. Inoltre, è stata insignita del Premio per l’innovazione per la vita assegnato a Roma in occasione del “RideOn: Moto, Musica, Solidarietà”, per la capacità di innovare a tutela della vita dei motociclisti.

Ma cos’è esattamente Anomaleet e come funziona? “Si tratta di un sistema unico e tecnologicamente molto avanzato di analisi dei dissesti stradali, automatico, veloce, economico ed efficiente – spiega a QuiFinanza il suo creatore Volfango Politi – che abbina ad una piattaforma informatica, con software e algoritmi proprietari, innovative tecnologie di rilevazione su autoveicoli dedicati.

Politi, con Anomaleet, sviluppata in collaborazione con Mauro e Michele Sala, è riuscito là dove nessuno era ancora arrivato: mappare in tempo reale le condizioni delle strade italiane e far intervenire subito Comune, Provincia o Regione di riferimento per gli interventi di riparazione…

Esatto, è proprio questa la forza e l’unicità di Anomaleet. La nostra app rileva le anomalie stradali e ne analizza i livelli di criticità e pericoli. Il tutto in pochi secondi: la sua straordinarietà sta proprio nella rapidità e nella precisione dei dati che è in grado di fornire su un determinato tratto stradale.

Com’è nata questa idea?

Siamo una realtà nata nel 2018 come start-up e oggi in grande crescita. In questi anni abbiamo messo a disposizione il progetto anche a titolo gratuito per dei test iniziali della Pubblica Amministrazione per farne capire la bontà e implementare la tecnologia passo dopo passo, per arrivare a una soluzione sempre migliore. Uno strumento democratico, aperto potenzialmente a tutti, per il bene delle comunità in cui viviamo.

Come funziona esattamente Anomaleet?

Siamo una piccola realtà, ma quello che facciamo è sostanzialmente unico. Tramite il nostro software riusciamo a mappare la condizione degli asfalti in tempo reale e a costi accessibili a chiunque. Tramite sensori GPS e speciali accelerometri installati su auto di servizio e/o create ad hoc, le “Anomaleet Car”, il sistema riesce ad effettuare la rilevazione automatica delle anomalie stradali – buche, screpolature, rappezzi, sfondamenti, gibbosità, radici di alberi e piante fuori terra ecc. – e ad analizzare i dati. Siamo in grado di registrare l’esperienza fatta dal veicolo su una data strada sulla base delle vibrazioni, che vengono classificate in 4 livelli di gravità: è una specie di “cardiogramma degli asfalti“. Gli algoritmi matematici classificano e censiscono le anomalie in queste 4 diverse soglie di criticità, evidenziandole con 4 colori diversi.

E poi?

Le rilevazioni vengono completate da sopralluoghi fotografici automatici, effettuati con speciali telecamere montate a bordo delle Anomaleet Car, in grado di effettuare una sorta di censimento catasto strade in modo veloce e sicuro su tutto il territorio.

Avete pensato anche a uno strumento per chi va in bici?

Sì, abbiamo creato anche le Anomaleet Bike, biciclette 100% elettriche in grado di fare rilevazioni sulle piste ciclabili e sui marciapiedi. Tutti i dati vengono poi automaticamente collezionati nel sistema software cartografico suite.anomaleet.com, in grado di presentare le informazioni aggiornate in real time e gestire le attività necessarie per la manutenzione ordinaria e straordinaria del manto stradale. Il vantaggio è anche che si può fare tutto senza dover interrompere il traffico e senza dover effettuare soste.

Diversi Comuni hanno già adottato Anomaleet…

Ad oggi Anomaleet ha effettuato circa 3 milioni di rilevazioni, ha scovato più di 750mila anomalie e oltre 150mila criticità in numerosi Comuni e grandi città, come Roma, Milano, Vicenza e diversi Comuni di tutta Italia di differenti dimensioni. A Vicenza ad esempio in cinque anni il Comune ha stanziato quasi 10 milioni di euro per la sistemazione di strade, marciapiedi, piste ciclabili: una cifra di gran lunga superiore a quella degli ultimi vent’anni. Grazie ad Anomaleet, con questa operazione sono stati più che dimezzati gli interventi sulle strade, ottenendo informazioni migliori e a costi più bassi. Questo è un esempio virtuoso, perché investe più risorse nella prevenzione piuttosto che nei risarcimenti danni, scongiurando centinaia di incidenti, spesso anche mortali.

Quali sono i vantaggi per la Pubblica amministrazione?

Per i Comuni, scegliere di adottare Anomaleet significa avere una fotografia completa del territorio in tempo reale, analizzare e monitorare velocemente il degrado stradale tramite una piattaforma digitale dedicata, poter già prevedere in anticipo l’usura del manto stradale su tutto il suo territorio. Questo significa anche rendere più efficiente la gestione delle spese per la manutenzione, e, dunque, ridurre i costi, organizzare piani di manutenzione e simulare diverse strategie manutentive. Tutto questo per il fine ultimo di migliorare la mobilità e la sicurezza stradale dei cittadini.

Un esempio particolarmente virtuoso dell’utilizzo di Anomaleet è quello del Comune di Vigevano, in provincia di Pavia. Com’è andata lì la sperimentazione?

Molto bene, persino al di là delle attese. Il Comune di Vigevano ha conosciuto Anomaleet grazie al Comune di Abbiategrasso, che aveva già eseguito un rilievo con il sistema Anomaleet. Come spiega l’architetto Riccardo Cinà, responsabile del Settore Servizi Tecnici e del Territorio e del Servizio Strade, Pianificazione Mobilità e Trasporto Locale di Vigevano, che ci ha supportato, il Comune è servito da una rete di strade sottoposte a vari regimi, pubbliche, private, private di uso pubblico e vicinali, di circa 250 km. Questa estensione complica la possibilità di una continua e costante manutenzione, per questo motivo ci sono situazioni diffuse di degrado del manto stradale. Non a caso, gli incidenti lungo queste strade sono frequenti. I soggetti più colpiti da questo degrado sono i ciclisti, perché la presenza di buche sull’asfalto o nelle vie centrali dove è presente il porfido provoca spesso cadute o rotture. Oltre ai pericoli, ogni anno lì si registrano circa 50 richieste di risarcimento danni per sinistri dovuti a dissesto stradale.

La domanda che in molti si staranno facendo a questo punto, sia cittadini che amministratori pubblici, è quanto costa Anomaleet…

Il costo di Anomaleet viene facilmente sostenuto e ammortizzato dai Comuni che scelgono di unirsi in consorzi: è il caso ad esempio di Vigevano e Abbiategrasso. Perché, diversamente, le gare per questo tipo di supporto andrebbero deserte per via delle cifre troppo alte da sostenere per le singole amministrazioni. Quella dell’accordo consortile è un’opzione molto valida, che sta consentendo ai Comuni, e ai cittadini, di avere strade sicure, perché, unendosi, le amministrazioni riescono a sostenere i costi delle riparazioni delle strade. Considerato che il 49% degli italiani vive in Comuni sopra i 20mila abitanti e il 90% dei Comuni italiani ha meno di 90mila abitanti, questa si sta rivelando una soluzione vincente.