Dal 4 gennaio questi telefoni non funzionano più: la fine di un’era

Gli ultimi cellulari di BlackBerry hanno smesso di funzionare segnando l'addio definitivo dell'azienda al mercato della telefonia mobile: cosa succede adesso

Foto di Mirko Ledda

Mirko Ledda

Editor e fact checker

Scrive sul web da 15 anni, come ghost writer e debunker di fake news. Si occupa di pop economy, tecnologia e mondo digitale, alimentazione e salute.

Addio BlackBerry, stavolta per davvero. I telefonini che hanno fatto un’epoca sono scomparsi definitivamente dal mercato dopo che dal 4 gennaio sono stati disattivati i servizi che permettono il funzionamento degli ultimi modelli della Mora e tutte le versioni passate, rendendo i cellulari inservibili. Dopo una fine annunciata da diversi anni, l’azienda resuscitata più volte adesso ha chiuso i battenti.

Addio al Blackberry: quali modelli non funzionano più

A comunicare il ritiro dalle scene, perlomeno per quanto riguarda i telefonini, è stata la stessa azienda sul proprio sito. “Ringraziamo i numerosi clienti e i partner che sono rimasti fedeli nel corso degli anni e vi invitiamo a saperne di più su come BlackBerry fornisce software e servizi di sicurezza smart alle imprese e ai governi di tutto il mondo”, si legge nella nota in cui viene sancito il passaggio al settore della cybersicurezza.

Per i modelli BlackBerry Os 7.1, BlackBerry 10, BlackBerry PlayBook Os 2.1 e precedenti non sono più disponibili, infatti, i servizi legacy, necessari alla gestione di molte funzioni basilari del telefono, come la connettività o più semplicemente le chiamate e l’invio degli sms.

L’azienda, nata in Canada alla fine degli anni ’90, aveva provato più volte a sopravvivere all’avvento del touchscreen e alla nascita nei decenni di sempre più agguerriti concorrenti. Ma il tastierino e la piccola manopolina nulla hanno potuto contro la rivoluzione iPhone.

Eppure il BlackBerry negli anni 2000 era diventato il simbolo dei manager in giacca e cravatta grazie a telefonini affidabili, usati addirittura da tanti capi di Stato e dai potenti del mondo.

Perché i Blackberry hanno fatto la Storia

Fondata nel 1999, l’azienda aveva raggiunto la vetta del suo successi nel 2013 con 85 milioni di utenti. I suoi dispositivi si distinguevano dagli altri cellulari dell’epoca per tre elementi distintivi:

  • la tastiera Qwerty come quella di un pc, che rendeva più efficace la scrittura di lunghi testi come appunto le e-mail di lavoro;
  • il tono business che l’azienda dava al prodotto, differentemente dai concorrenti, destinandolo a una preciso target di mercato;
  • il BlackBerry Messenger, un servizio di messaggistica, antenato di Whatsapp, che permetteva di comunicare in modo sicuro tra i dispositivi dello stesso brand, particolarmente adatto alle conversazioni di lavoro.

Al 2007, anno di uscita dell’iPhone, BlackBerry registrava 3 miliardi di dollari di fatturato per una copertura del 50% del mercato Usa e del 20% di quello globale. Nel 2011 arrivava a 50 milioni di telefoni venduti e 19 miliardi di fatturato, ma l’anno prima era già iniziato il sorpasso da parte di Apple.

Il tentativo di svolta è avvenuto nel 2015 quando, finita nelle mani della cinese Tcl dopo diversi trasferimenti, BlackBerry ha iniziato ad adottare il sistema Android, proponendo smartphone con e senza tastiera.

L’ultimo rilancio risale al 2020, quando la texana OnwardMobility ha raccolto le spoglie del marchio da Tcl e ha promesso un telefono dotato della tecnologia 5g, che però non ha mai visto la luce.

Il telefono dei potenti: vip e politici con il BlackBerry

Da Barack Obama ad Angela Merkel, passando per Maradona e David Beckham: negli anni 2000 erano tanti i personaggi noti ad aver avuto almeno una volta un BlackBerry. L’ex presidente degli Stati Uniti era diventato un grande affezionato del telefonino con la Mora: lo sfoggiava già prima di diventare capo della Casa Bianca.