Dal 4 gennaio questi telefoni non funzionano più: la fine di un’era

Gli ultimi modelli di Blackberry hanno smesso di funzionare sancendo l'addio definitivo dell'azienda alla telefonia

Addio BlackBerry, stavolta per davvero. I telefonini che hanno fatto un’epoca sono scomparsi definitivamente dal mercato dopo che dal 4 gennaio sono stati disattivati i servizi che permettono il funzionamento degli ultimi modelli della “Mora” e tutte le versioni passate, rendendo i cellulari inservibili. Dopo una fine annunciata da diversi anni, l’azienda resuscitata più volte adesso ha chiuso i battenti.

Addio al Blackberry, dal 4 gennaio questi telefoni non funzionano più: i modelli

A comunicare il ritiro dalle scene, perlomeno per quanto riguarda i telefonini, è stata la stessa azienda sul proprio sito: “Ringraziamo i numerosi clienti e i partner che sono rimasti fedeli nel corso degli anni e vi invitiamo a saperne di più su come BlackBerry fornisce software e servizi di sicurezza smart alle imprese e ai governi di tutto il mondo” si legge nella nota pubblicata, dove viene sancito il passaggio al settore della cybersicurezza.

Per i modelli BlackBerry OS 7.1, BlackBerry 10, BlackBerry PlayBook OS 2.1 e precedenti non sono più disponibili, infatti, i servizi legacy, necessari alla gestione di molte funzioni basilari del telefono, come la connettività o più semplicemente le chiamate e l’invio di Sms (qui l’ipotesi di una tassa sugli smartphone).

L’azienda nata in Canada alla fine degli anni ’90, aveva provato più volte a sopravvivere all’avvento del touchscreen con la nascita nei decenni di sempre più agguerriti concorrenti (qui abbiamo scritto dello smartphone progettato da Elon Musk). Ma il tastierino e la piccola manopolina nulla hanno potuto contro la rivoluzione iPhone (qui abbiamo parlato del kit di Cupertino per riparare gli smartphone).

Eppure il BlackBerry negli anni 2000 era diventato il simbolo dei manager in giacca e cravatta, telefonini affidabili usati da tanti capi di stato e potenti del mondo.

Addio al Blackberry, dal 4 gennaio questi telefoni non funzionano più: la storia

Fondata nel 1999, l’azienda canadese aveva raggiunto la vetta del suo successi nel 2013 con 85 milioni di utenti ed si rendeva riconoscibile rispetto agli altri cellulari dell’epoca per tre elementi distintivi:

  • innanzitutto la tastiera “QWERTY” come quella di un pc, che rendeva più efficace la scrittura di lunghi testi come appunto le e-mail di lavoro;
  • il tono “business” che l’azienda dava al prodotto, differentemente dai concorrenti, destinandolo a una preciso target nel mercato;
  • il BlackBerry Messenger un servizio di messaggistica, antenato di Whatsapp, che permetteva di comunicare in modo sicuro tra i dispositivi dello stesso brand, ponendosi particolarmente adatta alle conversazioni di lavoro.

Al 2007, anno di uscita dell’iPhone, BlackBerry fa registrre tre miliardi di dollari di fatturato per una copertura del 50 per cento del mercato Usa e il 20 per cento globale.

Nel 2011, arriva a 50 milioni di telefoni venduti e 19 miliardi di fatturato, ma l’anno prima era già iniziato il sorpasso della Apple, che ha segnato il lento declino dell’azienda canadese.

Il tentativo di svolta avviene nel 2015 quando, finita nelle mani dei cinesi di Tcl dopo diversi trasferimenti, passa al sistema Android e propone uno smartphone con e senza tastiera.

L’ultimo rilancio nel 2020 quando la texana OnwardMobility raccoglie le spoglie del marchio da Tcl e promette un telefono con 5G, che però non vedrà mai la luce.

Addio al Blackberry, il preferito dai potenti: da Obama alla Merkel

Il preferito dei potenti, ma anche dei vip: da Barack Obama a Angela Merkel, da Maradona e David Beckham, negli anni 2000 erano tanti i personaggi noti ad aver avuto almeno una volta un BlackBerry.

In particolare l’ex presidente degli Stati Uniti era diventato un affezionato del BlackBerry che sfoggiava prima di diventare capo della Casa Bianca e poi scelti dal suo staff perché personalizzabili a livello di sicurezza, fino però all’abbandono. Se nel suo cellulare non c’erano giochi o app che potevano essere bucati dagli hacker, d’altra parte Obama lamentava che fosse “poco divertente“, come avrebbe confessato, per poi aggiungere: “Non posso usare un iPhone per motivi di sicurezza”.