Addio al 3G: cosa cambia per chi ha un vecchio smartphone

Il 3G è ormai da tempo superato e chi fa uso quotidiano di dispositivi tecnologici lo sa bene: ecco il suo destino e quello dei vecchi smartphone

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

La tecnologia avanza anno dopo anno e, ovviamente, col passare del tempo trasforma alcuni prodotti in dispositivi obsoleti. È quello che accadrà a numerosi smartphone tra non molto, considerando l’inesorabile addio al 3G.

In ordine temporale, gli ultimi operatori a procedere in tal senso sono WindTre e Iliad. Ecco tutto quello che c’è da sapere in merito, a partire dalla domanda più ovvia: cosa accadrà ai vecchi smartphone?

WindTre e Iliad: addio 3G

Tanto WindTre quanto Iliad hanno annunciato un cambiamento molto rilevante per la propria clientela. La storica rete 3G verrà una volta del tutte abbandonata. Una necessità, considerando i progressi tecnologici degli ultimi anni.

In ambito telefonia si lavora anno dopo anno per potenziare le infrastrutture sul territorio italiano, guardando al 5G come a una realtà ormai ben diffusa in gran parte del Paese. Se il 4G è già da considerarsi passato, anche se tutt’altro che remoto e obsoleto, il 3G dev’essere spedito in pensione.

A dare l’annuncio della decisione presa, ormai definitiva, è stata la società Zefiro Net, che rappresenta una join venture tra i due colossi della telefonia in Italia, WindTre e Iliad. L’addio ufficiale alle reti 3G avverrà a partire dal 2025.

Non occorrerà però attendere tale data per riscontrare i primi cambiamenti di grande rilevanza. Nel caso di WindTre, infatti, è già stato confermato l’addio definitivo a un servizio. I clienti hanno ricevuto il messaggio insieme con la fattura di agosto. A partire dall’1 dicembre 2023 non si potrà più accedere a DialUp. Questo è un servizio di connessione web che sfrutta il modem analogico.

Ma quindi cosa accadrà a tutti i vecchi smartphone? Per quanto le reti 4G e 5G rappresentino la normalità per quasi tutti gli italiani, considerando come il ricambio tecnologico dei dispositivi sia ormai molto frequente, non tutti vi hanno accesso.

C’è chi adopera ancora telefoni che fanno riferimento al 3G, e quindi? In questo caso, decidendo di non acquistare un nuovo prodotto, si verrà obbligati ad adattarsi a una connettività molto lenta, con riferimento alla rete 2G.

Per quanto possa sembrare un paradosso, infatti, questa non verrà dismessa. Se è vero che si tratta di una tecnologia più datata, ci sono ancora molte comunicazioni che avvengono per via tradizionale e telematica in questa maniera. Smantellarla non sarebbe un vantaggio, a differenza della sua “sorella maggiore” ormai ai saluti finali.

Gli altri operatori

Questo processo non rappresenta una novità rivoluzionaria, tutt’altro. Prima di WindTre e Iliad si erano infatti già mossi altri colossi delle telecomunicazioni in Italia. A mettere in moto tale processo è stata Vodafone, che ha già completato il processo, dando il via a partire dal 25 gennaio 2021, per poi concluderlo circa un mese dopo. Uno spegnimento che ha coinvolto anche gli operatori virtuali, come Ho. Mobile, che si appoggia alla sua infrastruttura. A seguire c’è stata Tim, che ha completato lo switch off del 3G il 15 ottobre 2022. Tra non molto potremo entrare ufficialmente in una nuova fase, dimenticando quasi del tutto il passato e puntando a connessioni più rapide ed efficienti in tutt’Italia.