Canone Rai sullo smartphone? Consumatori pronti alle barricate

L'ipotesi avanzata dal Ministro Giorgetti di spostare il pagamento del canone TV dall'utenza elettrica a quella telefonica non piace affatto e contrasta con le indicazioni del MIMIT (ex MISE)

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Redazione

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Cacciato dalla bolletta elettrica, torna con il telefono: è di nuovo polemica sul canone Rai necessario per finanziare gli investimenti della TV pubblica, senza pesare su coloro che versano in condizioni di difficoltà. Il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, in audizione presso la commissione parlamentare di Vigilanza sulla tv di Stato, ha fatto qualche nuova proposta per eliminare questo costo dalla bolletta elettrica, già gravata da altri oneri, ma alcune di queste ipotesi non convincono i consumatori.

Il sistema attuale

Dal 2016, quando era in carica il governo Renzi, il canone Rai è stato inserito nell’utenza dell’energia elettrica, in base all’assunzione che ne esista una a famiglia, escludendo quindi le utenze delle seconde case, per le quali c’è la possibilità di chiedere l’esonero del pagamento, dimostrando si paga già sull’utenza principale della prima casa (quella di residenza). Esoneri sono previsti per alcune categorie specifiche e per gli ultra 75enni a basso reddito.

Il canone Rai che ammonta a 90 euro, vale in bolletta 9 euro al mese per 10 mesi l’anno e si paga a bimestre, sulla bolletta, per un importo di 18 euro, che va appunto a gravare sui costi fissi della fatturazione.

Il pagamento del canone è dovuto da tutti coloro che hanno una TV a casa, ma in caso contrario occorrerebbe dimostrare il “non possesso” della TV. Il canone si paga anche se si usa la TV solo come monitor (senza antenna), magari per vedere vecchie videocassette o collegarci il proiettore o il PC.

Non pagano il canone computer, smartphone e tablet, dato che che fruiscono i programmi TV solo via Internet, ma solo quelli “privi di sintonizzatore” (oggi collegabile con una chiavetta USB)  per ricevere il segnale digitale terrestre o satellitare.

Per approfondire il tema di chi è obbligato a pagare il Canone Rai leggi questo articolo. Qui il modulo per non pagarlo.

Due ipotesi per il futuro

Il Ministri Giorgetti ha ora avanzato un paio di proposte per il futuro: finanziare gli investimenti Rai con la fiscalità generale oppure spostare il peso dalla bolletta elettrica alle utenze telefoniche.

In partica, ogni utenza telefonica potrebbe dover pagare il canone Rai mensilmente e ciò andrebbe a gravare su tutte le utenze, che siano a consumo o flat, a contratto o ricaricabili,

Una proposta quest’ultima che nasce dall’assunzione che gli smartphone hanno la potenzialità di vedere programmi TV e quindi anche il digitale terrestre, ma va in contrasto con le indicazioni dell’ex MISE (oggi MIMIT)

Consumatori pronti alle barricate

“Da sempre proponiamo di eliminare il canone Rai, continuando a finanziare il servizio pubblico con la fiscalità generale. Sarebbe più equo considerato che oggi il canone lo pagano anche i poveri assoluti, salvo abbiano più di 75 anni, un’ingiustizia vergognosa”, afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.

Faremo, invece, le barricate contro l’abuso di far pagare il canone Rai a chi ha un telefonino. Un argomento, quello dei nuovi device – prosegue Dona – che è stato ampiamente risolto dalla Nota n. 9668 del ministero dello Sviluppo Economico del 20-04-2016 che ha escluso dal pagamento del canone computer, smartphone, tablet, ed ogni altro dispositivo se privi del sintonizzatore per il segnale digitale terrestre o satellitare”.

“Non accetteremo alcun passo indietro. Sarebbe una prevaricazione mettere le mani nelle tasche degli italiani solo perché hanno uno smartphone”, avverte Dona.