Diana Bracco e l’intelligenza artificiale in medicina

Il gruppo Bracco crede con convinzione nell'innovazione che l'intelligenza artificiale saprà portare nel campo della medicina, ecco perché

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Quando si parla di Diana Bracco, si pensa immediatamente all’omonimo gruppo attivo nel settore chimico e farmaceutico. Questo affonda le radici nella prima parte del Novecento, fondato nel 1927. Diana Bracco è una ben nota imprenditrice e dirigente d’azienda, oggi presidente e amministratrice delegato del gruppo.

Un marchio storico che sa però guardare al futuro, che sotto certi aspetti è già presente. Si pensi all’intelligenza artificiale e alla rapidità con la quale sta trovando sempre nuovi spazi. Non è qualcosa che la spaventa, anzi. Ha infatti spiegato come il marchio storico di suo nonno è divenuto ciò che è oggi grazie proprio all’innovazione.

L’uso dell’IA

Come detto, l’innovazione è cruciale per il gruppo Bracco, così come per l’intero comparto chimico e farmaceutico. Si guarda dunque all’intelligenza artificiale come a un alleato dalle potenzialità enormi. Nel corso dei prossimi anni il suo inserimento in questo specifico campo e in molti altri potrebbe modificare le “regole del gioco”. Ciò si pagherà con un necessario adattamento a un nuovo sistema, ma i risultati alla lunga daranno ragione al processo.

Nel corso del 2023 Diana Bracco ha spiegato come la compagnia avesse cinque obiettivi da raggiungere nel prossimo futuro. Da una parte riuscire a rafforzare il mercato della radiologia, dall’altra operare per introdurre delle misure in grado di ottimizzare i processi di produzione, di fatto razionalizzandone ogni fase. A ciò si aggiunge una necessaria espansione delle piattaforme di crescita: medical devices, imagine molecolare e Ceus/microbolle. Ha inoltre spiegato l’importanza di un’accelerazione nella trasformazione ambientale ed energetica. Uno dei chiari intenti del gruppo è infatti quello di seguire la via della sostenibilità, laddove possibile. Un quarto punto condiviso con la trasformazione digitale, da raggiungere grazie all’impiego dell’intelligenza artificiale. Il modo di fare azienda dovrà cambiare radicalmente, il che aiuterà a raggiungere anche il quinto obiettivo: l’eccellenza nei mercati emergenti.

“L’Intelligenza Artificiale aiuterà il lavoro dei nostri radiologi, supportandoli nel fare referti sempre più precisi e affidabili. Penso ad esempio alla maggiore accuratezza che l’IA potrà garantire nell’interpretazione delle immagini e nel rilevamento delle lesioni. Certo, tutti sappiamo che questa nuova, potente tecnologia comporta anche dei rischi, a iniziare da quelli legati alla tutela dei dati personali dei pazienti o alla vulnerabilità dei data system. Alle istituzioni, dunque, l’IA pone nuove sfide che sono al tempo stesso tecniche, regolatrici, sociali ed etico-politiche”.

Bracco marchio storico

Il gruppo Bracco guarda con grande fiducia al domani, dunque, considerando anche quanto soddisfacente sia stato il passato e continua a essere il presente. Una storia di assoluto successo, frutto dell’inventiva di grandi menti.

Una dimostrazione del grandioso percorso è data dall’inserimento nel Registro speciale dei merchi storici di interesse nazionale. Presso l’Ufficio italiano brevetti e marchi c’è anche il nome Bracco. Un logo istituito nel 2020 dal ministero dello Sviluppo Economico, attribuito unicamente a quei marchi di imprese continuativamente rinnovate da almeno 50 anni, impegnate nella commercializzazione di prodotti di eccellenza, connessi storicamente al territorio italiano.

Un tesoro enorme del made in Italy, dunque: “Ciò significa che nel settore chimico farmaceutico e della diagnostica per immagini Bracco è da sempre sinonimo di responsabilità, affidabilità, serietà ed efficacia”.