Attenzione alla truffa che sfrutta il nome di Mario Draghi

Una vera e propria truffa che sfrutta l'immagine e il nome del premier Mario Draghi corre sul web. La denuncia della Polizia Postale e di Palazzo Chigi

Non solo la finta borsa Hermès su WhatsApp, Poste Italiane, Inps e bonus Covid. Le truffe continuano ad aggirarsi sul web, via Internet, social, SMS o WhatsApp. Ora, spunta una nuova truffa che sfrutta l’immagine e il nome del premier Mario Draghi. Si tratta nello specifico di un articolo dal titolo: “Cos’è successo? Mario Draghi in realtà trasformando gli italiani in milionari con l’ultimo investimento”.

Già il titolo del presunto articolo, in un italiano un po’ zoppicante, dovrebbe far capire agevolmente che non si tratta di una fonte vera. Eppure in molti sono caduti in questo tranello. La denuncia arriva dalla Polizia Postale e poi dallo stesso Palazzo Chigi.

Come funziona la truffa online che sfrutta personaggi famosi come Draghi

Nel finto articolo si spingono gli utenti all’acquisto di moneta elettronica prospettando ingenti guadagni. La truffa è molto semplice: vengono sfruttati i nomi di personaggi famosi, quale appunto quella del Presidente del Consiglio Draghi, per falsi annunci pubblicitari su come guadagnare facilmente denaro, tanto denaro.

False pagine web che sponsorizzano siti fasulli di trading online che promettono guadagni milionari. Con tanto di immagini contraffatte di giornali di informazione. In Rete vengono fatte circolare foto di personaggi famosi o di finti investitori internazionali che avrebbero ottenuto guadagni milionari.

Questo è il meccanismo utilizzato dai truffatori per spingere gli utenti a cliccare e rubare dati personali, fino alle password utili a svuotare il conto corrente. A seguito degli approfondimenti effettuati dalla Polizia Postale, è stato possibile accertare la registrazione del dominio fake e avviare le attività di rimozione della pagina.

Come evitare le truffe sul trading online

A questo proposito la Polizia Postale invita i cittadini che volessero investire capitali con attività di trading online a rivolgersi sempre e solo a intermediari autorizzati, utilizzando solo strumenti di pagamento sicuri e tracciabili.

In particolare, ecco un elenco di consigli stilati dalla Polizia:

  • verificare che il soggetto che propone il trading on line (ad es. su operazioni su Forex) sia autorizzato, visitando i siti web della Consob e della Banca d’Italia;
  • consultare la sezione “Warning and Publications for investors” dell’ESMA (la CONSOB europea) e verificare se, nei confronti del trader, altre autorità europee omologhe alla CONSOB, hanno pubblicato un avviso agli utenti (warning);
  • verificare, attraverso i motori di ricerca sul web, la presenza di eventuali blog o forum sulla società di trading o del sito internet;
  • diffidare di quei broker che offrono un rendimento fuori mercato, prospettando un ritorno economico in percentuali di elevata entità;
  • non cadere nell’ulteriore trappola dei frodatori che, con il pretesto di sbloccare i rimborsi di quanto già “investito”, richiedono il pagamento di ulteriori somme di danaro: si tratta di una vera e propria estorsione.