6 Regioni cambiano colore. Attenzione alla truffa del green pass

Altre 2 regioni in zona gialla e 4 in zona arancione da lunedì 24 gennaio. E intanto è scattata la caccia ai furbetti del certificato verde

Altre 2 regioni in zona gialla e 4 in zona arancione da lunedì 24 gennaio. Mentre i governatori continuano il loro pressing per ottenere dal governo centrale il superamento del meccanismo delle zone a colori, come di consueto il Ministro della Salute Roberto Speranza, alla luce dei dati del monitoraggio settimanale Iss, ha firmato una nuova ordinanza che prevede il passaggio di fascia per nuove regioni.

Le Regioni che cambiano colore lunedì 24 gennaio

Come sappiamo, ormai incidono non solo i nuovi contagi, ma anche e soprattutto i tassi di occupazione delle terapie intensive e dei reparti ordinari. Le regioni che cambiano colore sono:

  • Puglia e Sardegna passano in giallo
  • Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Sicilia passano in arancione.

Quali differenze tra le zone

Con le nuove misure imposte dal governo e valide fino al 31 gennaio 2022, tra zona bianca e gialla per i vaccinati non ci sono praticamente differenze.

Una delle principali differenze prima era l’obbligo di indossare la mascherina anche all’aperto, obbligo che però con il decreto Natale è stato esteso al 31 marzo in tutta Italia, a prescindere dal colore. Pe tutta una serie di attività vige inoltre l’obbligo di indossare le mascherine FFP2 (qui l’elenco completo).

Fino alla cessazione dello stato di emergenza, al 31 marzo appunto, il decreto Natale prevede anche l’estensione dell’obbligo di super green pass – ottenibile cioè solo in seguito a vaccinazione o guarigione da meno di 6 mesi – a tutta una serie di settori e attività (qui dove è obbligatorio il super green pass adesso).

Dal 20 gennaio è anche scattato l’obbligo di green pass base – ottenibile quindi anche solo con tampone – per i clienti di parrucchieri ed estetisti.

Ricordiamo che fino al 31 gennaio 2022 sono vietati in tutta Italia gli eventi, le feste e i concerti, comunque denominati, che implichino assembramenti in spazi all’aperto. Chiuse anche sale da ballo, discoteche e locali assimilati, dove si svolgono eventi, concerti o feste.

Gli spostamenti con mezzi propri sono liberi in zona bianca così come nella gialla, le cose cambiano invece in zona arancione dove ci si può spostare sia in altri comuni della stessa regione che in altre regioni solo per lavoro, necessità, salute o per servizi non sospesi ma non disponibili nel proprio comune.

Sempre ammessi invece agli spostamenti da comuni di massimo 5mila abitanti verso altri comuni entro i 30 km, eccetto i capoluoghi di provincia (qui tutte le regole dettagliate in vigore in zona gialla e qui quelle della zona arancione).

Falsi positivi: controlli nelle farmacie e hotspot tamponi

Intanto, sono in corso in tutto il Nord Italia controlli dei Nas su farmacie e hotspot tamponi per falsi positivi. Questi sono tenuti a controllare l’identità delle persone che si sottopongono al test, essendo un trattamento sanitario che si conclude con un referto. Ma troppo speso non viene fatto.

A spiegarlo a chiare lettere a Radio Rai è il comandante del gruppo tutela della salute dei carabinieri di Milano Salvatore Pignatelli. Sono 11 le squadre dei Nas impegnate, che stanno verificando che l’identità delle persone tamponate venga accertata con tessera sanitaria ma anche con documento di identità.

I Nas si sono accorti che “a volte per questioni di rapidità” non viene riscontrata l’identità della persona, e questo si presta a gravi abusi, perché c’è chi si presenta con la tessera sanitaria di altri. Tra gli abusi possibili, quello di sottoporre a tampone persone positive con più tessere sanitarie in diverse farmacie, per far emettere green pass a nome di soggetti non immunizzati.