Il telemarketing selvaggio imperversa e l’Agcom distribuisce multe

Il Codice di condotta per il telemarketing dell'Agcom punta a colpire gli operatori che continuano a bombardare gli utenti di telefonate moleste

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Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Il registro pubblico delle opposizioni per bloccare le telefonate moleste delle aziende che propongono offerte commerciali indesiderate è in vigore dal 27 luglio 2022. Sono 28 milioni le utenze che sono già state registrate, a fronte di circa 100 milioni di utenze attive fra sim card attive e numeri fissi. Ma come si suole dire, fatta la legge trovato l’inganno: il registro delle opposizioni non riesce a impedire che le telefonate indesiderate continuino a raggiungere i cittadini.

Il registro delle opposizioni non sempre funziona

Gli utenti ricevono tuttora, mediamente, fra le 5 e le 8 chiamate a settimana. Lo rileva un report di Assoutenti. Non è che il registro non funzioni, tutt’altro. Secondo l’Agcom lo strumento funziona fin troppo bene e il fatto che il numero delle telefonate moleste non stia diminuendo si deve a un differente effetto. “Il Registro delle opposizioni sta funzionando alla perfezione, forse anche troppo“, dice il commissario Agcom, Massimiliano Capitanio la cui opinione è riportata dall’Ansa. “Il fatto di costituire una barriera efficace per chi svolge telemarketing legalmente, ha fatto proliferare il fenomeno del cli spoofing, ovvero le chiamate illegali”. “Su queste – conclude Capitanio – ora bisogna intervenire con leggi moderne e specifiche, per filtrare le chiamate che arrivano dall’estero”.

L’Agcom ha recentemente approvato il Codice di condotta per i call center volto a contrastare la pratica del teleselling illegale e indesiderato.
L’Agcom ha poi multato due società per la pratica delle telefonate indesiderate: si parla di multe da 200mila euro per ogni società.

Da chi arrivano le telefonate indesiderate

Il 60% delle chiamate riguarda proposte di forniture energetiche, il 25% riguarda le offerte degli operatori di telefonia fissa e mobile e il 15% riguarda proposte di investimenti online.

Oltre agli operatori umani gli utenti sono bersagliati dalle chiamate in cui a parlare è un messaggio preregistrato. E le chiamate possono arrivare dall’Italia o dall’estero. Poi c’è un filone che riguarda le telefonate mute.

“Il telemarketing selvaggio danneggia non solo gli utenti ma anche gli operatori corretti che rispettano le disposizioni in tema di privacy, per tale motivo chiediamo al Governo di modificare urgentemente la normativa prevedendo, così come hanno fatto altri paesi a partire dall’Olanda, un sistema Opt-in, per cui solo chi si iscrive al Registro fornisce espresso consenso al telemarketing e quindi può ricevere telefonate commerciali, rafforzando inoltre le sanzioni contro chi viola le norme”, afferma il presidente di Assoutenti Furio Truzzi.

Codice di condotta per il telemarketing

Lo scorso 26 luglio l’Agcom ha approvato il codice di condotta per l’attività di teleselling. Il codice impone il rispetto di alcuni principi:

  • trasparenza dei contratti con gli utenti finali conclusi telefonicamente;
  • utilizzo corretto delle liste di numeri telefonici, come fornite dagli operatori;
  • regolazione del sub-appalto delle attività dei call center;
  • obbligo di richiamabilità del call center da parte del cliente;
  • obbligo di iscrizione al ROC dei call center;
  • divieto di modificare il Caller Line Identification della linea da cui origina la chiamata al
    cliente.
  • garantire agli utenti contattati scelte consapevoli;
  • garantire elevati livelli qualitativi delle attività di contatto, in termini di adeguata preparazione del personale preposto;
  • orientare tutte le comunicazioni effettuate nell’ambito delle attività di promozione e vendita alla massima cortesia, trasparenza e semplicità;
  • prevedere che il soggetto a cui l’attività di promozione o vendita è stata affidata/appaltata (o eventualmente subappaltata), vigili sul rispetto da parte dei propri dipendenti delle direttive impartite e delle procedure stabilite dal Committente.