Truffa Poste è tornata di moda e sta circolando nuovamente

Un SMS da "PosteInfo" segnala un finto trasferimento di 980 euro per spingere le vittime a chiamare un numero truffa. È l’ultima trovata dei truffatori digitali

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Giorgia Bonamoneta

Giornalista

Nata ad Anzio, dopo la laurea in Editoria e Scrittura e un periodo in Belgio, ha iniziato a scrivere di attualità, geopolitica, lavoro e giovani.

Pubblicato: 29 Maggio 2025 13:28

Sta circolando un nuovo tentativo di frode ai danni dei clienti di Poste Italiane. Si tratta di un SMS, apparentemente innocuo, che segnala un presunto trasferimento in fase di approvazione: “Il trasferimento di 980,00 euro è in fase di approvazione. Se non sei stato tu chiama il servizio clienti ALLERT: 392…”. Il messaggio arriva da un numero mobile (come 379 o 392) e invita a contattare un finto servizio clienti. Chi lo riceve potrebbe pensare a un errore o a un attacco informatico e proprio su questo gioca il truffatore.

Dietro questo tipo di comunicazione si nasconde una truffa ben congegnata, in grado di spingere anche gli utenti più cauti a cadere nel tranello. Il mittente si firma “PosteInfo”, un nome che sembra ufficiale, ma in realtà non lo è.

Come capire se è una truffa Poste Italiane?

Il meccanismo alla base è sempre lo stesso: si fa leva sull’urgenza e sulla paura. Il messaggio contiene formule ambigue, a volte errori grammaticali (“ALLERT” al posto di “ALERT”), ma soprattutto cerca di spingere l’utente ad agire in fretta. Spesso viene indicato un numero da contattare o un link su cui cliccare, ma si tratta sempre di indirizzi e contatti non ufficiali.

Poste Italiane non invia mai SMS contenenti link cliccabili né chiede di fornire codici personali, PIN o credenziali via telefono. Se il messaggio arriva da un numero cellulare e ha toni allarmistici, è altamente probabile che si tratti di una truffa.

Messaggio truffa
Luca Incoronato
Truffa Poste.

Nel caso specifico, la somma in fase di trasferimento è sempre la stessa, ovvero pari a 980 euro. Ovviamente si tratta di una transazione falsa e che preme sul chiamare un numero esterno a quelli degli uffici reali di poste italiane.

Come segnalare un SMS truffa Poste?

In caso di sospetto, la prima cosa da fare è ignorare il messaggio. Non bisogna cliccare, né rispondere, né tantomeno chiamare il numero indicato. Il messaggio può essere inoltrato direttamente a phishing@posteitaliane.it, la casella ufficiale creata per raccogliere segnalazioni di questo tipo. È consigliabile anche bloccare il numero e cancellare l’SMS.

Se però si è già interagito con il messaggio o si sono inseriti dati in pagine web sospette, è fondamentale contattare il servizio clienti di Poste al numero verde 800.003.322 o recarsi presso un ufficio postale il prima possibile.

Cosa sono i messaggi da PosteInfo?

“PosteInfo” non è un canale ufficiale di comunicazione di Poste Italiane, ma un nome falso usato dai truffatori per dare credibilità al messaggio. I messaggi autentici arrivano da mittenti verificati e riconoscibili come Poste Italiane, BancoPosta, o PostePay. Non utilizzano numeri mobili né richiedono azioni immediate con link o telefonate.

Come ti contattano davvero le Poste?

Le comunicazioni ufficiali di Poste avvengono solo attraverso canali sicuri. Le notifiche possono arrivare tramite SMS informativi da numeri verificati, o attraverso le app ufficiali di PostePay e BancoPosta.

In alternativa, la comunicazione può avvenire per lettera o tramite il numero verde. In nessun caso Poste chiede di fornire credenziali o codici tramite chiamate o messaggi.

Il caso: fratelli truffatori

La dinamica della truffa non è solo ipotetica. A Vicenza, due fratelli di 33 e 35 anni sono stati arrestati con l’accusa di aver messo a segno almeno 20 colpi tra gennaio e maggio 2023, sottraendo oltre 50.000 euro. Il loro schema era semplice: inviavano SMS a nome “PosteInfo” per segnalare un’anomalia sul conto della vittima. Poco dopo arrivava una telefonata da un finto operatore, che spiegava che un “corriere” sarebbe passato a casa per ritirare le carte di pagamento.

In diversi casi i truffatori si sono presentati a domicilio, vestiti con abbigliamento simile a quello degli operatori di Poste, ritirando fisicamente le carte delle vittime. In altri casi, guidavano la persona passo dopo passo al telefono, fino a farle trasferire i soldi su altri conti.