COP28, dall’Ue 2,3 miliardi di euro per la transizione energetica

L'annuncio di Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, per il lancio dell'impegno globale sulle energie rinnovabili e l'efficienza energetica

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Matteo Paolini

Giornalista green

Nel 2012 ottiene l’iscrizione all’Albo dei giornalisti pubblicisti. Dal 2015 lavora come giornalista freelance occupandosi di tematiche ambientali.

La Commissione europea ha annunciato un piano da 2,3 miliardi di euro per aiutare il mondo a passare a fonti energetiche più pulite e sostenibili nei prossimi due anni. Lo ha dichiarato la sua presidente, Ursula von der Leyen, durante il lancio dell’impegno globale per le energie rinnovabili e l’efficienza energetica alla Cop28 a Dubai. Questo piano si aggiunge all’iniziativa Global Green Bond da un miliardo di euro presentata a giugno, ha aggiunto von der Leyen, ricordando che l’Ue e i suoi Paesi membri prevedono di investire “più di 20 miliardi nella cooperazione energetica solo in Africa”.

Ue accoglie con favore il Coal Transition Accelerator

La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha accolto con favore il lancio del Coal Transition Accelerator, promosso alla Cop28 dalla Francia insieme all’Ue, agli Stati Uniti e una serie di Paesi in via di sviluppo come Indonesia e Vietnam.

“Ci aiuterà a identificare le politiche e i flussi di finanziamento giusti per poter raggiungere il nostro obiettivo. Un futuro senza carbone”, ha scritto von der Leyen in un tweet. “L’Ue – ha aggiunto – è pronta a indicare la strada per una transizione giusta e rapida”.

Il Coal Transition Accelerator è un’iniziativa che mira a sostenere la transizione dei Paesi verso un futuro senza carbone. Fornirà assistenza tecnica e finanziaria per aiutare i Paesi a sviluppare piani di transizione, a riqualificare i lavoratori e a garantire che la transizione sia inclusiva e sostenibile.

L’approvazione da parte della presidente von der Leyen è un segnale importante dell’impegno dell’Ue a sostenere la transizione energetica globale. L’Ue è pronta a collaborare con altri Paesi per accelerare la chiusura delle centrali a carbone e per promuovere un futuro più sostenibile.

Global Pledge: un passo avanti verso la transizione energetica

La presidente della Commissione europea ha celebrato la firma alla Cop28 a Dubai del Global Pledge sulle rinnovabili e l’efficienza energetica. L’accordo, sottoscritto da oltre 110 Paesi, si impegna a raddoppiare i miglioramenti dell’efficienza energetica e a triplicare la capacità di energia rinnovabile, fino ad almeno 11 terawatt.

Von der Leyen ha definito l’accordo “una buona notizia” per il clima, sottolineando che il consumo energetico rappresenta i tre quarti delle emissioni globali di gas serra. “Abbiamo bisogno di un’energia che sia conveniente e accessibile a tutti”, ha aggiunto la numero uno dell’esecutivo comunitario, auspicando che i target misurabili sulle rinnovabili possano riflettersi nella dichiarazione finale della Cop28 “come contributo essenziale all’eliminazione graduale dei combustibili fossili nel mix energetico mondiale”.

Impegno dell’industria petrolifera alla Cop28

I colossi del petrolio, tra cui Exxon e Aramco, hanno annunciato un impegno a ridurre le proprie emissioni, compresa quella di metano, nell’ambito della Cop28. Nonostante le critiche da parte di alcuni attivisti del clima, che lo definiscono una mera “copertura“, questo accordo rappresenta un passo significativo per un settore storicamente considerato uno dei principali contributori al problema del cambiamento climatico.

I 50 principali produttori di petrolio, che coprono il 40% della produzione petrolifera globale, hanno così espresso la loro volontà di contribuire attivamente alla lotta contro il cambiamento climatico. La loro partecipazione è essenziale per accelerare i progressi nell’agenda sul clima e per coinvolgere tutti i settori economici in questa sfida globale.

Le opportunità economiche della transizione energetica

L’impegno finanziario dell’UE e degli USA nella transizione energetica non solo risponde al cambiamento climatico ma offre anche un’opportunità economica significativa. La transizione verso fonti di energia rinnovabili non solo affronta le sfide ambientali ma apre anche la porta a nuovi mercati, stimola l’innovazione tecnologica e può generare milioni di posti di lavoro.

Dinamiche economiche della transizione energetica

La sfida principale è bilanciare gli investimenti nelle tecnologie emergenti con la necessità di garantire la sicurezza energetica. L’Europa, in particolare, deve ridurre la dipendenza dalle fonti fossili e gestire la transizione in modo equo e sostenibile per tutti i suoi stati membri.

Ruolo cruciale della tecnologia nell’energia rinnovabile

La tecnologia svolge un ruolo chiave nella transizione energetica. L’innovazione nei settori dell’energia solare, eolica e delle batterie accelera, rendendo queste fonti sempre più efficienti ed economicamente vantaggiose. Il coinvolgimento dell’industria tecnologica è fondamentale per sviluppare soluzioni che riducano i costi dell’energia rinnovabile e ne aumentino l’adozione. La digitalizzazione del settore energetico può portare a una gestione più efficiente delle risorse e a un impatto ambientale ridotto.

Responsabilità sociale delle aziende petrolifere

L’impegno dei colossi del petrolio nel ridurre le emissioni rappresenta un passo importante, ma non sufficiente. È essenziale che queste aziende investano anche in ricerca e sviluppo per tecnologie pulite e che adottino pratiche di business più sostenibili.

Per raggiungere la transizione energetica, è necessario un cambio di prospettiva nel settore energetico, in cui l’importanza della responsabilità sociale delle imprese diventa fondamentale. Le compagnie petrolifere devono quindi impegnarsi non solo nel ridurre le proprie emissioni, ma anche nell’apportare un contributo attivo allo sviluppo delle energie rinnovabili.

La sfida del cambiamento climatico: un impegno globale

La sfida del cambiamento climatico è globale e richiede una risposta coordinata a livello internazionale. La Cop28 ha dimostrato che esiste una volontà politica condivisa di affrontare questa sfida, ma è necessario intensificare gli sforzi e la cooperazione.

La collaborazione tra nazioni, settori industriali e comunità scientifiche è fondamentale per sviluppare e implementare soluzioni efficaci. Solo attraverso un approccio olistico e cooperativo è possibile affrontare le complessità del cambiamento climatico.