Dichiarazione dei redditi 2024, come detrarre le spese sanitarie ed indicarle nel Modello 730

Per ottenere la detrazione relativa alle spese sanitarie nella dichiarazione dei redditi è necessario indicarle correttamente nel Modello 730

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

A prevedere una detrazione fiscale delle spese sanitarie sostenute nel 2023 all’interno del Modello 730/2024 è l’articolo 15 del TUIR. L’agevolazione, fruibile dai contribuenti che presentano la dichiarazione dei redditi, permette di ottenere una riduzione delle tasse da pagare anche per i costi sostenuti per i familiari a carico, per le persone con disabilità e per l’acquisto di cani guida.

Ai contribuenti spetta una detrazione del 19% delle spese sostenute nel corso del 2023 senza limiti di importo. È prevista, però, una franchigia di 129,11 euro: questo significa che, se nel corso del 2023 si è speso meno di questa cifra, non si ha diritto ad accedere ad alcune detrazione.

Per ottenere la detrazione il contribuente deve compilare il quadro E del Modello 730/2024: nello specifico le spese sanitarie sostenute devono essere indicate nei righi compresi tra E1 ed E5. Nel caso in cui i costi dovessero superare i 15.493,71 euro, la detrazione può essere ripartita in quattro quote annuali di pari importo. Ricordiamo che è necessario aver effettuato i pagamenti in maniera tracciabile, almeno nella maggior parte dei casi.

Ma entriamo nel dettaglio e scopriamo come debbano essere gestite le spese sanitarie nella dichiarazione dei redditi.

Dichiarazione dei redditi: tracciabilità delle spese sanitarie

L’obbligo della tracciabilità delle spese sanitarie è stato introdotto attraverso il comma 679 della Legge n. 160/2019, che ha previsto che la detrazione al 19% per gli oneri che sono indicati all’interno dell’articolo 15 del TUIR può essere ottenuto solo e soltanto se i costi risultano essere stati sostenuti attraverso:

  • un bonifico bancario o postale;
  • con i sistemi di pagamento previsti dall’articolo 23 del DLGS n. 241/1997, tra i quali rientrano le carte di credito, di debito, prepagate, assegni bancari o circolari.

Rimangono completamente ed interamente esclusi dall’obbligo di tracciabilità:

  • eventuali spese sostenute per acquistare dei medicinali;
  • i dispositivi medici;
  • le spese che sono state sostenute presso delle strutture pubbliche o presso delle strutture private accreditate al SSN.

Questo significa, in altre parole, che per poter detrarre la spesa sostenuta da un dentista privato è necessario effettuare il pagamento con una carta di credito, un bonifico o un assegno.

Spese sanitarie: le regole generali per poterle detrarre

La detrazione IRPEF sulle spese sanitarie spetta unicamente se le stesse vengono indicate in dichiarazione dei redditi. Per quelle sostenute nel corso del 2023 è necessario, quindi, compilare il Modello 730/2024. È possibile usufruire delle agevolazioni secondo il criterio di cassa. La documentazione deve essere conservata dal contribuente per tutto il periodo nel quale l’Agenzia delle Entrate può effettuare dei controlli: fino al 31 dicembre del quinto anno successivo rispetto a quello in cui è stata presentata la dichiarazione dei redditi.

È possibile fruire delle detrazioni solo e soltanto nel caso in cui le spese restano effettivamente a carico di chi le ha sostenute. E, comunque vada, nel limite dell’imposta lorda. Le eventuali eccedenze di onere detraibile – per il quale non è stata trovata capienza nell’IRPEF dovuta – non può essere chiesta a rimborso. Non può nemmeno essere utilizzata nel periodo d’imposta successivo. In altre parole, l’eventuale eccedenza di detrazione di un’annualità viene sostanzialmente persa.

Il contribuente ha la possibilità di portare in detrazione le spese mediche e sanitarie sostenute nell’interesse dei familiari che siano fiscalmente a suo carico. E, ma solo in alcuni casi, anche per i familiari che non siano a suo carico.

I requisiti per accedere alla detrazione fiscale

I contribuenti che, nel corso del periodo d’imposta 2023 abbiano sostenuto delle spese sanitarie, possono ottenere la detrazione fiscale. Per ottenerla, oltre alla presentazione della dichiarazione dei redditi, devono rispettare alcune condizioni. Le più importanti sono le seguenti:

  • le spese devono rientrare tra quelle previste dalla legge. È stato, infatti, previsto un elenco tassativo di quelle che possono essere portate in detrazione o che sono deducibili;
  • il contribuente deve aver sostenuto effettivamente le spese nel corso dell’anno. Vige, infatti, il principio di cassa con mezzi tracciabili. I costi sostenuti, inoltre, devono essere rimasti a carico del contribuente e non devono essere stati rimborsati, ad esempio, da un’assicurazione. Le spese possono essere deducibili anche quando sono state sostenute per una persona fiscalmente a carico;
  • il contribuente deve essere in possesso della documentazione che attesti la spesa che ha sostenuto: fatture, scontrini e quant’altro.

Nel caso in cui le spese sanitarie che abbiamo appena indicato sono state sostenute nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale la detrazione compete per l’importo del ticket che è stato versato.

Spese sanitarie sostenute per il figlio

Le spese sanitarie intestate al genitore e sostenute per conto del figlio, il quale abbia percepito dei redditi superiori al limite previsto per essere considerato a carico, non permettono di ottenere la detrazione. Questa esclusione coinvolge:

  • la persona che ha sostenuto l’onere;
  • la persona che ha beneficiato della prestazione.

Contribuente deceduto

Tra le spese detraibili rientrano anche quelle sostenute per un persona deceduta, nel caso in cui siano state saldate dagli eredi dopo il suo decesso. L’agevolazione spetta anche se la persona che è venuta a mancare non era un familiare a carico.

Nel caso in cui le spese siano state sostenute da più eredi, l’agevolazione spetterà pro quota in base alla spesa che è stata effettivamente sostenuta.

Dichiarazione dei redditi: la detrazione IRPEF

Le spese sanitarie devono essere indicate nei righi da E1 a E3 del Modello 730/2024 senza alcun abbattimento. Nel rigo E4 devono essere indicate le spese sostenute per l’acquisto di veicoli per disabili. Le spese sanitarie che possono essere portate in detrazione sono molteplici e variano da caso a caso. L’elenco sintetico si trova nelle istruzioni di compilazione del Modello 730/2024.

Tra le spese che possono essere portate in detrazione ricordiamo (l’elenco non è completo):

  • analisi;
  • indagini radioscopiche;
  • prestazioni chirurgiche;
  • prestazioni specialistiche;
  • ricerche e applicazioni;
  • prestazioni rese da un medico generiche;
  • acquisto o affitto di protesi sanitarie;
  • ricoveri collegati ad una operazione chirurgica o degenze;
  • acquisto di medicinali;
  • spese relative all’acquisto o all’affitto di attrezzature sanitarie (apparecchio per aerosol o per la misurazione della pressione sanguigna);
  • spese relative al trapianto di organi.