Dichiarazione dei redditi 2024: come si compila il Modello 730. Le istruzioni per non sbagliare

Come si compila il Modello 730 e come si invia correttamente la dichiarazione dei redditi? Tutte le istruzioni per non commettere degli errori fatali

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

Dalla giornata di ieri – 30 aprile 2024 – è ufficialmente disponibile il Modello 730 precompilato. I contribuenti lo possono utilizzare per inviare la propria dichiarazione dei redditi 2024, che si riferisce al periodo d’imposta 2023.

La domanda che si pongono, a questo punto, molti contribuenti è la seguente: come si fa a compilare il documento messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate? Quali redditi devono essere indicati? E soprattutto quali sono i contribuenti obbligati a espletare questo obbligo?

Quest’anno, almeno sulla carta, il Modello 730 è semplificato. Ma i dubbi su come debba essere utilizzato e quando debba essere inviato continuano a rimanere. Cerchiamo di fare chiarezza e vediamo come si devono muovere correttamente i contribuenti per non commettere degli errori.

Le differenze tra il Modello 750 precompilato e ordinario

Primo passo per districarsi nella dichiarazione dei redditi è capire quali differenze ci sono tra il Modello 730 ordinario e quello precompilato.

L’ordinario è sostanzialmente la dichiarazione dei redditi che il contribuente decide di compilare in totale e completa autonomia utilizzando le informazioni che sono in suo possesso. Successivamente il documento viene presentato in modalità tradizionale o con i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate. La pratica può essere presentata attraverso:

  • un sostituto d’imposta che presta l’assistenza fiscale;
  • un Caf;
  • un professionista abilitato.

Nel caso in cui un lavoratore dipendente sia privo di un sostituto d’imposta che provveda al conguaglio delle imposte, deve presentare il Modello 730 ad un Caf dipendenti o a un professionista abilitato.

Diverso, invece, è il Modello 730 precompilato, che viene fornito direttamente dall’Agenzia delle Entrate. I dati sono già inseriti al suo interno: si basano sulle informazioni fornite da soggetti terzi, come ad esempio i sostituti d’imposta e le spese sanitarie.

In questo caso il contribuente deve esclusivamente controllare i dati inseriti ed eventualmente modificare o integrare quelli sbagliati o mancanti. O confermare quelli presenti, nel caso in cui fossero tutti corretti.

Il Modello 730 semplificato

Nel 2024 ha debuttato il Modello 730 semplificato. Questa è una vera e propria semplificazione, che dovrebbe rendere più semplice e veloce la trasmissione della dichiarazione dei redditi.

Da quest’anno, in altre parole, il Modello 730 precompilato viene sostituito da quello semplificato. Pensionati e lavoratori dovranno semplicemente confermare i dati che sono presenti nell’immenso database dell’Agenzia delle Entrate e non sarà necessario compilare le singole voci in forma precompilata. Anche in questo caso è possibile confermare, correggere o eventualmente integrare i dati che il contribuente trova al suo interno.

Dichiarazione dei redditi 2024: le scadenze

Quali sono le scadenze previste quest’anno per quel che riguarda la dichiarazione dei redditi? I contribuenti devono rispettare il seguente calendario:

  • entro lo scorso 18 marzo 2024: i sostituti d’imposta devono aver inviato all’Agenzia delle Entrate la certificazioni unica e averne consegnata una copia al contribuente;
  • dallo scorso 30 aprile 2024: da questa data è possibile accedere alla dichiarazione dei redditi precompilata utilizzando i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate;
  • entro il 15 giugno 2024: i CAF, i sostituti d’imposta e i professionisti abilitati rilasciano le ricevute del Modello 730 presentato entro il 31 maggio 2024. Vengono effettuati i controlli sulla regolarità formale della documentazione presentata, vengono calcolate le imposte e viene trasmetto il tutto all’Agenzia delle Entrate;
  • entro il 29 giugno 2024: si attuano le stesse procedure viste al punto precedente per le dichiarazioni che sono state presentate tra il 1° e il 20 giugno;
  • a partire dal mese di luglio fino a quello di novembre: i sostituti d’imposta effettuano i conguagli delle imposte. Fanno le trattenute o erogano gli importi che spettano ai contribuenti direttamente sulla pensione o nella busta paga;
  • entro il 23 luglio 2024: si attuano le misure che abbiamo visto in precedenza per le dichiarazioni presentate tra il 21 giugno e il 15 luglio;
  • entro il 30 settembre 2024: deve essere presentato il Modello 730 ordinario;
  • entro il 25 ottobre 2024: deve essere inviato il Modello 730 integrativo;
  • novembre 2024: viene effettuata la trattenuta delle somme dovute a titolo di seconda o unica rata di acconto IRPEF e della cedolare secca.

Le scadenze che abbiamo appena visto possono slittare di uno o due giorni nel caso in cui dovessero capitare di sabato, domenica o altro giorno festivo.

Modello 730: quali redditi devono essere dichiarati

Quali redditi devono essere indicati nel dettaglio all’interno della dichiarazione dei redditi? I contribuenti che utilizzano il Modello 730 devono comunicare:

  • i redditi di lavoro dipendente e assimilati. Tra questi rientrano, ad esempio, lo stipendio e quelli provenienti dalle collaborazioni coordinate e continuative e quelle a progetto;
  • i redditi dei terreni e dei fabbricati. Vi rientrano i redditi fondiari determinati dal possesso di fabbricati e terreni, compresa l’abitazione principale ed eventuali altre proprietà immobiliari;
  • i redditi di capitale. Comprendono gli interessi, i dividendi e qualsiasi altro guadagno proveniente da degli investimenti finanziari;
  • redditi da lavoro autonomo per i quali non è prevista la partita Iva. Sono le prestazioni di lavoro autonomo che vengono svolte occasionalmente, senza la necessità di doversi iscrivere al registro delle imprese o possedere una partita Iva.

Come correggere eventuali errore

Ricordiamo che inserire delle informazioni sbagliate all’interno del Modello 730 può avere delle pesanti conseguenze, la cui entità varia in base all’errore commesso. Nel caso in cui il contribuente se ne dovesse accorgere può apportare le dovute correzioni in due modi:

  • Modello 730 rettificativo: nel caso in cui il contribuente si dovesse accorgere di eventuali errori commessi da chi ha prestato l’assistenza fiscale lo deve comunicare il prima possibile, in modo da presentare il documento rettificativo;
  • Modello 730 integrativo: nel caso in cui il contribuente si dovesse accorgere di non aver fornito tutti gli elementi necessari per la compilazione della dichiarazione dei redditi o se ha inserito delle informazioni errate, le modalità attraverso le quali effettuare le integrazioni variano a seconda del tipo di errore. Potrà quindi presentare il Modello 730 integrativo entro il 25 ottobre 2024 o un Modello Redditi Persone Fisiche. Queste due scelte devono essere effettuate solo se le modifiche non comportano una variazione dell’imposta dovuta o generano un maggiore o minore credito.

In sintesi

Il 30 aprile 2024 è partita ufficialmente la stagione della dichiarazione dei redditi. Da quest’anno è possibile utilizzare il Modello 730 semplificato, che, almeno in linea teorica, dovrebbe rendere più agevole la vita dei contribuenti.

Dal 20 maggio 2024 sarà possibile iniziare a modificare i dati contenuti all’interno della dichiarazione messa a disposizione dall’Agenzia delle Entrate. Il calendario, successivamente, è fitto e prevede la liquidazione delle spettanze entro il mese di novembre.