Inpgi, la scadenza di maggio per il pagamento della prima rata dei contributi minimi

La cassa pensionistica dei giornalisti, l'Inpgi, ha comunicato le nuove scadenze per il pagamento dei contributi minimi da parte dei suoi iscritti, con una molto ravvicinata

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Matteo Runchi

Editor esperto di economia e attualità

Redattore esperto di tecnologia e esteri, scrive di attualità, cronaca ed economia

Pubblicato: 26 Maggio 2025 12:34

L’Inpgi, la cassa pensionistica dei giornalisti iscritti all’Ordine, ha comunicato ai propri iscritti il pagamento dei contributi minimi per l’anno 2025. La somma, il cui importo dipende anche dal numero di anni in cui il giornalista ha praticato la professione, andrà versata entro la data del 31 luglio 2025.

Potrebbe però esserci una scadenza ancora più vicina, il 31 maggio. Una nuova opzione data dall’Inpgi ai propri iscritti infatti, prevede il pagamento del contributo in 3 rate mensili consecutive che terminano proprio il 31 luglio, ma partono dal mese di maggio.

Il pagamento dei contributi minimi dell’Inpgi

Come ogni anno, la cassa pensionistica dei giornalisti ha comunicato le date per il pagamento dei contributi minimi ai propri iscritti. Le somme cambiano a seconda dell’anzianità del singolo giornalista:

  • contributo minimo ordinario, 426,40 euro;
  • contributo minimo per i giornalisti con meno di 5 anni di anzianità professionale, 225,71 euro;
  • contributo minimo per i giornalisti titolari di trattamento pensionistico diretto, 275,88.

Da quest’anno, come previsto da delibera del CdA dell’Inpgi n. 24 del 30 aprile 2025, il contributo minimo potrà essere versato anche in 3 rate mensili consecutive a partire dal mese di maggio. In ogni caso, la data ultima per il versamento dei contributi minimi sarà il 31 luglio 2025.

  • 1° rata 31 maggio 2025, 142,13 euro
  • 2° rata 30 giugno 2025,  142,13 euro;
  • 3° rata 31 luglio 2025, 142,14 euro.

I moduli per il pagamento dei contributi

Per il pagamento dei contributi minimi Inpgi, sia che si scelga l’unica soluzione, sia che si scelgano le rate mensili a partire da maggio, bisognerà utilizzare il modello F24/accise, che dovrà essere compilato indicanti i dati anagrafici e il codice fiscale del giornalista interessato. Non sono ammessi i versamenti da parte di soggetti diversi.

Bisogna poi utilizzare i codici:

  • Ente P;
  • codice identificativo 22222;
  • il codice tributo G001;
  • mese e anno di riferimento 01-2025.

Nel caso in cui il contribuente non si trovasse in grado di utilizzare questo metodo per il pagamento, è comunque possibile effettuarlo attraverso regolare bonifico bancario. Le coordinate a cui inviare il bonifico possono essere reperite sul sito dell’Inpgi.

Chi non deve versare i contributi minimi all’Inpgi

Non tutti i giornalisti sono obbligati a versare i contributi minimi all’Inpgi. Coloro che nel 2025 svolgono l’attività esclusivamente nell’ambito di un rapporto di collaborazione coordinata e continuativa infatti, non si devono occupare di questo passaggio burocratico.

In questo caso infatti, sono i committenti a dover versare i contributi per conti del collaboratore. I giornalisti che hanno questo tipo di contratti però, devono comunicare all’Inpgi di essere impiegati in questo tipo di collaborazione attraverso la dichiarazione di attività.

Infine, non sono tenuti a versare i contributi minimi i giornalisti che non hanno svolto alcuna forma di attività giornalistica autonoma e che, entro la fine dell’anno 2025, presumono di non svolgerne alcuna. In questo caso però, è necessario comunicare all’Inpgi la cessazione di attività.