Godersi tranquillamente una pensione all’estero, oltre alla serenità, permette di accedere ad un’agevolazione fiscale: una riduzione del 50% dell’Imu che deve essere versata per un immobile ad uso abitativo posseduto in Italia.
Si riesce ad ottenere, in altre parole, uno sconto sull’Imposta Municipale Unica nel caso in cui l’assegno previdenziale sia stato stato maturato in convenzione internazionale.
Indice
La pensione in regime di convenzione con l’Italia
Per i pensionati residenti all’estero il legislatore ha introdotto una particolare agevolazione: la riduzione del 50% dell’Imu, nel caso in cui l’assegno previdenziale sia stato maturato in regime di convenzione con l’Italia. La misura è stata introdotta per i Paesi con i quali l’Italia ha sottoscritto alcuni accordi fiscali.
La riduzione dell’Imu si applica a quanti hanno trasferito la propria residenza in uno stato con il quale il nostro Paese ha sottoscritto una convenzione previdenziale. A prevederlo, nello specifico, è l’articolo 1, comma 48, della Legge n. 178/20, il quale dispone quanto segue:
Per una sola unità immobiliare a uso abitativo, non locata o data in comodato d’uso, posseduta in Italia a titolo di proprietà o usufrutto da soggetti non residenti nel territorio dello Stato che siano titolari di pensione maturata in regime di convenzione internazionale con l’Italia, residenti in uno Stato di assicurazione diverso dall’Italia, l’imposta municipale propria […] è applicata nella misura della metà e la tassa sui rifiuti avente natura di tributo o la tariffa sui rifiuti avente natura di corrispettivo […] è dovuta in misura ridotta di due terzi.
Pensionati all’estero, come funziona l’Imu
Alla luce della disposizione che abbiamo appena visto, i pensionati che sono residenti all’estero hanno la possibilità di ottenere uno sconto sull’Imu relativo agli immobili che possiedono in Italia, purché siano in possesso di una serie di requisiti. L’agevolazione, in altre parole, spetta nel caso in cui i pensionati abbiano la residenza fiscale all’estero e siano proprietari di un immobile non abitato in Italia: deve essere tenuto a disposizione. Lo sconto, però, non si applica trasversalmente a tutti i soggetti, ma solo a determinati soggetti.
Possono accedere allo sconto del 50% dell’Imu i pensionati – di qualsiasi nazionalità – che siano titolari di una pensione estera e che siano residenti in un Paese nel quale è in vigore una convenzione previdenziale con l’Italia.
Come sono cambiate le convenzioni nel tempo
Nel corso del tempo le agevolazioni previste per i pensionati residenti all’estero proprietari di immobili in Italia è cambiata. Basti pensare che fino al 2019 l’Imu sulla prima casa non doveva essere versata nel caso in cui il soggetto risultasse essere residente all’estero e iscritto all’Aire.
Alcune novità sono state introdotte attraverso la Legge n. 160/2019 – ossia la Legge di Bilancio 2020 – attraverso la quale sono state cancellate le esenzioni: il legislatore aveva preso questa decisione per evitare una procedura di infrazione da parte dell’Unione europea. Secondo l’Ue, infatti, questo particolare regime agevolato risultava essere discriminatorio nei confronti dei cittadini di altri Stati dell’Europa, che erano proprietari di un immobile in Italia.
Nel corso del 2020 – proprio per questo motivo – non sono state applicate delle agevolazioni per i pensionati italiani che erano residenti all’estero. Le regole del gioco, però, sono state cambiate con la Legge 178/202o (nello specifico dal suo articolo 1, comma 48), attraverso la quale sono state introdotte delle nuove agevolazioni Imu e Tari.
A seguito dell’introduzione di questa disposizione sono stati stanziati qualcosa come 12 milioni euro che dovrebbero essere ripartiti a livello locale per sopperire ai mancati incassi da parte delle varie amministrazioni comunali.
A chi spetta l’agevolazione Imu
La riduzione del 50% dell’Imu viene riconosciuta su una sola unità immobiliare posseduta in Italia, che deve essere ad uso abitativo. Il proprietario non deve essere residente fiscalmente nel nostro Paese e deve essere titolare di una pensione estera, che sia stata maturata in regime di convenzione internazionale con l’Italia.
È importante sottolineare che l’agevolazione spetta nel momento in cui si maturano i due diversi requisiti:
- la residenza fiscale all’estero;
- la pensione deve essere stata maturata in regime di convenzione internazionale.
Abbiamo voluto soffermarci ulteriormente su questo punto, perché come ha chiarito il Ministero dell’Economia e delle Finanze con la risoluzione n. 5/DF dell’11 giugno 2021, il regime agevolato non può essere confessato trasversalmente a tutti i soggetti indipendentemente dal Paese nel quale hanno preso la residenza. La norma, infatti, prevede espressamente che il soggetto abbia preso residenza in Paese diverso dall’Italia.
Nel corso di Telefisco del 28 gennaio 2021, il Mef ha sottolineato che l’Imu al 50% non si applica unicamente ai cittadini italiani residenti all’estero, ma a tutti i soggetti non residenti che siano titolari di una pensione internazionale. Siamo davanti, in altre parole, ad una vera e propria apertura, che non era stata prevista in precedenza.
Riduzione della Tari
Non deve essere dimenticato che per i soggetti che abbiamo appena indicato è stata prevista anche una riduzione della Tari. In questo caso i contribuenti devono versare un importo ridotto di due terzi rispetto alla misura ordinaria.
In entrambi i casi – sia per la Tari che per l’Imu – l’immobile non deve essere stato dato in affitto o in comodato d’uso.
Quali sono i Paesi che hanno sottoscritto la Convenzione
A questo punto diventa importante capire quali siano i Paesi che hanno sottoscritto una convenzione previdenziale con l’Italia. Il documento che abbiamo citato in precedenza del Ministero dell’Economia spiega esplicitamente quali nazioni vi rientrino, che nel dettaglio sono:
- Paesi Ue;
- Paesi See, ossia Norvegia, Islanda e Liechtenstein;
- Svizzera, per la pensione in regime comunitario;
- Regno Unito;
- Paesi extraeuropei che hanno stipulato con l’Italia convenzioni bilaterali di sicurezza sociale (pensione in regime di convenzione bilaterale).
Un’agevolazione parziale
In un certo senso è possibile affermare che siamo davanti ad un’agevolazione parziale, la quale va incontro unicamente ai pensionati residenti all’estero proprietari di una sola unità immobiliare.
Rispetto alle agevolazioni in essere fino al 2019, quella attuale è limitata. Ma non è detto che possa essere nuovamente modificata, perché anche questa volta potrebbe essere contestata da parte dell’Unione europea.