Pasqua salata, dai trasporti alla tavola: arriva la stangata

Uova e colombe di Pasqua a prezzi stellari, voli di sola andata per la Sicilia che costano più della tratta Roma-Arabia Saudita. Le Feste 2023 saranno un salasso

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Maurizio Perriello

Giornalista politico-economico

Giornalista e divulgatore esperto di geopolitica, guerra e tematiche ambientali. Collabora con testate nazionali e realtà accademiche.

Quella del 2023 sarà la seconda Pasqua dallo scoppio della guerra in Ucraina. Da un lato la tragedia umanitaria del conflitto rende sempre più ardui i festeggiamenti anche per chi ne osserva gli sviluppi a migliaia di chilometri di distanza, dall’altro l’impennata record dei prezzi delle materie prime impone l’ennesima stangata sui consumi degli italiani.

A pesare ancora di più sulle nostre tasche sono i rincari di energia, trasporti e beni alimentari, in particolare dei prodotti dolciari tradizionali come uova e colombe di Pasqua (qui trovate qualche consiglio sul dove comprare).

Quanto costano uova e colombe di Pasqua

A far lievitare – è proprio il caso di dirlo – i costi dei dolci tipici pasquali sono gli aumenti dei prezzi di materie prime come zucchero e burro, oltre all’ormai onnipresente caro bollette. In base agli ultimi dati Istat sull’inflazione di marzo, il prezzo dell'”oro bianco” è aumentato del 54,9% su base annua, quello del burro del 25,8%, quello della farina del 17,8%, delle uova del 22,4% e del cacao del 12,1%. Secondo il Codacons, che ha confrontato i listini dello scorso anno osservati nelle principali catene commerciali operanti in Italia con quelli applicati nel 2023, alcuni prodotti sono arrivati a costare addirittura il 70% in più.

In Italia dove costa meno andare in vacanza a Pasqua? Ecco i prezzi.

Il prodotto dolciario che registra i rincari più pesanti è senza dubbio la colomba: l’aumento medio rispetto allo scorso anno è del +31,8%, con punte del +73,6% in alcuni supermercati per la versione classica. Per le colombe farcite (limone, cioccolato, pistacchio eccetera) gli incrementi variano invece da un minimo del 20,7% a un massimo del 60,8%. La maggior parte dei consumatori presi in esame si è orientata verso le colombe pasquali industriali di fascia bassa, il cui prezzo va dai 2,39 euro del 2022 (per una confezione da 750 grammi) agli attuali 2,99 euro, con un aumento del +25%. La colomba “formato famiglia” da un chilo è invece passata dai 4,98 euro dello scorso anno agli attuali 7,90 euro, con un rincaro del +58,6%.

Non ci si può neanche consolare con l’uovo di Pasqua, che sempre secondo il Codacons è aumentato del +15,4% rispetto al prezzo medio praticato nel 2022. I prodotti più richiesti dai bambini hanno registrato picchi di costo del +44% per alcune linee dedicate a brand e personaggi dei cartoni animati. Ad esempio il prezzo del classico uovo “Gran sorpresa” da 150 grammi è salito dagli 8,99 euro del 2022 ai 9,99 euro attuali (+11,1%). Per le uova più grandi (365 grammi) i listini salgono dai 10,49 euro dello scorso anno agli attuali 14,90 euro (+42%).

Aerei e treni: aumentano anche i viaggi

Le Festività “comandate” riportano in auge l’annoso problema dei fuori sede che rientrano in terra natia per festeggiare in famiglia, in particolare al Sud e nelle Isole. Chi torna in Sicilia, ad esempio, privilegia lo spostamento in aereo, trovandosi però di fronte a prezzi folli, superiori a quelli già altissimi registrati nel 2022. Un volo da Roma a Palermo è arrivato a costare persino di più della tratta Roma-Riad, in Arabia Saudita. Una stangata che non ha risparmiato neanche chi ha prenotato il viaggio con largo anticipo.

Il record del biglietto più caro l’ha vinto al momento la tratta Roma-Catania: 369 euro per la sola andata su Ita Airways. L’aumento dei costi di trasporto riguarda anche i gettonatissimi treni a lunga percorrenza, sui quali è ormai quasi impossibile trovare posto per il weekend di Pasqua. Il prezzo di un singolo biglietto ha superato i 120 euro in prima classe, per una tariffa che di solito non è mai andata oltre i 97 euro. Si parla invece di più di 60 euro per chi viaggia in seconda classe.