Prezzi carburanti in crescita, rialzo per benzina e diesel: la verde costa 1,8 euro

Risalgono i prezzi di benzina e diesel, con i rincari dei carburanti dovuti alla crescita delle quotazioni del greggio dovuta alle tensioni internazionali

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Luca Bucceri

Giornalista economico-sportivo

Giornalista pubblicista esperto di sport e politica, scrive di cronaca, economia ed attualità. Collabora con diverse testate giornalistiche e redazioni editoriali.

I prezzi dei carburanti tornano a crescere in Italia, con le ultime rilevazioni da parte di Quotidiano Energia che non sorridono agli automobilisti. Secondo i dati elaborati, infatti, si assiste a un rialzo sulla rete dei carburanti dovuto alle quotazioni internazionali dei raffinati in salita. Elemento che ha portato sia benzina sia diesel a crescere nuovamente, con sovrapprezzi che variano dall’uno ai due centesimi in base alla stazione di rifornimento e alla modalità di erogazione alla pompa.

Quanto costano benzina e diesel al 23 gennaio

In base all’elaborazione dei dati dell’Osservaprezzi del Mimit, aggiornati alle 8 di ieri 23 gennaio, è possibile notare l’andamento del prezzo di benzina e diesel negli ultimi giorni. Nello specifico, il prezzo medio praticato della benzina in modalità self è di 1,788 euro al litro, con un leggero aumento rispetto all’1,785 della rilevazione precedente. Ma non mancano le variazioni, con le compagnie che attestano il prezzo tra 1,784 e 1,800 euro al litro, mentre le stazioni di rifornimento senza logo sono a 1,775.

Il prezzo medio praticato del diesel self è invece a 1,748 euro al litro, sempre in lieve aumento rispetto a 1,745 dell’ultima rilevazione. Anche in questo caso il prezzo varia in base ai diversi marchi, con una forbice tra 1,745 e 1,757 euro al litro, mentre le no logo si attestano a 1,736.

Ben diversa è la situazione in modalità servito, da sempre colpita da rincari importanti. Sul servito per la benzina il prezzo medio praticato è di 1,927 euro al litro, con un rialzo rispetto all’1,926 della rilevazione precedente, ma è dagli impianti colorati che arriva la stangata. I prezzi, infatti, variano tra 1,870 e 2,004 euro al litro, mentre le no logo arrivano a 1,831 euro al litro.

La media del diesel servito è invece a 1,888 euro al litro, contro l’1,886 dell’ultima rilevazione. I punti vendita delle compagnie hanno prezzi medi compresi tra 1,831 e 1,962 euro al litro mentre le no logo si fermano a 1,791 euro al litro.

Attenzione anche a Gpl e metano. I prezzi medi praticati del Gpl sono tra 0,722 e 0,737 euro al litro (no logo 0,706). Infine, i prezzi medi del metano auto vanno da 1,395 a 1,537 euro al kg (no logo 1,410).

Perché il prezzo dei carburanti è in aumento

Ma questi aumenti devono far suonare un campanello d’allarme per i consumatori? È ancora presto per dirlo, perché la situazione è in divenire, ma di certo i rincari sono frutto di uno scenario internazionale che non è dei migliori in questo avvio di 2024. L’aumento, infatti, è causato dalle quotazioni internazionali del greggio in salita, causato dall’escalation della violenza nel conflitto tra Israele e Hamas che va ormai avanti da mesi.

La guerra, infatti, sembra allargarsi sempre più, con sempre più Paesi coinvolti tanto che anche Stati Uniti e Regno Unito sono scesi in campo intraprendendo rappresaglie contro gli Houthi nel Mar Rosso. Una situazione che, di riflesso, si traduce nell’instabilità dello scenario economico che, su tutti, ha impatto iniziale sul prezzo di carburanti ed energia. E i consumatori, i comuni cittadini di ogni Stato, fanno i dovuti scongiuri dopo quanto già vissuto con l’invasione russa in Ucraina del febbraio 2022.