Caro carburanti, spesa da oltre 70 miliardi per gli italiani per benzina e diesel

Gli italiani hanno speso 70,9 miliardi per fare rifornimento nel 2023: ecco come lo Stato si è arricchito con le tasse sui carburanti nell'anno appena trascorso

Foto di Luca Bucceri

Luca Bucceri

Giornalista economico-sportivo

Giornalista pubblicista esperto di sport e politica, scrive di cronaca, economia ed attualità. Collabora con diverse testate giornalistiche e redazioni editoriali.

Il 2023 è stato l’ennesimo anno di rincari per i carburanti, con gli aumenti che hanno portato a una spesa complessiva di 70,9 miliardi di euro per fare benzina e gasolio. A tanto, infatti, ammonta la quota spesa complessivamente dagli italiani lo scorso anno per rifornire le proprie vetture, una cifra che però resta comunque al di sotto del precedente record, quello del 2022. Ma quel che è aumentato, va sottolineato, è la componente fiscale che è affluita nelle casse dello Stato italiano, ovvero la quota per le accise e la relativa Iva.

La spesa miliardaria per fare rifornimento

A evidenziare i dati di spesa degli italiani per la benzina e il gasolio nel 2023 è stata la banca dati del Centro Studi Promotor realizzata su informazioni diffuse dal Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica. Secondo i numeri analizzati, infatti, la quota complessiva di spesa per i carburanti nell’anno appena trascorso è stata di 70,9 miliardi.

Nulla a che vedere col precedente record di 71,1 miliardi del 2022, il massimo storico toccato dalla quota di spesa per il rifornimento. Ma è analizzando l’intero “tesoretto” che si possono notare importanti sfaccettature.

Di questi 70,9 miliardi, ben 38,1 miliardi sono affluiti nelle casse dello Stato come componente fiscale, ovvero per le accise e per l’Iva sulle accise e sul costo industriale. Alla produzione e alla distribuzione, quindi la componente industriale, sono invece affluiti 32,8 miliardi. Una differenza minima tra le due, con una che però ha fatto un sostanziale balzo in avanti.

Rispetto al 2022, infatti, vi è stato un incremento del 22,7% per la componente fiscale, mentre un calo del 18,1% per la componente industriale. Perché? I motivi dell’incremento della componente fiscale vanno rintracciati dal fatto che, nel 2023, sono venute meno le agevolazioni concesse nel 2022 in materia di caro carburanti (nel 2024 ci sarà il bonus carburanti sulla social card “Dedicata a te”).

Come cambiano i consumi degli italiani

Il Centro Studi Promotor ha poi analizzato anche l’andamento dei consumi di benzina e diesel dal 2000 al 2023, evidenziando come sono cambiate le abitudini degli italiani.

Nello specifico emerge che nel 2023 i consumi di benzina sono scesi a 11,1 miliardi di litri (rispetto ai 22,4 miliardi di litri del 2000) mentre i consumi di gasolio sono saliti a 28 miliardi di litri (rispetto ai 22,1 del 2000).

Per quanto riguarda i prezzi, invece, per la benzina il prezzo medio alla pompa è passato da 1,08 euro del 2000 a 1,86 euro del 2023 con una crescita del 72,2%, mentre per il gasolio il prezzo medio alla pompa è passato da 0,89 euro al litro del 2000 a 1,79 euro al litro del 2023 con una crescita del 100,9%.

Quanto costano benzina e gasolio

Il 2024, però, non si è aperto bene in materia di costi dei carburanti. I prezzi sulla rete, infatti, corrono e con le quotazioni internazionali dei prodotti petroliferi venerdì ancora in salita, in particolare sul gasolio, nel fine settimana si sono registrati nuovi movimenti degli operatori.

Nel dettaglio, in base all’elaborazione di Quotidiano Energia dei dati comunicati dai gestori all’Osservaprezzi del Mimit aggiornati alle 8 di domenica 11 febbraio, il prezzo medio praticato della benzina in modalità self è 1,853 euro/litro (1,833 la rilevazione precedente), con le compagnie tra 1,851 e 1,869 euro/litro (no logo 1,830). Il prezzo medio praticato del diesel self è 1,820 euro/litro (rispetto a 1,797), con i diversi marchi tra 1,816 e 1,836 euro/litro (no logo 1,800).

Sul servito per la benzina il prezzo medio praticato è 1,988 euro/litro (1,973 il dato precedente), con gli impianti colorati con prezzi tra 1,934 e 2,072 euro/litro (no logo 1,885). La media del diesel servito è 1,956 euro/litro (contro 1,936), con i punti vendita delle compagnie con prezzi medi compresi tra 1,900 e 2,040 euro/litro (no logo 1,854).

I prezzi medi praticati del Gpl sono tra 0,725 e 0,742 euro/litro (no logo 0,709). Infine, i prezzi medi del metano auto vanno da 1,376 a 1,528 euro/kg (no logo 1,375).