Prezzi carburanti in crescita: rialzi per la benzina e il diesel

Eni e Q8 hanno rincarato di 1 centesimo i prezzi raccomandati di benzina e diesel, Tamoil e IP di 2 centesimi entrambi i prodotti

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Negli ultimi giorni, il costo del carburante è aumentato per automobili, motociclette e furgoni. Questo aumento è dovuto all’incremento dei prezzi alla pompa della benzina e del diesel, in linea con le tendenze internazionali dei prodotti petroliferi che venerdì hanno continuato a salire, specialmente per il gasolio.

Nel fine settimana, ci sono stati ulteriori aumenti da parte dei distributori principali: Eni e Q8 hanno aumentato di 1 centesimo i prezzi della benzina e del diesel, mentre Tamoil e IP hanno incrementato entrambi i prodotti di 2 centesimi. Di conseguenza, i prezzi medi nazionali del carburante sono notevolmente aumentati.

I prezzi di benzina, diesel, Gpl e metano

Secondo i dati forniti da Quotidiano Energia e aggiornati alle 8 del 11 febbraio, il prezzo medio della benzina self è di 1,853 euro/litro (rispetto a 1,833 euro/litro nella precedente rilevazione), con le compagnie che praticano prezzi compresi tra 1,851 e 1,869 euro/litro (senza logo a 1,830 euro/litro). Per quanto riguarda il diesel self, il prezzo medio è di 1,820 euro/litro (contro 1,797 euro/litro), con i diversi marchi che offrono prezzi tra 1,816 e 1,836 euro/litro (senza logo a 1,800 euro/litro).

Per quanto riguarda il servizio, il prezzo medio della benzina è di 1,988 euro/litro (rispetto a 1,973 euro/litro nel dato precedente), con le stazioni colorate che praticano prezzi compresi tra 1,934 e 2,072 euro/litro (senza logo a 1,885 euro/litro). La media del diesel servito è di 1,956 euro/litro (contro 1,936 euro/litro), con i punti vendita delle compagnie che offrono prezzi medi tra 1,900 e 2,040 euro/litro (senza logo a 1,854 euro/litro). Per quanto riguarda il Gpl, i prezzi medi sono compresi tra 0,725 e 0,742 euro/litro (senza logo a 0,709 euro/litro). Infine, i prezzi medi del metano auto vanno da 1,376 a 1,528 euro/kg (senza logo a 1,375 euro/kg).

In arrivo il bonus carburanti

Il Governo italiano ha reagito all’aumento dei prezzi dei carburanti istituendo un bonus carburanti di 80 euro, mirato a sostenere le famiglie meno abbienti. L’importo preciso di questo contributo deve ancora essere confermato, ma verrà accreditato sulla social card nota come “Dedicata a te”. Si stima che questa misura beneficerà circa 1,3 milioni di famiglie con almeno 3 membri e un Isee fino a 15.000 euro.

Il bonus potrà essere utilizzato non solo per l’acquisto di beni alimentari essenziali, ma anche per l’acquisto di carburanti. Inoltre, è previsto un aumento di 12 milioni di euro nel fondo destinato al bonus trasporti per l’anno 2023.

Questa misura è principalmente rivolta a coloro che utilizzano regolarmente il proprio veicolo, come pendolari e studenti, indipendentemente dal loro reddito. È importante notare che non è previsto un taglio generalizzato delle accise, come avvenuto nel 2022.

La situazione internazionale si riflette sui prezzi dei carburanti

È certo che i rincari sono causati da una situazione internazionale poco favorevole all’inizio del 2024. L’aumento è dovuto principalmente all’incremento dei prezzi internazionali del greggio, causato dall’escalation della violenza nel conflitto tra Israele e Hamas, che continua da mesi.

La guerra sembra estendersi sempre di più, coinvolgendo sempre più Paesi, tanto che gli Stati Uniti e il Regno Unito sono intervenuti intraprendendo azioni contro gli Houthi nel Mar Rosso. Questa situazione ha portato all’instabilità dell’ambiente economico, che si riflette principalmente sui prezzi dei carburanti e dell’energia. I consumatori, cittadini comuni di ogni Stato, temono una situazione simile a quella vissuta durante l’invasione russa dell’Ucraina nel febbraio 2022.